Olio di melaleuca

Melaleuca alternifolia
Melaleuca

Si tratta di un olio essenziale ricavato dalle foglie della melaleuca, una pianta conosciuta anche con il nome di tea tree (albero del té) che appartiene alla famiglia delle Mirtacee.

 

In Australia, la regione di origine di questa pianta, ne crescono oltre 300 varietà, ma l'olio essenziale a scopo terapeutico si ricava da una sola di esse, la Melaleuca alternifolia.

 

Le sue foglie sono strette, morbide e di colore verde chiaro e i rami sono simili a quelli del rosmarino; la tonalità dei fiori varia dal color crema al giallo, e la loro forma ricorda quella degli scovolini.

 

Il nome della pianta deriva dal greco melas (nero) e leukos (bianco), perché la sua corteccia è molto scura alla base e rivestita di uno strato simile a carta bianca verso la cima. Da foglie e rami si estrae un olio verde chiaro e molto aromatico, che si trova sotto forma di goccioline in microscopiche 'ampolle' poste sulla corteccia.

 

La melaleuca nella storia

Il nome di "albero del té" le è stato attribuito dai marinai inglesi giunti in Australia sotto la guida del capitano James Cook, che erano soliti prepararsi con le sue foglie un infuso saporito e dissetante.

 

Gli aborigeni australiani, invece, conoscevano perfettamente i poteri curativi della melaleuca e ne sfruttavano le foglie per trattare ferite, morsi di animali, punture di insetti e in generale tutte le infezioni cutanee.

 

L'infuso di melaleuca era anche usato per lavare ferite infette, e mescolato alla terra serviva a creare im­pacchi per lenire infiammazioni della pelle croniche o acute.

 

La ricerca scientifica

Nel 1925 il chimico australiano Arthur Penfold pubblicò a Sidney i risultati di 3 anni di ricerche, nel corso dei quali aveva scoperto il notevole potere disinfettante dell'olio di melaleuca, ben 10 volte maggiore rispetto a quello dell'acido carbolico comunemente usato.

 

Negli anni seguenti furono raccolte testimonianze sull'utilizzo di questa sostanza in casi di setticemia, ferite purulen­te, carbonchio, focolai suppurativi, nella prassi odontoiatria e nella disinfezione di biberon e strumenti chirurgici; nuove pubblicazioni scientifiche descrissero in modo entusiastico l'olio di melaleuca. dalle spiccate proprietà antibiotiche e privo di controindicazioni.

 

Alla fine degli anni Trenta la sua fama di omimo antibatterico era ormai consolidata, ma gli antibiotici di sintesi appena scoperti (i cui costi di produzione erano tra l'altro molto in­feriori) finirono con il relegarlo in secondo piano. Negli anni Ottanta, per fronteggiare la comparsa di sempre più numerosi ceppi patogeni antibiotico-resistenti, la ricerca ha rilevato che.

 

tra gli antibiotici naturali, l'olio di melaleuca costituisce una valida e ben tollerata alternati­va per quanto riguarda la cura dell’acne, delle vaginiti (anche durante la gravidanza) e della candidosi Esso inoltre è un valido aiuto nella terapia in caso di infezioni batteriche o virali delle vie respiratorie e di micosi della cute o delle unghie.

 

Le colture di melaleuca

L'olio di melaleuca ha conosciuto nel corso degli ultimi 20 anni un vero boom, che ha portato alla creazione in Australia di numerose colture intensive: nel 1985 venivano prodotte 10 tonnellate di olio, ma nel 1992 si era già passati a 700. Non si può dire che si tratti di un fattore positivo, perché per garantire la sopravvivenza delle monocolture bisogna di solito fare ricorso a pesticidi e fertilizzanti.

 

Controllate attentamente l’olio di melaleuca che acquistate, privilegiando il tipo che proviene da colture biologiche al 100% o estratto da piante selvatiche: sarà senza dubbio più costoso, ma avrete la garanzia di un prodotto sicuro.

Che cosa contiene l'olio di melaleuca?

Un tempo, per la raccolta delle foglie di melaleuca, operai specializzati armati di machete ed enormi sacchi si inoltravano nelle foreste alla ricerca delle piante, di cui tagliavano i rami fino a un'altezza di circa 2 m.

 

Le foglie venivano quindi staccate dai rami e si procedeva all'estrazione dell'olio.

 

Il metodo migliore consiste nella distillazione mediante va­pore acqueo: le foglie vengono scaldate e l'acqua in esse contenute evapora, portando con sé le goccioline di olio presenti in superficie. Il vapore viene raccolto e lasciato raffreddare, l'acqua e l'olio si separano e mediante filtraggio si ottiene l'olio puro.

 

L'olio di melaleuca è una sostanza molto complessa, che si compone di più di 100 diversi elementi. Quelli principali sono terpinene, pinene, cimene, terpineolo-4 e cineolo. Contiene inoltre viridiflorene, che si trova solo raramente nel mondo vegetale e suscita per questo un vivo interesse tra gli studiosi.

 

Le proporzioni tra le componenti variano in base al tipo di terreno di coltura, alla stagione di raccolta delle foglie e a molti altri fattori: la quantità di cineolo, per esempio, può variare dal 2 al 65%, e questo ha portato alla creazione di standard qualitativi in base ai quali valutare l'olio.

 

Se volete acquistare un olio di qualità leggete con at­tenzione le etichette sulle confezioni per verificare la quantità di cineolo e terpineolo-4. La percentuale del primo deve essere inferiore al 7% perché in dosi elevate irrita le mucose, mentre quella del secondo deve essere superiore al 35% in quanto bassi quantitativi rendono blanda l'azione antibiotica.

 

Conservare l'olio di melaleuca

Questo olio si ossida facilmente a contatto con l'aria e perde le sue proprietà, quindi deve essere conservato in un vasetto di vetro scuro a chiusura ermetica, possibilmente in un luogo buio. Acquistatelo in piccole dosi, perché i suoi principi attivi tendono ad affievolirsi nel tempo, anche se avete seguito le indicazioni per una buona conservazione.

Campi di applicazione e posologia

Per la pulizia di grandi superfici: 2 ml di olio di melaleuca in 8 lt d'acqua.

 

Per rendere più salubre l'aria nella stanza di un malato: lasciate evaporare 3-4 gocce di olio di melaleuca in un fornelletto diffusore di essenze.

 

Acne e infiammazioni cutanee locali: applicate una goccia di olio direttamente sulla parte interessata, aiutandovi con un bastoncino per la pulizia delle orecchie.

 

Herpes labiale: applicate puro sulla lesione, in caso di pelli sensibili diluite con olio di jojoba in parti uguali.

 

Piede d'atleta e micosi alle unghie: applicate 2-3 volte il giorno direttamente sulla pane interessata e lasciate asciugare.

 

Pediluvio rigenerante e deodorante: 10 gocce di olio in 4 lt d'acqua calda per 10-15 minuti.

 

Collutorio: da 5 a 10 gocce in un bicchiere d'acqua.

 

Tosse e bronchite: preparate un unguento da spalmare su schiena e torace con 1 cucchiaio da tavola di olio di oliva e

3-5 gocce di olio di melaleuca.

 

Dermocosmesi: mescolate 10 gocce di olio di melaleuca

a 250 mi di olio di mandorle, da stendere dopo il bagno o la

doccia su tutto il corpo ancora umido.

 

Scrivi commento

Commenti: 0