Sali minerali: cosa sono e dove si trovano

I sali minerali sono dei composti inorganici essen­ziali per gli esseri viventi. Anche se presenti in quan­tità relativamente bassa all'interno del corpo umano (costituiscono solo il 6,2% del peso corporeo totale).

 

Sono indispensabili per il corretto sviluppo di tessuti e organi, e per la produzione di energia e il manteni­mento dell'equilibrio idrosalino, a cui è strettamente collegata la pressione sanguigna.

Nessun organismo vivente è in grado di sintetizza­re minerali autonomamente, quindi devono essere introdotti dall'esterno con l'alimentazione o con opportuna integrazione specifica.

Sali minerali: cosa sono e in quale alimenti dove trovarli
Sali minerali

Classificazione.

 

A seconda della quantità di sali minerali assunti dall'organismo, possiamo dividere questi elementi in macroelementi e microelementi (o oligoelementi).

 

I primi, come dice il nome stesso (derivato dal greco macros, esteso, grande), sono gli elementi presenti in quantità maggiore nell'organismo, il cui fabbisogno giornaliero supera i 100 mg.

 

In questa categoria possiamo includere: calcio, fosforo, magnesio, zolfo, sodio, potassio e cloro.

 

Questi elementi sono costituenti fondamentali e strutturali delle molecole biologiche e circolano nei fluidi extracellulari in forma ionica.

 

I microelementi (o oligoelementi, dal greco: oligos, che significa "poco") invece, sono presenti solo in tracce nell'organismo, nell'ordine di pochi milligrammi o di microgrammi.

 

Un apporto eccessivo di tali elementi può risultare tossico.

 

Anche se per la maggior parte di essi non si cono­sce la localizzazione molecolare o la funzione biochimica, le loro funzioni sono molteplici e portano ad una ulteriore classificazione:

  • Oligoelementi essenziali (cobalto, cromo, ferro, fluoro, iodio, rame, selenio, zinco), vitali per l'organismo, al punto che una loro carenza compromette­rebbe funzioni fisiologiche importanti;
  • Oligoelementi probabilmente essenziali (manga­nese, nichel, silicio, vanadio);
  • Oligoelementi potenzialmente tossici (alluminio,arsenico, cadmio, litio, mercurio, piombo, stronzio), la cui tossicità dipende dalla quantità presente nell'organismo.

La presenza nell'organismo.

 

I sali minerali sono presenti nell'organismo umano in due stati:

 

Solido (sotto forma di cristalli, nelle ossa e nei denti); in soluzione (sia in forma ionizzata che non-ionizzata).

 

Ma questi elementi possono passare da uno stato all'altro, come avviene ad esempio per il calcio che, in caso di carenza, viene spostato dalle ossa (dov'è presente in forma cristallina) al plasma (sotto forma ionica).

 

I sali minerali svolgono numerose funzioni impor­tanti per il nostro organismo: i macroelementi sono importanti per lo scheletro, i denti, la contrazione muscolare, la trasmissione nervosa e il corretto fun­zionamento del metabolismo, mentre gli oligoelementi permettono l'attività di molti enzimi.

 

Carenze ed eccessi.

 

I sali minerali, assumibili in gran parte attraverso un'alimentazione equilibrata, sono elementi fonda­mentali per il corretto funzionamento dell'organi­smo.

 

In condizioni fisiologiche particolari (gravidanza, al­lattamento, menopausa, eccessiva sudorazione), in caso di una dieta ricca di fibre che ne impedisce l'assorbimento completo o in determinate patologie (come anemia, artrosi) si può verificare una carenza, di tipo acuto o cronico.

 

Nel primo caso è sufficiente far riferimento a presta­zioni sportive prolungate svolte in ambienti "estre­mi", in cui per l'abbondante sudorazione si deter­mina una perdita di sali, che vanno prontamente reintegrate.

 

Invece una carenza cronica di macro-e­lementi può contribuire all'instaurarsi di complican­ze quali anoressia, anemia, aritmie, astenia, rachitismo, osteoporosi (demineralizzazione e dunque assottigliamento delle ossa).

 

Anche un eccessivo apporto di sali minerali può causare danni, sia di entità lieve (nausea, vomito) che molto gravi.

 

Ecco perché vi sarà utile consultare la tabella che segue, sulla quale abbiamo riportato i dati forniti dal Ministero della Sanità per le dosi consigliate di sali minerali.

 

Quantità giornaliera di sali minerali raccomandata per un soggetto adulto e in buone condizioni fisiche.

