EXPO 2015 e dieta mediterranea 

L’EXPO 2015 di Milano “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”,  può essere il luogo ideale per promuovere la dieta mediterranea come una dieta non solo salubre ma anche sostenibile e popolare, dove il cibo e la convivialità rappresentano insieme un elemento importante di condivisione, dialogo e comunicazione sociale nel mondo.

Dieta mediterranea all'Expo 2015
Logo Expo 2015 Milano

Oggi possiamo sicuramente affermare che la dieta mediterranea seguita negli anni Sessanta del secolo scorso da numerose popolazioni del Sud Italia, possedeva caratteristiche nutrizionali (potere energetico, composizione ed equilibrio dei nutrienti, contenuti di acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi, di colesterolo, di purine e di fibra, presenza di sostanze protettive) che la indicano come l’alimentazione più consigliabile per prevenire l'instaurarsi delle malattie da benessere.

 

Ecco i suggerimenti dietetici che diversi autorevoli organismi internazionali, preposti alla tutela della salute pubblica, e numerose associazioni di specialisti, hanno avanzato negli ultimi anni.

 

Dietary goals (= obiettivi alimentari) formulati per la prima volta nel 1977 da una commissione di esperti nominata dal Senato degli Stati Uniti per far fronte agli eccessi e agli squilibri nutrizionali tipici della moderna società industrializzata.

Con essi si consigliava agli Americani di consumare meno grassi, soprattutto saturi (in tutto non più del 30% delle calorie totali), meno proteine (non più del 12% delle calorie totali), meno colesterolo (massimo 300 mg al giorno), meno zuccheri solubili (non più del 10% delle calorie totali) e meno sale (massimo 5 g al giorno).

 

Tali obiettivi non furono adottati come base di piani alimentari o come linee guida dal Dipartimento per l'Agricoltura statunitense perché in particolare la riduzione della quota proteica (non più del 12% delle calorie totali) si scontrava troppo con gli interessi dell'industria agroalimentare.

 

Le Dietary guidelines for Americans (= linee guida di alimentazione per Americani), pubblicate in forma riveduta, riconfermarono quasi tutte le indicazioni date nei Dietary goals, con alcuni suggerimenti in più, che trovano completa attuazione proprio nella dieta mediterranea, quali , ad esempio , variare la scelta dei cibi, mangiare alimenti con adeguati contenuti in amido e fibra ecc.

 

Le raccomandazioni dietetiche della European Atherosclerosis Society, del 1986, proponevano in particolare di ridurre l'apporto di grassi saturi a meno del 10% delle calorie totali e di incrementare il consumo di grassi monoinsaturi e polinsaturi, di introdurre in elevata quantità carboidrati complessi, legumi, frutta, ortaggi ecc.

 

Le linee guida per una sana alimentazione italiana presentate nel 1986 dall'Istituto Nazionale della Nutrizione Umana di Roma, nelle quali si ritrovano le stesse indicazioni già proposte a livello internazionale.

 

Le direttive delle varie consensus conferences e i consigli della American Heart Association, della British Hyperlipidaemia Association e di numerose altre associazioni scientifiche internazionali: tutte confermano in modo unanime la validità alimentare della dieta mediterranea.

 

Un indagine effettuata su 10.000 uomini d'età compresa fra i 40 e i 59 anni, viventi nelle aree mediterranee (Dalmazia, Montegiorgio, Crevalcore (Bologna), Creta, Corfù) e non mediterranee (Finlandia orientale e occidentale, Slavonia, Velika Krsna, Jugoslavia), con abitudini alimentari diverse, e dei quali il 62% circa a rischio, ha evidenziato, dopo 15 anni, un tasso di mortalità più ridotto (il 45,96% contro il 76,92%) per quelli delle aree mediterranee e, soprattutto, la minor incidenza di morte per cardiopatia coronarica (il 17,62% contro il 31,53%).

Questo è un tipico esempio di come la capacità protettiva della dieta mediterranea che privilegia l'uso di cereali, legumi, verdure, ortaggi, frutta, pesce e condimenti vegetali, mostri i suoi effetti sia nella prevenzione primaria, che mira a evitare l'instaurarsi di condizioni che possono predisporre a episodi cardio-ischemici, sia in quella secondaria, che tende a evitare il ripetersi degli episodi o di complicanze in chi ne abbia già sofferto.


Numerose altre ricerche sono state successivamente effettuate a livello internazionale e nazionale, e in modo inequivocabile e concorde hanno sempre evidenziato le seguenti tendenze: nei paesi dove prevale una dieta occidentale raffinata, ricca di alimenti a elevato contenuto energetico-nutritivo e quindi poveri di fibra, la mortalità per malattie da benessere è molto elevata; nei paesi dove prevale una dieta di tipo mediterraneo tale mortalità è molto più bassa;

i cambiamenti di abitudini alimentari e di stile di vita di una popolazione per adeguarsi a quelli di un'altra più progredita sul piano del benessere economico e quindi dei consumi, inducono nella prima un incremento delle malattie da benessere, che tendono a distribuirsi in modo simile a quello della popolazione "più progredita".

