Allergia ai cosmetici: che fare?

Il 10 % delle persone soffre di allergia ai cosmetici, con reazioni avverse a sostanze contenute dentro a shampoo, trucchi e lozioni. Chi non ha regalato o ricevuto in dono un prodotto di cosmesi? Per lo più sono i regali preferiti specialmente dalle donne (ma anche da uomini) perché molto utili se scelti accuratamente in negozi autorizzati o in farmacia. 


Allergia ai cosmetici: la cura il test e la terapia.
Allergia da cosmesi

È noto che shampoo, creme, deodoranti, tinture per capelli e altri cosmetici ancora sono tantissimi i prodotti per la cura del corpo e sono usati regolarmente, ogni giorno, da milioni di persone in tutto il mondo.

 

Recentemente si è stimato che un adulto medio utilizzi quotidianamente almeno 7 diversi prodotti per la pelle e i capelli. Perciò si consiglia di fare molta attenzione alla scelta e all'uso dei prodotti di cosmesi e igiene, anche perché un uso eccessivo può portare a fenomeni di sensibilizzazione.

 

Molti ignorano che la ricerca del benessere estetico e di pulizia si scontra con le reazioni allergiche e le irritazioni cutanee, causate da alcune sostanze presenti nei cosmetici. Non stupiscono, allora, i dati emersi recenti studi scientifici internazionali per cui circa il 10 per cento della popolazione adulta soffre di reazioni avverse ai cosmetici o, meglio, alle sostanze in essi contenute.

 

Si tratta però di una percentuale un po' sottostimata come fanno notare gli specialisti, perché le manifestazioni cutanee avverse frequentemente si possono presentare con lesioni lievi o aspecifiche. Per questi problemi spesso non si consulta lo specialista di turno e, nel caso specifico, il dermatologo.

 

Qual'è l'approccio ideale in caso di allergia da cosmesi.

Il primo approccio diagnostico e terapeutico è quasi sempre il fai da te. Solo in seguito si chiamano in causa i medici e i dermatologi. Le sostanze chimiche, finora descritte in grado di provocare una reazione cutanea sono più di 3.000 e colpiscono prevalentemente le donne.

 

Le reazioni ai cosmetici sono da attribuire principalmente a essenze profumate: ne esistono oltre 3.000 diverse. Ecco perché per la diagnosi gli esperti si avvalgono di test cutanei con particolari mix di essenze, che risultano positivi in più dell'80 per cento dei pazienti.

 

La maggior parte dei quali sono sensibilizzati dai conservanti. Sostanze queste ad attività antimicrobica e antimicotica, che sono aggiunte ai cosmetici per prevenirne il deterioramento da

parte di microorganismi e sono utilizzati da soli o in combinazione fra loro.

 

La loro capacità di causare reazioni allergiche è più elevata quando sono applicati su cute lesa o ulcerata. Fra i conservanti, quelli maggiormente sensibilizzanti sono gli isotiazolinoni, la formaldeide e i liberatori di formaldeide.

 

Le sostanze pericolose per la nostra pelle.

Vi sono altre sostanze pericolose per la salute della nostra pelle? Direi di sì. Per esempio potrei citare i filtri solari, sostanze in grado di assorbire, riflettere o disperdere la luce. Oggi sono utilizzati non solo all'interno di creme solari ma anche in un numero crescente di cosmetici anti-aging per prevenire l'invecchiamento cutaneo dovuto all'esposizione dei raggi UV.

 

I filtri solari chimici necessari per proteggere la cute possono, però, essere causa in alcune persone di irritazioni o addirittura di allergie. Quindi una particolare attenzione va posta nei confronti di benzofenoni e octocrilene. E ancora. Possiamo ricordare che la dermatite allergica da contatto, assai diffusa tra i parrucchieri, può essere provocata in molti casi dalla parafenilendiamina.

 

Un ingrediente che è alla base delle tinture per le sue proprietà coprenti del capello bianco per un tempo duraturo. La parafenilendiamina è spesso presente anche all'interno dei liquidi utilizzati per effettuare i tatuaggi temporanei a base di hennè ed è altamente sensibilizzante. Spesso presenta reattività crociata anche nei confronti dei coloranti dell'industria tessile.

 

Fra le altre sostanze "sotto accusa" troviamo il nichel solfato, un metallo ubiquitario che rappresenta la prima causa di dermatite allergica da contatto. È da ricordare che il nichel è presente soprattutto nella bigiotteria e altri manufatti metallici.

 

Tuttavia è frequente la presenza di nichel, come impurità, anche all'interno dei cosmetici. Per questo motivo negli ultimi anni è aumentato il numero di cosmetici "nichel-tested", i quali contengono livelli di nichel tanto bassi da non causare reazioni allergiche.

 

Allergia ai cosmetici: il test e terapia.

Nel caso si dovessero presentare reazioni avverse al nichel o ad altre sostanze, cosa bisogna fare? È bene sottoporsi a un controllo per la diagnosi dei disturbi. Come?

 

Ci sono i "test epicutanei" per cui si applicano quelle sostanze che più comunemente provocano reazioni allergiche sul dorso del paziente per 48-72 ore, in modo da saggiarne la reattività.

 

Se questi test dovessero evidenziare una qualche forma allergica, quale terapia è prescritta?

