Intradermoterapia distrettuale per migliorare la circolazione

L'intradermoterapia distrettuale è una tecnica ambulatoriale, non invasiva, che si basa sull'esecuzione di iniezioni sotto pelle, in grado di apportare diversi benefici.


La circolazione periferica è uno dei punti deboli del sesso femminile.

 

Praticamente quasi tutte le donne, nel corso della vita, sperimentano un'insufficienza microcircolatoria o venolinfatica, che causa un ristagno nelle gambe di sangue e linfa, dando origine a disturbi come gambe gonfie e pesanti, ritenzione idrica, dolore agli arti inferiori.

 

Le più fortunate ne soffrono occasionalmente, magari in estate; per altre, invece, questi problemi sono una costante. In tutti i casi, alla base c'è una familiarità per problemi circolatori.

 

Questa predisposizione si trasforma in malattia vera e propria quando subentrano uno o più fattori di rischio, come vita sedentaria, dieta scorretta, stipsi, tendenza a utilizzare capi aderenti e gravidanza.

Intradermoterapia distrettuale: benefici
Intradermoterapia distrettuale

L'intradermoterapia distrettuale: i benefici

L'intradermoterapia distrettuale va eseguita da un medico o chirurgo estetico con comprovata esperienza, in grado di individuare le sostanze più adatte al caso specifico e i punti esatti in cui iniettarle.

 

Infatti, si possono utilizzare diversi principi attivi, a seconda degli effetti che si vogliono ottenere e della problematica presente.

 

Per stimolare il microcircolo e combattere gli edemi si possono impiegare farmaci tradizionali, come la glucosamina solfato o l'escina, o sostanze omeopatiche, come Galium heel o Aesculus heel: tutti migliorano la resistenza e il tono dei capillari, stimolando la circolazione.

 

Come si effettua.

 

L'intradermoterapia distrettuale si effettua in ambulatorio, senza bisogno di alcuna anestesia. Infatti, non provoca dolore.

 

Attraverso aghi molto sottili, lunghi circa quattro millimetri, il medico inietta nel secondo strato della pelle, il derma, le sostanze scelte. La quantità varia a seconda della situazione.

 

Per migliorare la circolazione, in genere, il trattamento va eseguito in diverse zone, come caviglie, cosce, polpacci e/o zona trocanterica (in prossimità del femore), a seconda dell'entità del problema.

 

Quanto dura una seduta?

 

La durata della seduta è variabile: mediamente è fra i 20 e i 30 minuti. Al termine possono restare lievi rossori, che comunque sono destinati a scomparire spontaneamente nel giro di poche ore.

 

Intradermoterapia distrettuale: benefici e risultati.

 

Non esiste un numero di sedute standard: dipende dall'entità del problema.

 

In linea generale, se i gonfiori sono limitati a una zona circoscritta, come le caviglie, possono bastare due-tre sedute, altrimenti si consigliano almeno quattro-cinque trattamenti a cadenza settimanale.

 

I benefici dell'intradermoterapia distrettuale iniziano a comparire già dopo le prime sedute: a mano a mano che si prosegue, il gonfiore e la pesantezza migliorano sempre di più.

 

Per evitare di ritornare alla situazione di partenza, sono necessarie alcune sedute di mantenimento a cadenza quindicinale e, poi, mensile.

 

Quali medici sono abilitati?

 

In Italia la materia della medicina estetica è ancora in attesa di regolamentazione.

 

L'ordinamento universitario prevede le specializzazioni in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, in dermatologia e dermatologia plastica, ma non in chirurgia o medicina estetica.

 

Tuttavia, esistono specifiche scuole di specializzazione post-laurea quadriennali davvero serie.

 

Un medico può fregiarsi del titolo di medico estetico solo se ha un diploma in medicina estetica conseguito in un'università italiana.

 

Come riconoscere, dunque, il medico abilitato?

 

Innanzitutto, è bene accertarsi della sua competenza, anche tramite il passaparola fra pazienti ed ex pazienti (in questo, può essere utile internet).

 

In secondo luogo, controllare che esponga nel suo studio il diploma di laurea e l'attestato della scuola post-laurea. Infine, verificare il livello di igiene offerto dallo studio medico.

 

Le altre applicazioni dell'intradermoterapia distrettuale.

 

Questa tecnica può essere impiegata anche per altre problematiche, come cellulite, accumuli localizzati di grasso, diradamento dei capelli: ovviamente in questi casi lo specialista ricorrerà a sostanze con un'azione differente.

I costi dell'intradermoterapia distrettuale

Circa 40-70 euro a seduta, in base ai farmaci impiegati e alle zone trattate.

 

 


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