Trucchi e cosmesi in gravidanza

Coiffeur, trucchi e cosmesi in dolce attesa. Dalla cura dei capelli all'abbronzatura, dal make-up agli smalti, ecco le indicazioni base durante la gravidanza. E anzitutto occorre scegliere con consapevolezza i prodotti da spalmarsi.

Coiffeur, trucchi e cosmesi in dolce attesa. Dalla cura dei capelli all'abbronzatura, dal make-up

Appresa la bella notizia del bebé in arrivo, arriva l'elenco dei controlli da fare. E delle cose da non fare, per preservare la salute del piccolo durante la gravidanza e poi l'allattamento.


Accanto a niente alcol e fumo, si aggiunge la lista delle "beauty-azioni" bandite durante la dolce attesa.


Ciò non vuol dire che la gravidanza sia nemica della bellezza, che non ci si possa truccare o tingere i capelli, che non si possano usare lo smalto o il profumo preferito. Nei mesi di gestazione si può essere curate e perfette, dalla testa ai piedi. Si può fare tutto, ma scegliendo accuratamente i prodotti.


Perché pur entrando in un periodo particolare, ogni donna deve continuare a prendersi cura del proprio corpo, della propria immagine, escogitare un modo per affrontare anche più in armonia i cambiamenti fisici che si subiranno fino ai nove mesi.


Dunque massima attenzione alla scelta dei cosmetici, che tra esposizioni solari e bagni, al mare e in piscina, sono molto utilizzati d'estate. Perché se è vero che in gravidanza la pelle diventa più bella, è anche vero che diventa più sensibile.


Una tendenza che si manifesta particolarmente nei primi tre mesi, ma l'attenzione va mantenuta alta anche in seguito. A volte, persine gli stessi cosmetici utilizzati per anni possono causare problemi. Dalla cura dei capelli, all'abbronzatura, ecco le indicazioni base per mamme in attesa (o che stanno pensando di diventarlo).


Per garantirsi una gestazione senza irritazione e scegliere con consapevolezza i prodotti da spalmarsi; meglio ancora se su consiglio del medico di base, del dermatologo o del farmacista di fiducia, perché un prodotto non vale l'altro.

Semaforo rosso per le tinture.


Ci riferiamo soprattutto a quelle che contengono ammoniaca e prodotti chimici aggressivi, sostanze potenzialmente allergizzanti o tossiche. Un alt che non significa rinuncia a priori.


Oggi esistono formulazioni molto più delicate e meno aggressive rispetto al passato, certe sostanze potenzialmente tossiche, un tempo contenute nelle tinte, da parecchi anni sono state eliminate, mentre gli ingredienti utilizzati sono testati come anallergici. Nel momento in cui andate ad acquistare la tinta, anche quella usata di routine, non dovete farlo ad occhi chiusi.


E dovete comunque informare il vostro parrucchiere quando andrete a fare il ritocco. Per esempio, la pasta colorante non deve entrare in contatto con l'epidermide, quindi va applicata a qualche millimetro di distanza dalla cute, sulle lunghezze.


L'effetto poi della tinta sui capelli, in questo periodo, può essere diverso da quello auspicato o indicato dalle istruzioni perché diversa è la concentrazione di ormoni e diversa la reazione del corpo.


Per stare più tranquille, i ginecologi ritengono sia meglio orientarsi su prodotti naturali a base di erbe e di adottare cautela anche se si punta sull'henné, poiché potrebbe scatenare dermatiti da contatto.


Anche se sono una valida alternativa alle tinte chimico-sintetiche tradizionali, o per ossidazione, che contengono sostanze a rischio, andiamo sul sicuro. Ci sono delle ottime preparazioni, reperibili in farmacia, parafarmacia ed erboristeria, esclusivamente vegetali, realizzate con erbe e piante.


Semaforo arancione per i colpi di sole. Biondi o color cioccolato, i riflessi sono ammessi ma solo se si tratta di ritocchi sulle punte. Per le applicazioni ex novo, le parrucchiere adottano l'escamotage di montarle con la cuffia in silicone, ciocca per ciocca.


Come suggerito dagli esperti, comunque, per precauzione i trattamenti coloranti andrebbero rinviati di sana pianta alla fine del primo trimestre di gravidanza.

Semaforo verde per maschere e impacchi.


Di solito la chioma si fa più lucente in questo periodo. Chi non dovesse ritrovarsi questa fortuna può continuare a prendersi cura della propria capigliatura con maschere naturali, impacchi ed oli ristrutturanti senza traccia di elementi chimici, e shampoo delicati, senza correre rischi inutili.


Occhio alla tintarella. Il sole non è nemico della gravidanza, ma l'eccessiva esposizione è poco raccomandata a causa del cloasma gravidico, o "maschera della gravidanza", cioè una smisurata pigmentazione della pelle del viso con conseguente comparsa di macchie brune su fronte, naso, labbra e zigomi.


