È l'ora della prima colazione. Il pasto più importante nell'economia della nostra alimentazione e della nostra salute. Chi vuole dimagrire, chi spera di ingrassare, chi vuole migliorare la forma fisica e il rendimento psichico, chi desidera mantenersi sano e attivo il più a lungo possibile, chiunque insomma deve partire da qui, da una completa e corretta prima colazione.
Cosa potremmo dire della colazione che non è già stato detto? Sappiamo già abbondantemente che si tratta, come spesso viene autorevolmente ribadito, del pasto più importante della giornata, quello che ci permette di mettere il carburante adeguato nel nostro corpo e che ci aiuterà ad affrontare al meglio una buona parte della giornata. Decidere cosa mettere in tavola è importante, una scelta che non va presa sottogamba.
Ma allora perché gran parte degli italiani preferisce saltare questo pasto o uscire di casa con il classico caffè e un misero biscotto, lamentandosi poi di non rendere abbastanza sul lavoro o a scuola e di avere cali energetici?
E anche la classica colazione al bar con cornetto e cappuccino non è certo migliore: la qualità è importante e sicuramente non la troveremo in un pasto di questo tipo, per quanto possa soddisfare il palato.
Chiariamoci quindi un po' le idee e vediamo quali sono le cose più importanti da sapere per cominciare la giornata con il piede giusto. Innanzitutto, il nostro fabbisogno energetico giornaliero va suddiviso in cinque pasti: colazione (20%), merenda mattutina (5%), pranzo (40%), merenda pomeridiana (5%) e cena (30%). Salta subito all'occhio quanto non ci sia grande differenza tra il primo pasto del giorno e di due pasti principali, pranzo e cena.
A colazione più qualità ed energia.
Questo non significa che la necessità sia quella di imbandire la tavola con una quantità importante di cibi, ma come sempre di puntare sulla qualità e scegliere alimenti veloci da preparare e gustare (visto che spesso il tempo che si dedica alla colazione è poco), ad alta densità energetica, che conferiscano una certa sazietà e soprattutto che siano a lento rilascio energetico, in modo da essere coperti per una buona parte della giornata.
Facciamo degli esempi pratici: la cosa più veloce che possiamo scegliere è la classica fetta di pane, che magari conserviamo già tagliato in freezer e mettiamo a scongelare la sera prima in modo che sia pronto la mattina.
Attenzione però, è bene che il pane sia integrale, magari preparato con lievito madre, perché è solo l'integrale che ci assicura una distribuzione adeguata e lenta dell'energia nel corso della giornata, scongiurando il senso di fame improvviso che spesso accompagna il consumo di ogni prodotto raffinato. Il raffinato infatti non è altro che zucchero e coprirà le nostre necessità energetiche solo per un lasso di tempo molto breve.
Sulla nostra fetta di pane integrale possiamo spalmare dell'ottima marmellata senza zucchero o del miele per darci lo "sprint" iniziale se siamo amanti del dolce, ma non è detto che non si possa optare per una colazione salata, ottima per esempio per i diabetici e per chi presenta resistenza all'insulina.
Possiamo accompagnare la fetta di pane con un sottile strato di ricotta biologica di pecora o capra o di malga (per chi può) che essendo ricca di proteine non ci farà sentire la fame nelle successive ore della giornata; le proteine infatti agiscono sulla grelina, un ormone che stimola il senso di fame, riducendolo e aumentando invece l'azione del peptide YY, che stimola il senso di sazietà.
Nel caso in cui si scelga il pane con la marmellata, sarebbe bene completare la colazione con uno yogurt magro, proprio perché ricco di proteine, oppure scegliere una semplice colazione composta da yogurt, frutta (tagliata al momento) e fiocchi di avena, ad esempio.
Possono inoltre venirci in aiuto la frutta secca a guscio (noci, mandorle, nocciole, ecc.) o anche le relative creme spalmabili, senza zuccheri aggiunti, s'intende, che danno sazietà, attivano il metabolismo e tengono sotto controllo l'azione dell'insulina.
La mattina, infatti, è proprio il momento giusto per inserire questi alimenti ad alto tenore energetico perché dopo il digiuno notturno, al mattino è attivo un ormone chiamato glucagone che aiuta le nostre cellule adipose (gli adipociti) ad eliminare i grassi accumulati.
E per fare questo dobbiamo appunto strutturare la nostra colazione seguendo i principi appena accennati. Non dimentichiamoci di abbinare ai cibi della nostra colazione una buona bevanda calda senza zucchero, come un té o una tisana, che ci aiuta a stimolare il riflesso gastrocolico e ci farà cominciare la giornata nel modo giusto; del resto, ormai si sa, l'intestino è considerato il nostro secondo cervello, pertanto bisogna metterlo nelle condizioni di dare il massimo sin dalle prime ore della giornata.
È importante anche ricavare il glucosio necessario al funzionamento del nostro cervello dai carboidrati, altrimenti l'organismo porterà all'utilizzo e alla trasformazione delle proteine e aminoacidi muscolari in glucosio, non trovandone la fonte principale; il risultato sarà perdita di massa muscolare e riduzione del metabolismo.
È fondamentale quindi rispettare i ritmi biologici anche attraverso la scelta di cibi adeguati in base alla fascia della giornata. A questo punto, il concetto risulta abbastanza semplice: chi non fa colazione al mattino o fa una colazione di scarsa qualità, tende a mangiare molto di più nel corso della giornata, con il rischio di incorrere in tutta una serie di squilibri fisiologici.
Cosa evitare o ridurre a colazione.
Ma cosa sappiamo di quegli "alimenti" che, ahi noi, la fanno da padroni in moltissime colazioni, ma che andrebbero messi da parte o visti con un occhio critico proprio per lo scarso apporto nutrizionale?
