La ritenzione idrica, si apprende dalla lettura di diversi testi medici, è caratteristica di alcune zone che sono generalmente cosce, glutei ed addome perchè risultano essere anche quelle predisposte per l’accumulo di grasso. Se l'ago della bilancia non si muove ma i vestiti "tirano", non è un problema di grasso ma di gonfiore, provocato probabilmente da sedentarietà o da un'alimentazione troppo ricca di sale.
Per smaltire i chili in eccesso è fondamentale garantire anche un buon drenaggio dei liquidi dell'organismo. Perdere i liquidi accumulati è più facile e veloce rispetto a bruciare i depositi di grasso.
Chi ha seguito diete restrittive sa che la maggior parte del peso che si perde all'inizio della dieta è legato soprattutto all'eliminazione dei ristagni di acqua e, in seguito, soprattutto alla riduzione del sale e del sodio in particolare.
D'altro canto, se è facile perderli, è però altrettanto veloce riacquistarli: i liquidi del corpo, per loro natura, "fluttuano". I liquidi che si accumulano portano piano piano alla comparsa di ritenzione idrica, gonfiori e cellulite, contribuendo in modo non indifferente al sovrappeso.
Per sbloccare la situazione, possiamo aiutare il nostro organismo (e in particolare i reni) a drenare al meglio i liquidi in eccesso non con i farmaci diuretici (come si fa spesso) ma con una dieta ad hoc.
Per eliminare ristagni e liquidi in eccesso bisogna agire su due fronti: uno è il drenaggio dei reni, gli organi filtro, di smaltimento delle tossine, e l'altro è la stimolazione del sistema linfatico.
Favorire la diuresi.
Il buon funzionamento dei reni consente all'organismo di espellere scorie e tossine, mantenendo pulito il circolo sanguigno. Data questa loro importante funzione i reni sono definiti il "filtro" dell'organismo, così come il fegato, che, se intasato da sostanze nocive, comporta l'intossicazione di tutto il corpo.
Riattivare il sistema linfatico.
Il sistema linfatico svolge un'azione più lenta di quella dei reni, ma altrettanto importante. La sua opera riguarda l'inattivazione di detriti cellulari e di microrganismi "all'interno" dell'organismo. Anche il drenaggio dei liquidi infiammatori e della naturale linfa che si produce in ogni tessuto avviene nel circolo "chiuso" costituito dall'albero linfatico e circolatorio.
Esso dunque opera una purificazione del sangue di tipo diverso: si occupa di ciò che filtra dal punto di passaggio tra capillari arteriosi e venosi, ovvero toglie dal circolo ciò che potrebbe appesantire l'azione depurativa di tipo renale.
Sebbene la sua attività sia più lenta e riguardi una quantità minore di sangue, esso è indispensabile per mantenere i vari tessuti al meglio della loro funzione.
Consuma la prima tazza di tisana a digiuno e la seconda verso le quattro del pomeriggio. In questi momenti il sistema linfatico è più attivo e la tisana lo aiuta meglio a eliminare tossine e ristagni.
Tisana: drena le scorie acide.
Ingredienti:
30 g di foglie di frassino
40 g di foglie di betulla
10 g di tallo di fucus
20 g di foglie e fiori di biancospino
Preparazione e modo d'uso.
Fai una miscela con tutte le erbe, e prepara un decotto: versane 15 g (un cucchiaino) in una tazza d'acqua fredda, fai bollire per 5 minuti.
Leva dal fuoco, fai riposare per 10 minuti, filtra e bevi.
La dose consigliata.
Per la durata di una settimana, bevi 3 tazze al giorno di questa tisana.
Quindi puoi fare una pausa di una settimana e ripetere per un'altra settimana l'assunzione della tisana. Il fucus è controindicato se...
Il prodotto a base di fucus sono controindicati in caso di ipertiroidismo, cardiovasculopatie, ipertensione e nelle donne in gravidanza o allattamento e dovrebbero comunque essere assunti sotto il controllo medico. Se soffri di aritmie o disturbi tiroidei sostituisci il fucus con la clorella.
Tisana: stimola i reni e disinfiamma.
ingredienti:
30 g di radice di gramigna
30 g di peduncoli di ciliegia
30 g di radice di bardana
Preparazione e modo d'uso.
Metti un cucchiaino di peduncoli di ciliegia, uno di radice di gramigna e uno di radice di bardana dentro una tazza di acqua bollente.
Fai bollire 10 minuti e poi spegni la fiamma.
Lascia in infusione per 10 minuti, quindi filtra e bevi.
Dolcifica con miele d'acacia.
La dose consigliata.
Bevi la tisana a metà mattina e a metà pomeriggio.
