Silvoterapia: abbracciare gli alberi fa bene alla salute

Recenti studi scientifici hanno confermato che dietro l'apparente silenzio e immobilità di un albero si nasconde un'incredibile energia vitale, che può aiutarci a raggiungere il benessere. Parliamo di silvoterapia!

 

Passeggiare nel bosco, scegliere un albero fra i tanti, guidati dall'istinto, come succede a volte con le persone che incontriamo lungo il percorso della vita, e avvicinarsi per abbracciarlo: un gesto semplice per recuperare il contatto con la natura e non solo.

Perdersi in un bosco.

 

Per prima cosa, quando parliamo di silvotera­pia dobbiamo prendere in considerazione i boschi, e non i parchi cittadini.

 

Il verde della città è costituito da alberi e piante custoditi dall'uomo, mentre per la silvoterapia occorre tutto ciò che è spontaneo e selvatico: solo così possiamo entrare in contatto con le energie della natura.

Silvoterapia: abbracciare gli alberi fa bene alla salute
Silvoterapia

Come Dante, l'invito è dunque quello di "perdersi in una selva oscura". Gli alberi cittadini, purtroppo, anche quelli piantati nei parchi, non hanno la stessa energia vitale.

 

Come mi confermano ripetutamente quanti si occupano proprio del verde pubblico, gli alberi in città hanno molti problemi.

 

Pur apparendoci maestosi, si ammalano di frequente e sono esposti continuamente all'inquinamento.

 

Il concetto fondamentale della silvoterapia è che non è la natura che ha bisogno di essere accudita dall'uomo, ma l'uomo che ha bisogno di farsi accudire dalla natura.

 

Una scoperta sorprendente.

In principio, la silvoterapia medica, inserita quale pratica salutistica nella balneoterapia, veniva utilizzata soprattutto per combattere le patologie dell'apparato respiratorio, più in particolare la tubercolosi.

 

Oggi viene vista invece come riscoperta della natura da parte dell'uomo abituato a vivere in contesti che di naturale hanno ben poco, come le nostre metropoli.

 

Certamente, una passeggiata nel bosco dona benefici alle vie aeree, ma nella silvoterapia c'è molto di più.

 

Per capirla fino in fondo, dobbiamo prima spiegare un concetto fon­damentale: le piante sono esseri intelligenti e il bosco è un intreccio dì creature viventi.

 

Sembra un'affermazione mistica, ma in realtà le recenti ricerche scientifiche sembrano confermare questa visione "animista" della natura.

 

È stato dimostrato che le piante hanno la capacità di vedere e sentire, sono in costante relazione con l'ambiente, sono in grado di comunicare e hanno sviluppato ben 18 sensi.

 

Noi umani ci riteniamo esseri superiori, ma dobbiamo tenere in mente una cosa: che la natura, senza l'uomo, continuerebbe a esistere, l'uomo senza la natura no.

 

Ciò viene attualmente studiato dalla neurobiologia vegetale. L'ipotesi, a dire il vero molto affascinante, è che nelle piante esista un sistema paragonabile al sistema nervoso animale.

 

Quel che è certo è che le loro cellule sono in grado di recepire, elaborare e trasmettere informazioni provenienti dall'ambiente circostante o dalla pianta stessa.

 

Le piante comunicano tra loro tramite messaggi chimici e hanno anche sviluppato un sistema complesso di comunicazione con altre specie animali per attirarle a sé.

 

Già nel secolo scorso, diversi esperimenti scientifici hanno dimostrato che le piante sono in grado di avvertire suoni, percepire situazioni di pericolo, reagire a stimoli esterni, manifestando sofferenza o piacere.

 

Le loro emozioni sono state registrate attraverso degli elettrodi collegati a una macchina della verità, proprio una di quelle utilizzate per verificare l'attendibilità dei testimoni ai processi.

La silvoterapia in pratica.

Alla luce di tutto ciò, non dobbiamo sentirci "matti" se ci prendiamo del tempo per abbracciare un albero. Quello è un tempo prezioso.

 

Ed ecco come impiegarlo al meglio: Innanzitutto, come detto, allontanatevi dalla città e immer­getevi in un luogo selvatico.

 

Respirate gli effluvi benefici che ci regala la natura, assaporando gli odori del bosco e rasserenando la mente.

 

Dopodiché scegliete il vostro albero lasciandovi guidare dall'empatia, seguendo il puro istinto. Se vi sentite attratti da un determinato al­bero, ci sarà una ragione, ma non chiedete­vi il motivo.

 

Semplicemente provate a en­trare in relazione con lui, abbracciandolo, accarezzando la corteccia, le foglie, anche parlandogli se ne sentite il bisogno.

 

Ricordate che siete di fronte a una pianta viva, in grado di entrare in relazione con la parte più istintiva di voi stessi e di regalarvi una profonda ricarica di energia vitale.

 

Secondo il principio vitalistico nel quale si enuncia che vi sia la possibilità di assorbire l'energia vitale di una pianta.

 

Silvoterapia: a ogni albero il suo potere.

 

Secondo l'ermetismo, ogni pianta è portatrice di simboli che agiscono sull'uomo tramite una comunicazione occulta (non palese), tanto da attivare anche reazioni psicologiche che possono produrre, successivamente, reazioni biologiche.

 

Gli alberi da abbracciare e le loro proprietà:

 

BETULLA: simbolo materno di rinascita e purificazione. E' indicata per le nutrici e per il rachitismo infantile.

 

QUERCIA: simbolo paterno che esprime potere ed energia. Forte ricostituente fisico e intellettuale. Serve per la determinazione e il coraggio.

 

SALICE: simbolo di femminilità, aiuta le persone pessimiste e negli eccessi di smania sessuale.

 

BIANCOSPINO: simbolo di purezza, benefico per l'apparato cardiocircolatorio. Aiuta nelle separazioni rafforzando il cuore.

 

NOCCIOLO: invita alla meditazione e incoraggia la saggezza interiore e l'intuizione.

 

MELO: aiuta a prendere decisioni importanti, a superare i sensi di colpa, risana gli antichi sapori, in generale purifica la mente.

 

OLMO: calma la mente, aiuta a superare i momenti difficili, rafforza l'autostima,dona calore e coraggio, potenzia l'espressione artistica.

 

PINO: dona energia, aiuta ad adattarsi ai cambiamenti ed è uno stimolante sessuale.

 

ACERO: aiuta ad alleviare il dolore, dona flessibilità al pensiero e lucidità mentale.

 

ABETE: aiuta a superare i sensi di colpa, a non sottovalutarsi, per la ricerca di serenità e spiritualità.

E se raccogliamo un fiore, la pianta soffre?

Il raccogliere un fiore è per la pianta, durante la recisione, una sofferenza (sarebbe meglio dire penalizzazione) che viene però prontamente superata.

 

La stessa cosa avviene anche nell'atto della potatura. Quanto al fiore, ricordiamoci che fin quando non appassirà sarà comunque vivo, anche dopo il taglio.

 

La silvoterapia è particolarmente utile per chi soffre di asma bronchiale, bronchite cronica, ipertensione arteriosa, nervosismo e insonnia.

 

Leggi anche: Il potere curativo degli abbracci

 

Fonte: nostre elaborazioni su fonti diverse.

 

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