Anemia da carenza di ferro

Infanzia, gravidanza e vecchiaia sono le fasi della vita più a rischio di anemia da carenza di ferro, ma si rimedia quasi sempre con la dieta.

 

Nell'organismo umano la produzione dei globuli rossi, indispensabili per il trasporto dell'ossigeno dai polmoni ai tessuti, è regolata da sostanze prodotte internamente (per esempio reritropoietina fabbricata dal rene) o introdotte dall'esterno, cioè vitamine e minerali, contenute negli alimenti. 

Anemia carenza di ferro sintomi
Alimenti ricchi di ferro

Pertanto, un'alimentazione non corretta può portare a una anemia, cioè a una diminuzione non tanto dei globuli rossi, ma dell'emoglobina in essi contenuta.

 

Quest'anemia, detta carenziale, è una malattia endemica nelle popolazioni che soffrono la fame, ma paradossalmente oggi si riscontra anche nei benestanti, per una alimentazione non equilibrata e per la concomitanza di fattori aggravanti, come l'uso indiscriminato di alcuni farmaci (aspirina, antiacidi, lassativi) e l'assunzione di alcol

Anemia da carenza di ferro: i sintomi.

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Nel nostro paese la carenza di vitamina B12 è rara rispetto al passato e appannaggio esclusivo dei vegetariani più accaniti, che rifiutano qualsiasi alimento contenente proteine.

 

Più frequente, invece, è la mancanza di acido folico e di ferro, responsabile di una serie di sintomi e disturbi capaci di compromettere la qualità della vita e la capacità lavorativa dell'individuo.

 

Difficoltà di digestione per la ridotta produzione di acido cloridrico da parte della mucosa gastrica, stanchezza muscolare, disfunzioni del sistema nervoso come mal di testa, irritabilità, difficoltà di concentrazione, depressione, apatia.

 

Poi compaiono bruciori alla lingua e ragadi fastidiose agli angoli della bocca, per arrivare infine ai sintomi caratteristici dell'anemia: pallore della cute, palpitazioni, vertigini, ridotta tolleranza agli sforzi.

 

Quali consigli sono utili per evitare di ridursi in queste condizioni?

 

Anzitutto è bene sapere che l'anemia da carenza di ferro si verifica con più frequenza in certe fasi della vita, quando l'organismo richiede una maggiore quantità di vitamine e minerali (infanzia, gravidanza, allattamento).

 

Oppure come negli anziani, quando fa fatica ad assorbire queste sostanze a livello intestinale.

 

Alla comparsa dei primi sintomi è opportuno recarsi dal medico, che dovrà scoprire la causa dell'anemia e valutarne la gravità con esami che misurano la quantità di emoglobina, di vitamine e di ferro presenti nel sangue. 

 

I sintomi per riconoscere l'anemia da carenza di ferro.

 

  1. Stanchezza muscolare
  2. Mal di testa, difficoltà di concentrazione
  3. Depressione, apatia
  4. Lesioni alla bocca e alla lingua
  5. Pallore
  6. Palpitazioni
  7. Vertigini

Anemia da carenza di ferro: la prevenzione.

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Ricordiamoci che l'anemia da carenza di ferro si previene a tavola!

 

Le diete a rischio sono soprattutto quelle basate su alimenti che non contengono ferro e acido folico.

 

I vegetali freschi o non eccessiva mente cotti sono ricchi di acido felici ma contengono i fosfati che rendono difficile nell'intestino l'assorbimento del ferro.

 

Ecco, allora, la necessità dell carne o di altri alimenti ricchi di ferro facilmente assorbibile, come il germe di grano e il tuorlo d'uovo.

 

Ma se la carenza è dimostrata dagli esami, la dieta non basta, per cui occorre una integrazione con preparati di ferro o acido folico per bocca, lasciando l'uso della via intramuscolare o endovenosa ai casi più gravi.

 

Leggi anche: Dieta per l'anemia

 

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