  • Calcio 800 mg
  • Cromo 50-200 ug
  • Cloro 0,9 - 5,3 g
  • Ferro 14 mg
  • Fluoro 1,5- 4 mg
  • Fosforo 800 mg
  • Iodio 150 ug
  • Magnesio 300 - 450 mg
  • Manganese 1 - 10 mg
  • Potassio 3 g
  • Rame 1,2 mg
  • Selenio 55 ug
  • Silicio 20 - 50 mg
  • Sodio 4-6g
  • Zinco 10 mg

In farmacia è possibile trovare un'ampia varietà di integratori di sali minerali, dai più comuni composti da magnesio e potassio a quelli per l'integrazione di complessi vitaminici, il farmacista saprà guidarvi nella scelta più idonea, tenendo a mente la funzione e il quantitativo necessario al nostro corpo di ogni elemento.

 

Essenziali o tossici?

 

Come per molte cose, anche nel caso dei sali mine­rali tutto dipende dalle quantità.

 

Per stabilire l'essen­zialità o la tossicità di un elemento bisogna prima valutarne la biodisponibilità, cioè la quantità che viene assorbita dall'organismo e utilizzata.

 

La biodisponibilità di un elemento dipende da diversi fattori, alcuni relativi al soggetto in esame (specie, genotipo, età, sesso, stato di salute, stato nutrizionale, microflora intestinale ecc.).

 

Altri esterni (forma chimica del minerale, presenza di fattori che ne limitano l'assorbimento o che lo favoriscono).

Sali minerali: a cosa servono e in quali alimenti si trovano.

Calcio (Ca)

Dove si trova: è l'elemento maggiormente presente nel corpo umano e costituisce l'1,5 -1,9% del peso corporeo.

 

È così distribuito: 98% nello scheletro, 1 % nei denti e 1% all'interno dei liquidi organici e del sangue.

 

A cosa serve. È indispensabile per: la formazione di ossa e denti, la regolazione della contrazione muscolare, la coa­gulazione del sangue, la trasmissione degli impulsi nervosi, il funzionamento di molti enzimi.

 

Alimenti che forniscono calcio: latte e derivati, ortaggi verdi, legumi e cereali.

 

Coloro che, per l'intolleranza al lattosio sono privati di questo apporto, dovranno provvedere altrimenti (attenzione: i prodotti scremati contengono una quantità di calcio non troppo inferiore a quelli interi).

 

Una carenza di calcio provoca: rachitismo, osteoporosi, indebolimento osseo.

 

Cloro (CI)

Dove si trova: soprattutto in forma ionica nei fluidi extracellulari.

 

A cosa serve. È indispensabile per la produzione dei succhi gastrici (formazione dell'acido cloridrico) necessari alla digestione, la regolazione del bilancio idrico, un corretto equilibrio acido-basico.

 

Alimenti che forniscono cloro: costituisce, insieme al so­dio, il cloruro di sodio (cioè il comune sale da cucina) e perciò è presente anche in molti salumi, formaggi, cibi stagionati e prodotti da forno salati.

 

Una carenza di cloro provoca apatia, anoressia.

 

Ferro (Fe)

Dove si trova: nel nostro organismo è legato alle pro­teine e viene assorbito a livello duodenale.

 

A cosa serve. È indispensabile per la formazione dei globuli rossi, trasporta ossigeno e anidride carbonica nel sangue.

 

Alimenti che forniscono ferro: carne (fegato), cioccolato fondente, muesli, uova (tuorlo), legumi, ostriche, alici sott'olio.

 

Una carenza di ferro provoca: anemia, facile irritabilità, stan­chezza, fragilità di capelli e unghie.

 

Fosforo (P)

Dove si trova: 85% in ossa e denti, 10% nel tessuto muscolare, 1 % nel cervello come fosfolipidi e 4% nel sangue.

 

A cosa serve. È indispensabile per la struttura proteica e per il cor­retto sfruttamento energetico degli alimenti; è un co­stituente delle molecole di RNA e DNA; insieme al calcio contribuisce alla formazione di ossa e denti.

 

Alimenti che forniscono fosforo: latte, pesce (spigola, orata, merluzzo), uova (tuorlo), fegato, crusca, le­gumi, té.

 

Una carenza di fosforo provoca: debolezza, demineralizzazio­ne ossea, anoressia.

 

Iodio (I)

Dove si trova: è contenuto negli ormoni prodotti dalla ghiandola tiroidea, che svolge un ruolo cruciale nel controllo del metabolismo.

 

A cosa serve. È indispensabile per il corretto funzionamento della tiroide che influisce su: battito cardiaco, colesterolo, peso corporeo, metabolismo energetico, massa muscolare, condizioni della pelle, vista, ciclo mestruale, stato mentale e altre funzioni.

 

Alimenti che forniscono iodio: sale marino (in commer­cio anche artificialmente iodato), pesce e molluschi marini, alghe marine, verdure, uova.

 

Per i vegetariani o vegani che non consumano pesce né molluschi si consiglia un'aggiunta di circa 200 ug di iodio al giorno.

 

Una carenza di iodio provoca: tutte quelle conseguenze de­rivanti da un cattivo funzionamento della ghiandola tiroidea, come: gozzo (aumento di volume e peso della tiroide), ipertiroidismo, ipotiroidismo, tumori.