 

Tutti parlano della dieta mediterranea, ma pochi sono quelli che lo fanno correttamente, generando perciò in chi legge molta confusione. E così per alcuni essa coincide con la pizza napoletana, per altri s'identifica con le tagliatelle al ragù, in un misto di pseudo-tradizioni storiche e folklore che non aiutano a risolvere il quesito che è alla base di qualsiasi dieta: unire e bilanciare gli alimenti in modo da soddisfare le esigenze quantitative e qualitative di un individuo e, in un certo senso, preservare la sua salute attraverso l'uso di sostanze che aiutano l'organismo a svolgere le normali funzioni vitali.

 

La Sicilia in occasione di Expo Milano 2015 metterà in condivisione con i visitatori e con i Paesi  partecipanti la conoscenza sugli alimenti della cucina mediterranea,  dall’olio extra vergine d'oliva ai pomodori, il cous cous, e altre eccellenze alimentari che costituiscono i pilastri della dieta mediterranea.

 

Anche l’Unesco ha riconosciuto la dieta mediterranea come patrimonio dell’umanità, che è anche un modello di dieta salubre sostenibile, essenzialmente per il ridotto impatto ambientale dei suoi alimenti caratteristici prevalentemente vegetali.

 

Purtroppo però, la dieta mediterranea è sempre meno seguita in Italia, soprattutto dai giovani e dalle fasce con un basso livello socio-economico.

 

Le informazioni scientifiche sono state tratte da "la dieta mediterranea" di Giuseppe Sangiorgi Cellini, nutrizionista specialista in scienze dell'alimentazione, biochimica e chimica clinica, Professore di fisiologia della nutrizione presso il centro post-universitario di medicina ambulatoriale di bologna e Annamaria Toti, nutrizionista e gastronoma.

Notizie e alimentazione Expo2015:

 

Papa Francesco in un videomessaggio inviato ai partecipanti alla giornata di lavoro dedicata alle «Idee di Expo».

Il paradosso dell’abbondanza.

Francesco denuncia lo spreco alimentare e invoca politiche coraggiose per superare l’inequità e tutelare l’ambiente. Testo del videomessaggio

 

EXPO MILANO 2015 - Dal 1 maggio al 31 ottobre.

184 giorni di evento, oltre 130 paesi partecipanti e un Sito Espositivo sviluppato su una superficie di un milione di metri quadri per ospitare gli oltre 20 milioni di visitatori previsti: questo è Expo Milano 2015. L'Esposizione Universale presenta caratteristiche assolutamente inedite e innovative: non solo una rassegna espositiva, ma anche un processo partecipativo che intende coinvolgere attivamente numerosi soggetti attorno a un tema decisivo: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Un evento unico che incarna un nuovo concept di Expo: tematico, sostenibile, tecnologico e incentrato sui visitatori che saranno coinvolti in prima persona in percorsi tematici e approfondimenti sul complesso mondo dell'alimentazione. I visitatori avranno l'opportunità di compiere un vero e proprio viaggio intorno al mondo attraverso i sapori e le tradizioni dei popoli della Terra. Expo Milano 2015 sarà la prima Esposizione della storia ad essere ricordata non solo per i manufatti realizzati ma soprattutto per il contributo al dibattito e all'educazione sull'alimentazione, sul cibo, sulle risorse a livello planetario.

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La Dieta Mediterranea potrà ritagliarsi uno spazio nell'ambito dell'Expo 2015 soprattutto grazie alle sue virtù salutistiche che sono state ricordate dalla nutrizionista e membro del Comitato tecnico-scientifico del programma "Scuola e cibo" del ministero dell'Università e ricerca, Evelina Flachi. Mentre Riccardo Garosci, presidente del Comitato Scuola per Expo 2015 ha ricordato che la manifestazione in programma a Milano non è una fiera ma un evento culturale ed educativo. E in questa ottica la Dieta Mediterranea può rappresentare un importante strumento per guidare soprattutto i giovani alla scoperta, o riscoperta, di quei luoghi e mestieri del cibo che rappresenta una delle mission di Expo 2015.

da Il Sole 24 Ore.

 

Sito ufficiale Expo Milano 2015

Expo e dieta mediterranea su Facebook

Expo 2015: cibo per tutti i popoli della terra 

 

Coop ha presentato a Milano il Future Food District, il "Padiglione del Cibo del Futuro" con cui parteciperà a Expo 2015

Ecco il video. https://youtu.be/dPg8FqnS584


RAI EXPO: IL VIDEO. Descritta negli anni '50 da Ancel Keys, la dieta mediterranea è non solo salubre ma anche sostenibile e popolare.

Ma quanti la seguono ancora?


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Commenti: 2
  • #1

    Antonio (martedì, 21 aprile 2015 18:18)

    La dieta mediterranea è la migliore in assoluto!

  • #2

    Ambra (martedì, 01 dicembre 2015 17:31)

    Questo tipo di dieta è la migliore per davvero, concordo con Antonio! Provare per credere!