Come fare per non riprendere i chili persi

Seguire una dieta dimagrante non significa solo raggiungere il peso desiderato. Vuoi dire anche impara­re a mangiare in modo più sano ed equilibrato. Proprio per questo, una volta raggiunti i risultati sperati e terminato il regime ipocalorico, è importante non "lasciarsi andare". Continuando a seguire alcuni semplici accorgimenti, non si rischia di riprendere chili persi e di dimenticarsi delle buone abitudini apprese. 


Come fare per non riprendere i chili persi dopo la dieta
Come fare per non riprendere i chili persi dopo la dieta

Seguire lo schema di base. 

Una volta conclusa la dieta, non bisognerebbe abbandonare le buone abitudini imparate.

 

Si può continuare a seguire un regime alimentare simile, mantenendo lo stesso schema come base, ma aumentando, leggermente e gradualmente, le quantità dei cibi proposti. Senza esagerare, però. 

 

A pranzo si possono consumare 80 g di pasta o riso con condimenti semplici (come pomodoro o verdure), verdure a volontà, una fetta di formaggio magro, un panino e un frutto. 

 

A cena si può scegliere fra carne (150 g) o pesce (200 g) con verdure a piacere, un panino e un frutto. 

In alternativa, si può variare la qualità degli alimenti, per esempio sostituendo la sogliola o l'orata con pesci più saporiti, come spada o salmone. 

 

Aumentare le dosi gradualmente. 

È importante introdurre i cambiamenti in modo graduale Infatti, durante la dieta il corpo si è adattato a certi apporti calorici. Se, appena raggiunto il peso forma, ci si concedono pasti troppo abbondanti, il rischio è di riprendere peso. 

 

In particolare, i grassi in eccesso potrebbero essere assimilati più in fretta del previsto, con effetti deleteri su silhouette e peso. Tutta colpa di due ormoni, che svolgono un ruolo determinante: la leptina, che controlla il senso di sazietà, e la grelina, che regola l'appetito. 

 

Dopo una dieta dimagrante, si assiste a una diminuzione della prima e a un aumento della seconda. Ciò significa che la persona tende ad avere più fame. Per evitare questo shock calorico, meglio scegliere un approccio graduale, iniziando con l'introduzione di 100 calorie in più al giorno, per poi arrivare a un massimo di 300 calorie in più nell'arco di qualche settimana. 

 

Limitare i condimenti. 

Evitare di utilizzare troppi condimenti. Preferire sempre quel­li di origine vegetale, come l'olio extravergine di oliva, ma comunque tenendone sotto controllo il consumo. L'ideale è puntare sulle alternative più salutari, capaci di garantire una dose extra di sapore senza intaccare l'apporto calorico del pasto, come le spezie e le erbe aromatiche. 

 

Per insaporire i piatti in modo dietetico via libera anche al peperoncino: rende sfiziosi gli alimenti e stimola mente e fisico. Ottimi anche i semi, come quelli di sesamo o di girasole. 

 

Ricordarsi poi di ridurre al minimo l'aggiunta di sale alle preparazioni e di limitare il consumo degli alimenti molto salati. Preferire le cotture leggere. 

 

Optare per i metodi di cottura più salutari e meno aggressivi, come la cottura alla piastra, al vapore e la bollitura, perché consentono di cucinare senza l'aggiunta di troppi condimenti. 

 

Non cuocere, però, troppo a lungo gli alimenti per non disperdere le loro preziose sostanze nutritive. 

Ottimo anche il microonde. Infatti, garantisce una cottura più rapida e senza utilizzo di acqua, che permette di ridurre la denaturazione delle proteine e la dispersione dei principi nutritivi degli alimenti.

 

Inoltre, cosa molto importante ai fini del peso forma, non richiede l'aggiunta di condimenti. 

 

Bere molta acqua. 

È fondamentale per la salute bere almeno un litro e mezzo o, ancora meglio, due litri di acqua ogni giorno, possibilmente oligominerale, cioè povera di sali minerali.

 

Meglio, poi, conti­nuare a evitare le bevande gassate e zuccherate. 

 

È possibile, invece, alternare l'acqua con tisane e infusi e centrifugati di frutta o verdura, molto più salutari e ipocalorici. 

 

Non essere troppo rigidi. 

Fare attenzione a tavola è importante, ma non bisogna nemme­no cadere in un atteggiamento patologico. 