Va sempre preso con moderazione e nelle ore meno intense. Per mantenere un bel colorito si possono usare, ogni tanto, le creme autoabbronzanti, formulazioni che nel giro di qualche ora riescono a dare un tono dorato.


Più attenzione va posta per le lampade abbronzanti: in questo caso rivolgetevi ad un dermatologo.


Banditi smalto e solvente? Avere delle belle unghie curate e colorate fa sempre piacere, sono il dettaglio dell'attenzione per il corpo, della femminilità. Ma sugli smalti se ne sentono di tutti i colori, addirittura che contengano pesticidi, vernici e profumi che andrebbero a svolgere un'azione simile agli ormoni estrogeni che ritarderebbero, quindi, nel maschio, lo sviluppo dei genitali.


Dalle texture più soft a quelle semi-permanenti occorre guardare prima di tutto la qualità, evitando accuratamente che contengano formaldeide, canfora, toluene, ecc.


Anche un semplice smalto può nascondere sostanze potenzialmente dannose per il feto, ma anche per la madre. Infatti, alcune di esse possono causare irritazioni, dermatiti fino anche a reazioni allergiche di grave entità.


Tuttavia, secondo quanto sostenuto da specialisti in ginecologia e ostetricia, la Food and Drug Admnistration ha riconosciuto come l'esposizione saltuaria a queste sostanze non sia tale da causare certe complicazioni.


Quello che preoccupa sono i fumi esalati sia dagli smalti, ma anche e soprattutto dai solventi utilizzati per rimuoverli, come l'acetone. Meglio quindi non abusare, o dirottare la scelta su smalti e solventi selezionati.


Make up senza confini. Per il trucco il ventaglio di soluzioni non ha limite. O meglio: solo quello della qualità del prodotto, cosa che però andrebbe sempre tenuta presente, non solo in gravidanza. Prodotti scadenti, non testati o pieni di sostanze tossiche girano ancora a piede libero nel mercato low cost, tra bancarelle e siti internet.


Via libera su viso e corpo. Creme, emulsioni, sieri, lozioni: tutto consentito, meno che alcuni trattamenti estetici a base di acido retinoico. Spalmatevi di tutto ma non senza controllare, ovviamente, i componenti e le indicazioni d'uso.


Tanto per dire, le creme antismagliature non sono tutte uguali. Così quelle elasticizzanti o antirughe. Puntate sempre su buoni prodotti, di marca e affidabili, che investono in ricerca e materie prime di qualità.


Fatevi consigliare o comunque orientatevi su formulazioni studiate per le donne in gravidanza, meglio se contenenti anche olio di mandorla puro, elasticizzante e nutriente e senza controindicazioni.

La qualità di un prodotto è il primo presupposto per volersi davvero prendere cura di sé, del proprio corpo, soprattutto in gravidanza

Cercate sempre qualità e informazioni.

Un passo importante che deve associarsi anche ad un utilizzo del cosmetico mantenuto in buono stato di conservazione, quindi lontano dalla luce e da fonti di calore.

Vediamo come.


1) Massimo rispetto dei tempi di scadenza: cosmetici e prodotti per la cura del corpo in genere, a meno che la durata non sia superiore a 30 mesi (in questo caso, invece della stampigliatura con la data di scadenza, si trova l'immagine di un vasetto con dentro il numero di mesi necessari prima che si deteriori), riportano sull'etichetta il tempo massimo entro il quale è garantita l'efficacia e la sicurezza del prodotto, una volta aperto. Una precauzione da adottare sempre, a maggior ragione durante la dolce attesa, quando la pelle è più delicata.


2) Una volta aperti i contenitori vanno sempre richiusi correttamente per evitare un'eccessiva esposizione all'aria e alla polvere. Nel caso delle creme in barattolino, sarebbe buona norma prelevare la quantità necessaria mediante una spatolina, per evitare di "contaminare" la rimanente con le dita.


3) Al di là della scadenza indicata, bisogna evitare sempre di usare cosmetici che abbiano cambiato consistenza, colore o odore rispetto al solito.


4) Sempre, ma a maggior ragione in gravidanza, è meglio affidarsi all'esperienza e alla professionalità di aziende serie, preferibilmente certificate. Possono essere usati in tutta tranquillità  i cosmetici di  marche conosciute, con etichette complete e redatte secondo la nomenclatura internazionale. Tassativamente da evitare i prodotti senza marca o con marche ignote, che si trovano in commercio a prezzi stracciati, ma senza dare alcuna garanzia.


5) Leggete bene le etichette e se non siete certe di conoscere tutti gli ingredienti contattate il medico per sapere se il prodotto è sicuro o meno. Attenzione invece ad  alcuni  prodotti  sui quali non stati condotti test approfonditi e dei quali, dunque, si ignorano gli effetti in gravidanza. Anzi, nei casi migliori le etichette indicano proprio in maniera specifica  le sostanze che possono essere nocive in gravidanza.


Leggete bene le etichette dei cosmetici e per qualsiasi dubbio contattate il medico o il farmacista per sapere se il prodotto è sicuro o meno.


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