Per prevenire la ritenzione, oltre alla tisana, assumi il mirtillo fresco in succo, alla mattina prima di colazione. Essendo ricchissimo di sostanze antiossidanti e di vitamine, rafforza il sistema circolatorio ed evita il deposito di scorie nei tessuti.
Per eliminare i gonfiori senza eliminare completamente i piatti più saporiti, si può seguire questa dieta sgonfiante.
Per smaltire i chili in eccesso è fondamentale garantire anche un buon drenaggio dei liquidi dell'organismo. Perdere i liquidi accumulati è più facile e veloce rispetto a bruciare i depositi di grasso.
Chi ha seguito diete restrittive sa che la maggior parte del peso che si perde all'inizio della dieta è legato soprattutto all'eliminazione dei ristagni di acqua e, in seguito, soprattutto alla riduzione del sale e del sodio in particolare. D'altro canto, se è facile perderli, è però altrettanto veloce riacquistarli: i liquidi del corpo, per loro natura, "fluttuano".
I liquidi che si accumulano portano piano piano alla comparsa di ritenzione idrica, gonfiori e cellulite, contribuendo in modo non indifferente al sovrappeso. Per sbloccare la situazione, possiamo aiutare il nostro organismo (e in particolare i reni) a drenare al meglio i liquidi in eccesso non con i farmaci diuretici (come si fa spesso) ma con tisane antiritenzione abbinate a una dieta ad hoc.
Ti suggeriamo un'alimentazione disintossicante e ipocalorica, a questo proposito ecco uno schema alimentare da seguire per 2 giorni alla settimana: ti aiuterà ad alleggerire fegato, reni e intestino spazzando via il surplus di tossine. In questo modo non permetterai alle calorie in eccesso di trasformarsi in adipe e combatterai anche stipsi, gonfiore e ritenzione idrica.
Primo giorno
Al risveglio: un bicchiere di acqua naturale tiepida con un cucchiaio di sciroppo di sambuco (lo trovi in erboristeria).
A colazione: una tazza di caffè verde; una macedonia di frutta fresca di stagione (kiwi, uva, mele, pere), con un cucchiaino di sciroppo d'acero e una manciata di semi di sesamo, che lubrificano l'attività intestinale. Uno yogurt naturale parzialmente scremato e una fetta di pane di segale con un velo di miele integrale o confettura di prugne.
Lo spuntino: 2- 3 fette di ananas fresco.
A pranzo: un'insalatina preparata con verza, arance e lattuga condita con una vinaigrette di olio
extravergine d'oliva, salsa di soia e succo di limone (depurativo e alcalinizzante). 60 g di riso parboiled (o farro) condito con un pesto preparato con una manciata di cime di rapa, pinoli, olio d'oliva, sale e pepe; 200 g di merluzzo al forno con un battuto di prezzemolo, basilico e gomasio e un contorno di zucchine trifolate; accompagna con 2 gallette di mais.
A merenda: una ciotolina di mele o pere cotte con una spolverata di cannella e 3 gherigli di noce tritati.
A cena: un'insalatina di mele verdi e finocchi con olio di oliva e aceto di mele. Una zuppa di cipolle
con una cipolla, del brodo vegetale, un cucchiaino di olio extravergine di oliva e un pizzico di curcuma; una fettina di tacchino alla griglia con succo di limone; 2-3 patate medie cotte al forno con un battuto di rosmarino; 2 gallette di mais o 2 fette di pane ai semi di lino.
Secondo giorno
Al risveglio: un'arancia rossa con mezzo bicchiere di succo di noni.
A colazione: una tazza, di caffè verde; uno yogurt scremato, un frutto e 3 fettine di pane nero con un velo di confettura d'arance.
Lo spuntino: frullato con una banana, un bicchiere di latte di mandorle e un pizzico di cannella.
A pranzo: un'insalata di verze, lattuga e arance; 80 g di pasta di riso condita con ragù di zucchine, porro e carote stufate; 200 g di nasello al forno con olive nere e prezzemolo e contorno di fagiolini lessati; 3 gallette di mais.
Lo spuntino: uno yogurt bianco parzialmente scremato con una mela e 5 pistacchi non salati.
A cena: un'insalata di mele verdi e finocchi. Un passato di ceci e verdure miste con un pizzico di pepe; 150 g di alici fresche al forno con erbe aromatiche e un contorno di lenticchie stufate.
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Soffri di ritenzione idrica? Fai questo test!
Con una semplice osservazione allo specchio di alcune zone si riconoscono i segni tipici della ritenzione.
Arti inferiori: in caso di ritenzione, la pressione del dito lascerà un'impronta su gambe e caviglie.
Occhi: le palpebre inferiori risultano gonfie.
Zona posteriore delle braccia: pinzandola con le dita risulta pastosa e ingrossata.
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