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La dieta Low carb prevede meno di 100 grammi di carboidrati al giorno. Chi segue questa dieta limita al minimo la presenza di pasta, pane, cereali, patate e dolci, e introduce, senza limiti, carne, pesce, verdure e formaggi.
Secondo i sostenitori della dieta low carb, la sola causa del sovrappeso sarebbe il meccanismo dell'insulina: quindi, agendo su questa, attraverso l'eliminazione o la fortissima riduzione dei carboidrati, si risolve il problema alla radice.
Contrastata da molti nutrizionisti per le sue regole troppo restrittive, questo regime alimentare riscuote molto successo fra i divi di Hollywood, alla costante ricerca di metodi per perdere peso poco tempo.
Fra i grandi vantaggi della dieta low carb c'è sicuramente il fatto di mantenere costante il livello di insulina e di stimolare la lipolisi (cioè la "demolizione" dei grassi accumulati nell'organismo) e, di conseguenza, il dimagrimento. In pratica favorisce lo sviluppo della massa muscolare e riduce il grasso corporeo.
Trattandosi di una dieta sbilanciata, la low carb può essere seguita soltanto per periodi limitati e dietro stretto controllo medico. A lungo andare, infatti, questo tipo di regime alimentare può provocare numerosi danni.
Il rischio maggiore è quello di sottoporre a forte stress i reni e il fegato affaticandoli.
Inoltre, essendo un regime fortemente ipocalorico (in alcuni casi si arriva a 600 calorie al giorno!) non permette di poter svolgere una attività fisica cardiovascolare sufficientemente intensa. Mentre lo sport è proprio una delle regole base per un corretto dimagrimento.
Una versione più corretta.
La dieta qui proposta è una dieta low carb più corretta, poiché prevede il consumo di carboidrati, in piccole dosi ma tutti i giorni, ed è il linea con le reali esigenze del corpo, che ha necessità di ricevere tutti gli alimenti, e non unicamente le proteine.
Si tratta di una dieta molto veloce e pratica da seguire, adatta anche a chi lavora fuori casa, perché gli alimenti non si assumono in quantità controllate e stabilite. E non è fissa neanche la quantità di calorie da assumere giornalmente.
Come funziona la dieta low carb: le regole da seguire.
Bisogna bene un bicchiere d'acqua appena svegli e almeno due litri durante il giorno. Vanno bene anche i té e le tisane, purché non alla frutta e non zuccherati, neanche con dolcificanti.
Lo spuntino prevede 2-3 biscotti proteici o integrali, oppure una barretta (solo una al giorno, cioè se la si sceglie a metà mattina non va mangiata anche nel pomeriggio).
Solo in un secondo momento si può introdurre come spuntino uno yogurt o un frutto. Fra questi si può scegliere tra una mela, una pera, un'arancia, mezzo pompelmo, mezzo melone, una pesca, due prugne, mezza banana. Vietati cachi, fichi e uva.
I condimenti variano fra succo di limone, sale, pepe, peperoncino, aceto di vino bianco o rosso,
1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva a crudo, erbe aromatiche, spezie, aglio, cipolla e scalogno. Va escluso l'aceto balsamico.
Nella dieta low carb vengono indicate in maniera generica le verdure perché ognuno può scegliere quelle che preferisce.
Quelle concesse senza limiti sono: cime di rapa, cavolfiore, iceberg, bietola, zucchina, radicchio, broccolo, cetriolo, scarola, sedano, crescione, germogli di soia, champignon, spinaci, soncino, trevisana, finocchi, funghi porcini, cardi, insalata belga, indivia, cavolo, lattuga, rucola, ravanello, valeriana, cicoria, cavolo bianco.
Le verdure da usare in piccole quantità (che significa massimo 200 g) sono: asparagi, melanzane, zucca gialla, cavolini di Bruxelles, fagiolini, tarassaco (massimo 150 g), rape, pomodori, carciofi e peperoni gialli e rossi.
Assolutamente vietate sono le patate, il mais, le barbabietole rosse, le carote, i cuori di palma e i legumi. Si devono preferire i tipi di cottura senza grassi, come quella a vapore, alla griglia, al cartoccio o in forno.
I carboidrati vengono introdotti due volte alla settimana. È preferibile evitare quelli raffinati e scegliere tra orzo, farro e cereali integrali.
Menu settimanale completo della dieta Low Carb.
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
La dieta low carb proposta prevede anche dei pasti fuori casa. In questo caso è bene ricordarsi che la base di una sana alimentazione è data dal condimento.
Bisogna, quindi, chiedere sempre che i piatti non siano conditi: l'olio potrà essere aggiunto a crudo nella quantità massima di un cucchiaio.
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Nonostante la teoria sulla dipendenza chimica data dai carboidrati non sia mai stata provata, la maggior parte degli specialisti del settore concorda sul fatto che in essi c'è qualcosa che ne promuove un consumo eccessivo.
Questa somiglianza fra consumo di amidi e dipendenza chimica ha una spiegazione. Quando avete fame i centri dell'appetito in varie parti del corpo mandano messaggi al cervello dicendo che vogliono ancora da mangiare.
Non dicono solo: "Mandaci da mangiare quando ti capita", ma: "Mandacelo subito". Poiché il modo più rapido di avere qualcosa da mangiare che arrivi al sangue e, da lì al cervello, è consumare carboidrati raffinati o zucchero.
Il cervello impara quindi ad associare questi alimenti a una gratificazione immediata. Il problema è che, nonostante gli amidi e gli zuccheri calmino la fame rapidamente, la soddisfazione non è di lunga durata.
I carboidrati raffinati vengono digeriti molto prima degli altri alimenti e così il senso di fame si ripresenta presto. I sensori delle calorie che si trovano nell'intestino informano il cervello quando si è mangiato a sufficienza.
Molti di questi sensori sono situati alla fine del tratto intestinale, ma gli zuccheri e gli amidi vengono assorbiti nella prima parte dell'intestino, e non raggiungono mai tali sensori.
Inoltre i picchi glicemici postprandiali provocano una secrezione esagerata di insulina, tanto da far calare troppo in fretta la glicemia. E cosi torna presto la fame.
Questo circolo vizioso si manifesta soprattutto in chi ha un'insulinoresistenza, condizione che provoca una secrezione eccessiva di insulina.
Poiché mangiare carboidrati raffinati permette il rapido ritorno dell'appetito, l'alimentazione a base di amidi ha un ritmo diverso da quella ricca di grassi e carboidrati complessi.
Non solo favorisce gli spuntini fra un pasto e l'altro, per alleviare i morsi della fame, ma spinge a rimpinzarsi durante i pasti per anticiparli.
DIFFERENZA FRA DIETE POVERE DI PICCHI GLICEMICI E DIETE LOW CARB.
Le diete che danno picchi glicemici bassi sono molto diverse da quelle ipoglucidiche.
Per ridurre i picchi glicemici vi si chiede solo di eliminare i carboidrati raffinati, cioè quei cibi che hanno valori di picco glicemico approssimativamente uguali o superiori a 100.
Invece, le diete low carb prevedono una riduzione del consumo di tutti i carboidrati, comprese frutta e verdura.
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