Dieta Lipetz: la dieta delle buone calorie

È una dieta ideata da Philip Lipetz. medico di San Francisco, noto per le sue ricerche sul DNA e sull'invecchiamento. Lipetz aveva un problema personale di sovrappeso, resistente a tutti i più diffusi trattamenti, dietetici e non.


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Dieta Lipetz

 

 Nel 1994 ha pubblicato il risultato delle sue ricerche nel libro The Good Calorie Diet (La dieta delle buone calorie), nel quale spiega che non tutte le calorie danno luogo alla formazione di depositi adiposi e che il peso corporeo può essere tenuto sotto controllo scegliendo alimenti composti di calorie buone.

 

Leggi la Tabella delle calorie degli alimenti

Come funziona la dieta Lipetz

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La dieta Lipetz si divide in due fasi.

 

Nella prima fase, quella di dimagrimento, si assumono, senza limiti di quantità, esclusivamente alimenti appartenenti alla categoria delle calorie buone.

 

Alimenti consigliati.

Pane di segale integrale, fiocchi di avena e in generale cereali integrali a chicco intero; leguminose come piselli, fagioli e simili; carne di pollo e di tacchino senza pelle, purché non consumata nello stesso pasto di carboidrati; pesce ricco di acidi grassi insaturi come trota, tonno, merluzzo, pesce azzurro; frutta fresca matura al punto giusto (evitare frutta secca, frutta sciroppata, frutta troppo matura); tutte le verdure tranne carote e patate; latticini magri.

 

Alimenti vietati.

Tutte le calorie cattive: le bevande alcoliche; i prodotti da forno; il muesli; qualunque tipo di cibo o bevanda dolcificata; frutta secca o sciroppata; cibi molto cotti; carni grasse (limitare la carne rossa); condimenti abbondanti; tofu.

 

Nella prima fase è consigliabile astenersi da grassi animali e proteine animali o quantomeno di limitarli molto.

 

Nella seconda fase, o fase di mantenimento, si reintroducono gradualmente (un giorno su tre) i grassi e le proteine animali, però solo a pranzo e senza mai combinarli con carboidrati o alimenti amidacei.

 

Dopo due settimane, gli alimenti di origine animale possono essere assunti a giorni alterni, e dopo due mesi si possono consumare liberamente. In seguito, si possono consumare occasionalmente le 'calorie cattive', mantenendo sempre una prevalenza di 'calorie buone'.

Dieta Lipetz esempio di menù

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Prima colazione:

fiocchi di cereali arricchiti di crusca (tipo Kellogg's All Bran) con latte scremato, oppure fiocchi di avena cotti per un minuto; spremuta fresca di arancia; yogurt al naturale.

 

Pranzo:

stufato di lenticchie insaporito con aglio e zenzero; macedonia di frutta fresca.

 

Spuntino:

bastoncini di verdura cruda con formaggio magro o ricotta.

 

Cena:

insalata di cetrioli con condimento di aceto ed erbe aromatiche; pane di segale integrale o pumpernickel; zuppa di spinaci; lasagne vegetariane' a base di melanzane e zucchine a fette, cotte alla griglia, alternate con formaggio magro e salsa di pomodoro.

 

Secondo Lipetz, il nostro organismo conserva una memoria genetica di carestie e periodi di scarsa disponibilità di cibo. Alcuni tipi di cibi e determinati comportamenti alimentari scatenerebbero quindi la starvation response, cioè una risposta fisiologica programmata per superare dei periodi di scarsità di cibo con la formazione di scorte di grasso.

 

Determinante per lo scatenamento di questo tipo di risposta (formazione di cuscinetti adiposi) non sarebbero né l'apporto calorico né quello lipidico (grassi), bensì la capacità di un alimento di alzare in modo più o meno marcato l'indice glicemico (ossia il livello di glucosio presente nel nostro sangue).

 

Più è alto l'indice glicemico e maggiore è la tendenza dell'organismo a formare scorte. Anche gli alimenti di origine animale tenderebbero a scatenare la starvation response, proprio perché nella nostra memoria genetica è registrato il fatto che i nostri progenitori ricorrevano alla caccia solo in periodi di scarsi raccolti.

 

Inoltre, più un alimento è denaturato o alterato (compreso cotture eccessivamente lunghe) più rischia di trasformarsi da 'caloria buona' in caloria cattiva.

 

LE DODICI REGOLE D'ORO DELLA DIETA LIPETZ.

1 - Mangiate prevalentemente calorie buone.

2 - Le calorie cattive non dovrebbero superare 1/4 del vitto totale.

3 - Consumate una prima colazione a base di 'calorie buone'.

4 - Gli alimenti che tendono a trasformarsi in grasso dovrebbero essere consumati a pranzo, non a cena.

5 - Gli spuntini dovrebbero consistere di calorie buone.

6 - Non saltate i pasti.

7 - Evitate la combinazione di proteine animali con amidi o con frutta.

8 - Evitate recessivo consumo di prodotti animali mentre combattete la starvation response (i cuscinetti adiposi).

9 - Evitate qualunque cosa possa scatenare la stanation response.

10 - Prevenite carenze di vitamine e sali minerali.

11 - I pasti contenenti 'calorie cattive' dovrebbero essere preceduti e seguiti da pasti a base di 'calorie buone'.

12 - Trovate i vostri limiti individuali di tolleranza.

 

All'indice glicemico degli alimenti viene assegnato un posto di primaria importanza, per cui è probabile che le diete del futuro ne terranno sempre più conto, indipendentemente dal contenuto calorico.

 

Una dieta che finalmente libera dalla schiavitù di dover pesare gli alimenti e di conteggiare le calorie è una novità incoraggiante. Inoltre, questa dieta permette di riconoscere la causa di stati (spesso malintesi) di ipoglicemia, con cali di energia, spossatezza, difficoltà a concentrarsi.

 

La dieta Lipetz non provoca picchi (e successivi forti cali) glicemici previene egregiamente anche queste fasi di stanchezza. Inoltre, è un'ottima prevenzione del diabete. Per finire, si tratta, senza dichiararsi esplicitamente tale, di una dieta 'naturista'.

 

Dove si può fare.

È utile impratichirsi a casa della dieta Lipetz. Con un po' di esperienza diventerà facile saper scegliere i piatti e i menù adatti anche al ristorante e in mensa.

 

INDICAZIONI DELLA DIETA LIPETZ.

Creata per raggiungere e mantenere il peso forma, questa dieta è utile anche per tutti i problemi spesso connessi al sovrappeso come disturbi circolatori, articolari e/o metabolici.

 

CONTROINDICAZIONI.

I diabetici insulinodipendenti dovrebbero affrontare La dieta Lipetz soltanto sotto controllo medico perché, probabilmente, dovranno ridurre la dose di insulina già nel giro di pochi giorni. Chiunque seguisse una dieta medica specifica dovrà ovviamente consultare il proprio medico curante.

 



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