Dipende dall'entità del problema. Solitamente si usano cortisonici topici e creme idratanti. Solo nei casi più gravi è necessario ricorrere, sotto stretta osservazione medica, a terapie per via sistemica.

Ci sono anche alcune misure di prevenzione quotidiana per evitare una reazione da prodotto nella cura del corpo:

Tenere i cosmetici lontano dal calore e dalla luce solare diretta.

Attenersi alla data di scadenza.

Prediligere confezioni che contengono la stretta quantità di prodotto necessaria all'utilizzo.

Prima di usare ogni prodotto cosmetico, è bene leggere l'etichetta con i componenti e preferire prodotti con formula semplice che possiedono, quindi, un numero minore di sostanze potenzialmente allergizzanti.

Vaporizzare i profumi sui vestiti piuttosto che sulla cute.

Allergia ai cosmetici: l'eccesso di creme danneggia la pelle.

Chi soffre di eczema usa molte creme idratanti per calmare il prurito e la secchezza della pelle ma, per ironia della sorte, le stesse creme possono scatenare reazioni allergiche. Lo hanno scoperto i dermatologi della Columbia University Medical Center con una ricerca, pubblicata sul Journal of American Academy of Dermatology e condotta su 2.500 persone, di cui 342 con eczema.

 

I responsabili di tali reazioni indesiderate, per fortuna nessuna grave, sono alcuni ingredienti usati nei cosmetici che rilasciano formaldeide all'interno della pelle e provocano una reazione immunitaria.

Il gruppo con eczema ha dimostrato di essere molto più vulnerabile ad alcuni conservanti chimici, hanno precisato gli specialisti. Non è chiaro che cosa provochi tale reazione, ma ipotizziamo che dipenda dal fatto che chi soffre di eczema applichi molte più creme emollienti e idratanti rispetto agli altri. Quindi che sia maggiormente soggetto ad avere delle reazioni cutanee.

 

In aumento l'uso delle spezie come cosmetici, nel make up e nell'igiene orale.

Le spezie sono sempre più usate non solo nella preparazione dei cibi, ma anche in molti tipi di cosmetici e prodotti per la pulizia dei denti. Come sostiene la Società Americana degli allergologi, il 3 per cento della popolazione mondiale è allergica alle spezie.

 

Gli specialisti segnalano che le spezie si usano sempre di più nella cucina di tutto il mondo e abbondano anche nei prodotti per il make-up, negli oli per il corpo, nelle fragranze e nei dentifrici. Il fenomeno è sottovalutato e spesso è difficile capire verso quale spezia si scateni l'allergia.

 

Le spezie che più comunemente innescano una reazione allergica sono l'aglio, il pepe nero e la vaniglia. Ma ci sono molti prodotti di bellezza che contengono anche fino a 18 spezie diverse in miscela ed è difficile dire quale sia responsabile di eventuali allergie. Una reazione si può innescare annusando, mangiando o toccando la spezia incriminata, e chi è già allergico a una spezia può esserlo anche per altre.

 

Chi è sensibile alla betulla e all'artemisia, per esempio, le cui polveri sono usate da sempre nella medicina tradizionale cinese per calmare le infiammazioni, ha un'alta probabilità di scatenare una reazione allergica anche verso altre spezie.

 

Bollire, arrostire o friggere le spezie, prima di mangiarle, può ridurre il rischio ma molto dipende dal tipo di spezia, suggeriscono ancora gli esperti. Mentre, per quanto riguarda i cosmetici e i dentifrici che le contengono, l'unico modo per prevenire un fenomeno allergico è far cadere la scelta su quelli che ne sono privi.

Donne italiane poco attente alle etichette dei cosmetici, e non leggono la data di scadenza.

Sul mercato esiste una gamma pressoché infinita di prodotti di bellezza: creme, lozioni e gel per viso e corpo, make-up, deodoranti, creme solari, tinture per capelli.

 

Diventa perciò importante per il consumatore scegliere con attenzione il prodotto migliore, leggendo le etichette e badando sempre alla data di scadenza del prodotto.

 

La corretta informazione è fondamentale, segnala la Società Italiana di Chimica e Scienze Cosmetologiche (Sicc). Medici, ricercatori ed esperti di marketing invitano a semplificare il linguaggio per interpretare le etichette, vietando le scritte in caratteri minuscoli o quelle ingannevoli come "non contiene".

 

Da un'indagine inglese condotta da Opinium Research è emerso che, quando si tratta di cosmetici, molti italiani si mostrano indifferenti o superficiali circa la data di scadenza dei prodotti. Eppure si dovrebbe fare molta attenzione ai prodotti che entrano in contatto diretto con la pelle.

 

Dal 2005 è in vigore una legge che obbliga le aziende di tutti i Paesi dell'Unione Europea a riportare la data di scadenza post-apertura sulle etichette dei cosmetici.

 

L'indagine ha evidenziato che il 49 per cento di chi utilizza cosmetici non fa caso alla scadenza dei prodotti, una volta aperti. Inoltre il 15 per cento afferma di non sapere che trucchi e creme si deteriorano, il 66 per cento ammette di continuare a usarli oltre quella data e il 73 per cento non fa caso agli ingredienti contenuti.

 

Chi ha un'allergia ai cosmetici si può truccare, ma deve seguire alcuni accorgimenti e utilizzare prodotti specifici da acquistare in farmacia. Esistono fondotinta o mascara privi di nichel, sostanze chimiche, conservanti, profumi e coloranti.

 

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