Arance: proprietà e benefici

L'arancia è uno dei frutti che più frequentemente sono accomunati ad un buono stato di salute. Famosa per la sua consociazione con la vitamina C e per la sua versatilità di utilizzo, grazie alla buccia consistente che permette di trasportarla senza difficoltà e alla possibilità di spremerla con facilità, l'arancia è diventata uno dei prodotti maggiormente consumati a livello internazionale, in questo coadiuvata dalle sue virtù, tra le quali ricordiamo la prevenzione dall'infarto, dal cancro e da altre malattie croniche.

Arance: proprietà e benefici
Arance

Oltre a ciò, l'arancia è un'ottima fonte di fibre e di zuccheri immediatamente disponibili, con un picco glicemico che si aggira attorno ai 35 punti e un carico glicemico dai 3 ai 6 punti.


Di cosa è fonte l'alimento. Rispetto alla normativa europea sull'etichettatura, le arance sono:

Fonte di folati.

Ad alto contenuto di vitamina C.

I claim ammessi dall'EFSA.

La vitamina C contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.

La vitamina C contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario.

La vitamina C contribuisce alla normale formazione del collagene per la normale funzione dei vasi sanguigni.

Il folato contribuisce alla normale sintesi degli amminoacidi.

Il folato contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario.


Arance e vitamina C.

La vitamina C è un composto che il nostro organismo non riesce a produrre autonomamente, tanto che tra i marinai del XVI secolo erano frequenti i casi di scorbuto dovuti proprio alla sua carenza in mancanza di cibi freschi.


Il fabbisogno giornaliero consigliato è di 80 mg. un'arancia di media dimensione, sui 120 g, soddisfa pienamente l'RDA. La vitamina C, oltre a controllare l'ossidazione delle cellule ad opera dei radicali liberi, contribuisce ad aumentare le difese immunitarie, ad aiutare l'assorbimento del ferro, a ricostruire alcuni tipi di tessuti e a rigenerare la forma ridotta della vitamina E.


L'Università della California Berkeley ha raccolto oltre 40 studi sugli effetti della vitamina C e ha dimostrato che la maggior parte di questi indicavano come la sostanza sia in grado di limitare il rischio di contrarre tumori. La vitamina C ha però un limite massimo di assunzione: gli esperti consigliano infatti di non eccedere i 2 g al giorno.


Sembra infatti che andare oltre a tale soglia, specialmente tramite integratori alimentari, porti a problematiche gastro-intestinali e renali in alcuni soggetti.


Il sistema cardiovascolare.

Ronal L. Prior dell'Università di Boston ha affermato però che solamente il 15-20% delle proprietà antiossidanti delle arance provengono dalla tanto conosciuta Vitamina C. Il Professore, responsabile scientifico del Jean Mayer USDA Human Nutrition Research Center, ha infatti somministrato a cavie un estratto di buccia e di albedo, contenti un flavonoide ( l'Esperidina ), e ha osservato un aumento del colesterolo "buono" (HDL) contestuale con una diminuzione del colesterolo "cattivo" (LDL).


Ovviamente è un'analisi preliminare e si dovranno condurre ulteriori studi epidemiologici sull'essere umano per confermare questa importante scoperta. Oltre a ciò, sembrerebbe che l'Esperidina goda di proprietà anti infiammatorie. A supportare la tesi che le arance facciano bene al sistema cardiovascolare vengono in aiuto anche l'alto contenuto di fibre e le pectine presenti nelle sue parti bianche.


Un altro studio, il Framingham Nurses' Health Study in collaborazione con l'Università di Boston, ha infatti dimostrato come bere un bicchiere di succo d'arancia al giorno possa ridurre del 25% il rischio di infarto.

Arance: anticancro naturale

Il National Cancer Institute americano ha affermato che le arance sono il prodotto con la più alta concentrazione degli agenti antitumorali oggi conosciuti. Ad esempio la Pectina, oltre ad avere proprietà di prevenzione dalle alterazioni per il sistema cardiaco, è una molecola antitumorale in quanto in grado di contrastare i fattori di crescita e bloccare così la proliferazione delle cellule neoplastiche.


Il limonene.

Un'altra importante sostanza contenuta negli agrumi, specialmente nella buccia, è il Limonene: in uno studio svolto nel North Carolina presso il Duke University Medical Center gli animali a cui era stata somministra una dose maggiorata di Limonene presentavano il 70% in meno di insorgenze tumorali e il regresso del 20% dei tumori già presenti.


Un ulteriore studio dell'Università di Cornell a Ithaca, New York, dove gli animali venivano alimentati con succo di arancia concentrato privato di vitamina C, ha portato comunque alla diminuzione delle lesioni tumorali al fegato del 40%. Il Limonene risulta quindi una delle sostanze più interessanti per la ricerca contro i tumori; a dirlo è un'autorità in campo di oncologia umana, il professor Michael Gould dell'Università del Wisconsin, che spiega come questa sostanza induca all'autodistruzione le cellule malate.


Inoltre, anche la vitamina C presenta parecchie proprietà antitumorali in quanto protettiva rispetto alle nitrosamine, sostanze responsabili di alcune tipologie di tumori dell'apparato digerente. A supporto di quanto detto, uno studio condotto in Svizzera ha dimostrato che chi muore di tumore ha una concentrazione di Vitamina C nel sangue inferiore del 10% rispetto a chi muore per altre malattie.

 

Le arance rosse e le antocianine.

L'arancia rossa, nello specifico, è un frutto interessante per la presenta di antocianine, pigmenti viola-rosso che ne determinano la tipica colorazione. Secondo la Fondazione Veronesi, un recente studio condotto in Italia ha messo in relazione questa sostanza con con i meccanismi di formazione del tessuto adiposo.


Un'altra proprietà benefica delle antocianine è la funzione protettiva del sistema cardiovascolare, come dimostrato in uno studio epidemiologico condotto su circa 35.000 donne in post menopausa che ha indicato una dieta ricca di flavonoidi, in particolare di antocianine, come la responsabile per una riduzione di morti per malattie cardiovascolari.


Questo è solo l'inizio, poiché serviranno ulteriori studi epidemiologici per collegare positivamente il consumo di arancia rossa alla prevenzione della dilagante pandemia dell'obesità.

 

Secondo la Fondazione Veronesi, l'Università dì Milano nel 2007 ha dimostrato che su individui sani una spremuta dì arance rosse da 300 ml con circa 150 mg di vitamina C può ridurre le problematiche di stress ossidativo delle cellule. Il risultato interessante è stato che, al contrario, una bibita addizionata di sola vitamina C non induce gli stessi effetti.


Questo ha portato gli autori dello studio a presupporre che la vitamina C non sia l'unica sostanza protettiva nelle arance, ma che sia piuttosto un mix sinergico di più sostanze a elargire i benefìci sulla salute.


A questo proposito, il World Cancer Research Fund indica i supplementi nutrizionali, quindi gli integratori, come prodotti non collegati con la prevenzione del cancro, al contrario dell'ortofrutta fresca. 


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