 

Magnesio (Mg)

Dove si trova: per il 70% nelle ossa, il resto nei liquidi intracellulari e nel plasma.

 

A cosa serve. È indispensabile per la costituzione dello scheletro, l'attività nervosa e muscolare, il metabolismo dei grassi e la sintesi proteica.

 

Alimenti che forniscono magnesio: cereali (crusca), legumi, mandorle, anacardi, noci, bieta. Una carenza di magnesio provoca: irritabilità, anoressia, vomito, crampi muscolari.

 

Mentre il magnesio non ostacola l'assorbimento del calcio, il calcio inibisce quello del magnesio.

 

Inoltre, i diuretici, alcuni antibiotici e il diabete mellito aumentano notevolmente l'escrezione di magnesio attraverso i reni.

 

Potassio (K)

Dove si trova: è presente in forma di ione principal­mente all'interno delle cellule e, in quantità inferiore, nei liquidi extracellulari.

 

A cosa serve. È indispensabile per il funzionamento dei muscoli scheletrici e del miocardio; la regolazione dell'ecci­tabilità neuromuscolare, l'equilibrio acido-base (ovvero, l'insieme dei processi fisiologici atti a mante­nere nel corpo un livello di acidità compatibile con lo svolgimento delle principali funzioni metaboliche), la regolazione della ritenzione idrica e della pressione osmotica.

 

Alimenti che forniscono potassio: è presente in tutti i cibi, soprattutto cereali, legumi secchi, frutta secca, ba­nane e pesce (sgombro).

 

Una curiosità: è particolamente abbondante nelle fo­glie di té essiccate.

 

Una carenza di potassio provoca: debolezza muscolare, aritmie cardiache, sonnolenza, crampi.

 

Sodio (Na)

Dove si trova: è contenuto in forma ionica nel sangue e nei liquidi intracellulari.

 

A cosa serve. È indispensabile per gli scambi tra cellule e liquidi corporei. È utile per il bilancio dell'acqua nell'orga­nismo.

 

Alimenti che forniscono sodio: costituisce, insieme al doro, cloruro di sodio (sale da cucina), dunque è pre­sente in tutti gli alimenti salati.

 

Una carenza di sodio provoca: anoressia, nausea, vomito.

 

Ma, come sempre quando si tratta di alimenti salati, attenzione a non eccedere poiché si rischiano com­plicazioni cardiocircolatorie (ipertensione).

 

Zolfo (S)

Dove si trova: è presente in molti tessuti dell'organismo. Si trova in due aminoacidi fondamentali per la struttura tridimensionale proteica e in tre vitamine.

 

A cosa serve. È indispensabile per la formazione di cartilagini, peli e capelli.

 

Alimenti che forniscono zolfo: carne (fegato), pesce, lat­te e derivati, legumi, cereali, verdure (cavolini di Bruxelles, bietole, asparagi).

 

Non è un caso che aglio e crucifere (cavolo, cavolfiore, ecc.) emanano un cattivo odore, infatti, sono tutti vegetali ricchi di zolfo, minerale talmente maleodorante da essere associato con il diavolo.

 

Una carenza di zolfo provoca: è piuttosto rara ma può causare la comparsa di dermatiti, artrite, fragilità dei capelli e delle unghie, oltre ad una dimi­nuzione della produzione di enzimi biologicamente attivi con conseguente riduzione di molti processi metabolici.

La presenza dei sali minerali nell'acqua.

Spesso ci si dimentica, nell'apporto dei sali minerali, che le acque minerali, o sorgive, sono ricche di elementi utili al nostro corpo, in quantità variabili a seconda della fonte.

 

In Italia può essere venduta con la dicitura "acqua minerale" solo l'acqua che risponde ai criteri di legge.

 

Il decreto in questione reci­ta:

"Sono considerate acque minerali natura­li le acque che, avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari e proprietà favorevoli alla salute".

 

Sempre secondo la legge, le acque minerali in commercio possono essere divise in tre categorie:

  • acque minimamente mineralizzate (residuo fisso di minerali inferiore a 50 mg/L)
  • acque oligominerali (o leggermente minera­lizzate, tra 50 e 500 mg/L)
  • acque ricche di sali minerali (superiore a 1500 mg/L).

Esistono poi altre categorie che indicano una maggiore (bicarbonato, solfati, cloruro, magnesio, calcio, anidride carbonica) o mi­nore concentrazione (ad esempio le acque indicate per diete povere di sodio) di alcuni elementi.

 

In ogni caso le acque in vendita devono riportare specifiche indicazioni sull'etichetta, attestanti non solo la provenienza, ma anche la composizione analitica ed eventuali trattamenti chimici effettuati prima dell'imbottigliamento.

 

Fonte: nostre elaborazioni su fonti diverse.

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