Questo significa che non bisogna essere troppo severi con se stessi: ogni tanto ci si può concedere qualche "strappo"

 

A patto, però, di stare più leggeri il giorno successivo. Del resto, il cibo deve anche essere un piacere: se non ci si premia mai, si rischia di intristirsi e, soprattutto, di cercare gra­tificazione nelle abbuffate. 

 

Non farsi tentare dall'aperitivo. 

Attenzione a uno dei riti più amati, l'aperitivo. Basti pensare all'apporto calorico di un bicchiere di vino bianco, pari a circa 60-70 calorie, o a quello di spumante, circa 75 calorie. 

 

Un'alternativa deliziosa, analcolica, ma soprattutto ipocalorica? Un bicchiere di succo di pomodoro, che contiene solo 16 calorie. 

 

Occhio anche agli stuzzichini: il consiglio è di stare alla larga dai soliti snack ipercalorici, come patatine, noccioline, pistacchi e tartine, preferendo le verdure in pinzimonio, che sono ricche di fibre e vitamine, e facilitano il transito intestinale. 

 

Praticare sport! 

Dedicarsi a una costante attività fisica. Può essere sufficiente anche camminare 30-40 minuti al giorno, scendere a una fermata prima dell'autobus, preferire le scale all'ascensore. 

 

In questo modo non solo si favorisce il dimagrimento, ma si sente anche meno la fame. Lo sport esercita, infatti, un lieve effetto anoressante, perché stimola la produzione di endorfine, sostanze che regalano una 

sensazione di appagamento e di benessere. Così quando si arriva a tavola, si ha meno appetito e si è 

meno soggetti al rischio di esagerare. 

 

Dedicarsi ad attività gratificanti. 

Anche gli hobby costruttivi, i passatempi che tengono in movi­mento sia il fisico sia la mente sono consigliati. 

In effetti, molti non ci pensano, ma spesso si pilucca per noia, rabbia, tristezza o nervosismo. 

 

Mangiare, infatti, è un atto consolatorio e regala anche tante gratificazioni immediate a livello fisico. 

 

Ottimo, quindi, ritagliarsi il tempo per una passeggiata in bicicletta, per fare giardinaggio o per occuparsi di modellismo. 

 

Consigli per non riprendere i chili persi dopo una dieta.

  1. Evitare di reintrodurre subito tutti gli alimenti ipercalorici, ricchi di grassi e condimenti, banditi dalla dieta. 
  2. Consumare sempre e comunque frutta e verdura in abbondanza. 
  3. Privilegiare gli spuntini salutari, come gallette di riso, frutta o yogurt. 
  4. Non pesarsi in continuazione. 
  5. Abituarsi a mangiare a tavola, senza distrazioni. Così facendo, si mastica più lentamente, favorendo la digestione e il senso di sazietà. 
  6. Non lasciarsi prendere da pensieri negativi o autodistruttivi: rappresentano un vero e proprio ostacolo al successo di qualsiasi dieta. Meglio ripetersi cose come "anch'io ce la posso fare", "non è poi così difficile". 
  7. Bere mezzo bicchiere d'acqua tiepida con un po' di succo di limone ogni mattina al risveglio. 
  8. Così aumenta la diuresi, e dunque l'espulsione delle tossine, e diminuisce il senso di appetito. 
  9. Non mangiare troppo a cena, altrimenti l'energia introdotta e non bruciata favorisce l'aumento del peso.
  10. Si consiglia di ridurre i cibi ad alto contenuto di carboidrati (riservati al mattino e a mezzogiorno), privilegiando invece quelli proteici.

 

Non rinunciare a cucinare. 

L'organizzazione è tutto, sia durante la dieta sia dopo.

Se, per seguire lo schema settimanale dimagrante, l'attenzione (per esempio nel pesare gli ingredienti e nel dosare i condimenti) è fondamentale, anche dopo non può mancare. 

 

Meglio non lasciarsi vincere dal qualunquismo: se si smette di dedicare tempo e interesse alla cucina, rinunciando a valutare l'apporto calorico e nutrizionale dei piatti e optando per pasti veloci e già pronti, si rischia di vanificare rapidamente tutti gli sforzi fatti e riprendere i chili persi. 

 

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Gli errori che non ci fanno dimagrire

 

Come mantenere il peso ideale dopo una dieta 

 

 


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