Il vaccino per il colesterolo alto

Basterà un vaccino per far calare definitivamente livello di colesterolo nel sangue? Probabilmente sì, anche se ci sarà ancora da aspettare un po'. In un futuro, che secondo i ricercatori non è troppo lontano, le persone con tanto colesterolo "cattivo" nel sangue, che non si abbassa nemmeno con corretto stile di vita e con un adeguato regime alimentare, potranno ridurre i livelli di questa sostanza con un semplice vaccino.


Vaccino contro il colesterolo alto
Vaccino contro il colesterolo alto

Il vaccino è diretto contro un enzima.

La notizia del vaccino contro il colesterolo è stata diffusa dagli esperti dell'università del New Mexico e del National institutes of health statunitensi, in uno studio pubblicato sulla rivista "Vaccine".

 

Il vaccino, ancora sperimentale, agisce sulla Pcsk9: la sigla sta per Proprotein convertase subtilisin/kexin-type 9 ed è un enzima che distrugge i recettori più vecchi per il colesterolo Ldl (quello "cattivo", che forma le placche nelle arterie).

 

I recettori, che si trovano sulla superficie del fegato, catturano le molecole di Ldl nel sangue e, attraverso un processo biochimico, le fanno passare nelle cellule del fegato che le trasformano per poi eliminarle.

 

Alcune delle persone che hanno il colesterolo Ldl in eccesso hanno un difetto genetico che provoca la produzione eccessiva di Pcsk9. Di conseguenza, vengono distrutti troppi recettori per l'Ldl e il livello in circolo nel sangue resta elevato.

 

Sulla Pcsk9 si possono "indirizzare" anticorpi specifici che la neutralizzano. La conseguenza è che non vengono distrutti troppi recettori per l'Ldl: il colesterolo cattivo quindi riesce a essere captato ed eliminato quando è in eccesso.

 

Il gruppo di ricerca è lo stesso che, tempo fa, aveva messo a punto il vaccino anti-Hpv, destinato alle giovanissime per evitare forme tumorali al collo dell'utero, dovute a virus.

 

Nuovi farmaci con un azione simile al vaccino per il colesterolo alto.

Sono già in fase di studio avanzato nuovi farmaci contro il colesterolo Ldl che agiscono anch'essi sulla Pcsk9. Si tratta di anticorpi monoclonali, ossia diretti proprio contro l'enzima responsabile della distruzione dei recettori, chiamati appunto "inibitori del Pcsk9". Ci sono già due molecole che agiscono contro l’iper-espressione dell'enzima, evolocumab e alirocumab, che sono stati di recente immessi in commercio, oltre a Rg7652, che è in fase finale della sperimentazione clinica.

 

Ci vorranno ancora 4-5 anni per un vaccino.

Il vaccino per il colesterolo è ancora in una fase molto precoce di sperimentazione, poiché è stato testato solo su animali da laboratorio e non sull'uomo.

 

I risultati fanno, però, fanno bene sperare: gli esemplari hanno ricevuto il vaccino tre volte a intervalli di due settimane e poi un richiamo dopo sei mesi, mostrando un'efficacia di circa 90 giorni nel ridurre il colesterolo cattivo fino al 55%, rispetto al 30-50% delle statine.

 

L'idea, inoltre, è che venga utilizzato in associazione con le statine stesse, per aumentarne l'efficacia di un ulteriore 40% e combattere quindi i casi di ipercolesterolemia davvero difficili da trattare.

 

A breve, il vaccino verrà testato sull'uomo, ma secondo gli esperti saranno necessari ancora quattro o cinque anni prima che si possa parlare di un impiego nella normale pratica clinica.

Se in eccesso il colesterolo causa danni.

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Per tutte le sue funzioni (costituisce la membrana cellulare, produce ormoni, serve al fegato per produrre sali biliari), il colesterolo usa le lipoproteine: le Hdl o proteine ad alta densità e le Ldl o lipoproteine a bassa densità.

 

Le Hdl hanno la funzione di “raccogliere” il colesterolo in eccesso e di riportarlo al fegato per essere eliminato.

 

Il colesterolo Hdl viene perciò detto “buono”. Le Ldl trasportano il colesterolo e altri grassi dal fegato verso tutte le cellule, per nutrire le loro membrane o per fornire energia.

 

Se il colesterolo delle Ldl è troppo o se mancano i recettori, durante il viaggio nel sangue si attacca alle pareti delle arterie dando luogo a placche dure.

 

Le cure per il colesterolo oggi.

Finora le cure farmacologiche per il colesterolo alto si basavano su due tipi di farmaci: le statine e l'ezetimibe. Le statine inibiscono l'Hmg-CoA reduttasi, un enzima necessario per la produzione del colesterolo.

 

Frenando l'azione di questo enzima, viene sintetizzato meno colesterolo e il fegato, per reazione, aumenta la produzione di recettori del fegato, specializzati nella cattura del colesterolo Ldl, che quindi cala.

 

L'ezetimibe diminuisce l'assorbimento del colesterolo preso con gli alimenti e quello secreto nella bile dall'organismo stesso. Anche questo causa una maggiore espressione di recettori Ldl sulle cellule del fegato e i livelli di colesterolo nel sangue calano.

Anche lo stile di vita conta per combattere il colesterolo alto.

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Ecco le tre regole da non dimenticare.

1) Non esagerare con i cibi ricchi di colesterolo o nutrienti che per altri meccanismi ne aumentino i livelli. I cibi che ne contengono di più sono quelli di origine animale, come le carni rosse, gli insaccati, i formaggi, specie se grassi. E quindi bene limitarne sia le dosi sia la frequenza con cui compaiono in tavola.

 

2) Attenzione ai cibi insospettabili che sono dannosi per le arterie anche se non contengono colesterolo. Come le palatine fritte e tutti gli snack dolci e salati, ricchi di grassi saturi che aumentano il livello di trigliceridi. Questi grassi, insieme al colesterolo, causano disturbi cardiovascolari.

 

3) Muoversi tutti i giorni con almeno 30 minuti di attività fisica di media intensità.

Qualche esempio? Camminare a passo sostenuto, andare in bicicletta, fare una corsa leggera, nuotare, ballare. Sono tutte attività che servono a bruciare i grassi in eccesso nel sangue.

 

La disponibilità di farmaci efficaci e, in futuro, del vaccino per il colesterolo, non deve indurre a pensare che non sia necessario preoccuparsi del proprio stile di vita e di come mangiare.

Infatti, l'ipercolesterolemia è una malattia multifattoriale.

 

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