Andiamo per punti:
- Brioches: hanno un eccesso di grassi saturi, contenendo molto spesso sia burro che uova che latte. Decisamente troppo!
- Merendine: basta leggere l'etichetta nutrizionale di una qualsiasi confezione di merendine per rendersi conto che c'è qualcosa di sbagliato. A parte la lunghezza spropositata dell'elenco degli
- ingredienti, troverete con molta probabilità molte componenti ripetute, in particolare zuccheri,
- che oltre ad essere in posizione molto alta nell'elenco, quindi presenti in grandi quantità, hanno anche il ruolo di additivo alimentare.
- Cornflakes: sottoposti a trattamenti termici che ne alterano le proprietà nutrizionali, si tratta per lo più di cereali raffinati, ovvero privati delle loro componenti essenziali quali fibre, vitamine, grassi "buoni" e proteine salutari. Anche qui, tra l'altro, gli zuccheri non mancano.
- Dolci "vestiti" da cereali: le classiche barrette, per esempio, che sono tutto fuorché dietetiche.
- Alcune di esse contengono addirittura il 30% di zuccheri, oltre che grassi saturi e sale. Proprio
- per questo dovrebbero essere classificate come dolciumi.
- Succhi di frutta: bevande in cui della frutta rimane molto poco, iper-zuccherati e con livelli bassissimi di vitamina C che viene deteriorata proprio dalla presenza eccessiva di zucchero. Meglio una bella spremuta fatta in casa.
- Fette biscottate: hanno un contenuto calorico superiore al pane (circa 100-150 kcal in più ogni cento grammi) a causa del maggior contenuto lipidico che favorisce la tostatura. L'attenzione in questo caso va posta proprio sulla qualità dei grassi impiegati nella lavorazione che va attentamente valutata prima dell'acquisto. Se tra gli ingredienti compaiono elementi come "margarina", "grassi vegetali idrogenati", "olio di colza" o "oli tropicali" meglio cambiare prodotto.
- Biscotti: sono buoni, su questo niente da eccepire, ma ipercalorici e poco sazianti. Ne bastano davvero pochi grammi per raggiungere le 500 calorie, così come per le merendine. È bene dunque imparare a leggere e decifrare le etichette nutrizionali dei prodotti che consumiamo. Ecco alcune caratteristiche su cui focalizzare l'attenzione: in linea generale il contenuto calorico dovrebbe essere inferiore alle 300 Kcal per 100 grammi di prodotto, la presenza di fibra dovrebbe superare i 15 g su 100 g, e tra gli ingredienti non dovrebbero comparire diciture tipo "grassi vegetali idrogenati" e/o "oli tropicali" e/o la sigla E seguita da un numero che indica l'impiego di additivi alimentari.
Bene invece per l'assenza di conservanti e l'impiego di farine integrali.
La prima colazione ideale dei bambini
Sicuramente dovremo avere un occhio di riguardo nella scelta della colazione per i più piccoli, viste le percentuali di sovrappeso e obesità che si sono registrate in Italia, considerando che tra le principali cause c'è proprio una colazione assente o inadeguata.
È necessario perciò organizzarsi alzandosi magari 10 minuti prima per permettere ai nostri figli di dedicarsi, ma soprattutto abituarsi alla colazione, leggere sempre le etichette dei prodotti che scegliamo per questo pasto, congelare il pane a fette in modo da averlo pronto all'occorrenza, avere sempre in casa frutta fresca e marmellata senza zucchero ed evitare di acquistare dolciumi.
Secondo il Ministero della Salute queste sono le linee guida per una corretta colazione dei bambini:
- Sì ad una tazza di latte o di tè.
- Sì ai biscotti, ma in numero adeguato, superiore a 2 e inferiore a 10.
- Ottimi alimenti da consumare al mattino sono: il latte, lo yogurt, il pane o delle fette biscottate spalmate con poca marmellata o miele, ma anche biscotti e cereali.
- Mai far mancare un frutto, meglio se di stagione.
- Non far mancare poi una bella manciata (ma non di più) di frutta secca come mandorle, noci o
- nocciole.
Relativamente al latte vaccino, va però detto che le nuove linee di indirizzo del Ministero della Salute sull'alimentazione nella prima infanzia ne sconsigliano il consumo nel primo anno di vita e consigliano cautela a partire dal secondo anno.
Possono perciò essere un'ottima alternativa le bevande vegetali, ricche di proteine, magari alternandone tipi diversi piuttosto che concentrandosi su un unico tipo. Inoltre tra 1 e 3 anni d'età l'apporto energetico, secondo le indicazioni dei "Livelli di Assunzione di Riferimento ed Energia per la popolazione" (Larn) 2014, dovrebbe derivare per il 50% dai carboidrati, per il 40% dai grassi, e solo per circa il 10% dalle proteine.
Purtroppo la tendenza ad aumentare il consumo di proteine, come capita ad esempio con l'abuso di latte vaccino, può' condizionare l'aumento di problemi metabolici e obesità nei bambini.
Non ci sono scuse!
La prima colazione va fatta, non ci sono scuse che tengano. Il tempo si deve trovare, tanto 15 minuti in più di sonno al mattino non saldano eventuali debiti di stanchezza.
Se invece il presunto problema è la mancanza di appetito, basta stuzzicarlo opportunamente, sia evitando di rimpinzarsi come oche all'ingrasso alla sera, sia preparando per colazione cibi molto sfiziosi e invitanti, praticamente irresistibili. E naturalmente abituandosi con lenta, ma caparbia gradualità, a questa nuova benefica consuetudine.
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