Effetti dell'alcol sul corpo umano

L'alcol etilico (etanolo) è consumato come bevanda. Le bevande alcoliche sono ottenute fin dagli albori della storia a partire dalle bevande fermentate con un contenuto alcolico relativamente basso. Quando nel Medioevo gli Arabi introdussero in Europa la tecnica di distillazione, gli alchimisti credettero che l'alcol fosse l'elisir di lunga vita che avevano cercato per lungo tempo. 

Effetti dell'alcol sul corpo umano e sulla salute
Effetti dell'alcol

L'alcol venne perciò ritenuto il rimedio per quasi tutte le malattie. Oggi si riconosce che l'utilità terapeutica dell'alcol è quasi inesistente e il suo abuso (alcolismo) rappresenta in diversi Paesi uno dei maggiori problemi sociali e per la salute pubblica.


Sebbene così diffuso nella società umana è rifiutato totalmente dal mondo animale.


Questo vi deve fare riflettere. Probabilmente noi esseri umani, proprio come gli animali, non siamo preordinati per assumere e metabolizzare l'alcol.


Va messo subito in chiaro che l'alcol non è un nutriente e che può essere eliminato completamente dall'alimentazione senza nessuna conseguenza nociva per l'organismo, anzi se non lo ingeriamo il nostro organismo ne trova solo giovamento.


Anche se diversi medici dietologi e nutrizionisti ci raccontano che i vini, quelli rossi, sono ricchi di ferro e polifenoli e che hanno un effetto benefico a livello cardiocircolatorio, questa osservazione non ha una validità medica ma viene dettata cinicamente da esigenze di mercato.


Ricordiamo che l'Italia, in particolare, è una grande produttrice di vini ottimi dal punto di vista organolettico. Una corretta informazione biochimica sugli effetti tutt'altro che benefici dell'alcol verrebbe quindi ampiamente osteggiata sia dai produttori di vini che dall'industria farmaceutica.


Quest'ultima, grazie agli effetti tossici che l'alcol produce e al correlato incremento di patologie e quindi smercio di farmaci che ne consegue, rema a favore.

Senza grandi sforzi di fantasia, basti pensare al semplice bruciore di stomaco che l'alcool produce. Chi non possiede un antiacido nell'armadietto dei medicinali?

Chi di voi non ha mai dovuto prendere un Maalox dopo una cena innaffiata da vino e conclusasi con un buon amaro digestivo?


Nessuna bevanda alcolica è indispensabile per la salute dell'uomo e i tentativi di scoprire e attribuire un valore biochimico a vini e birre non hanno senso di fronte ai noti danni prodotti dall'alcol. A tale proposito va chiarito che neanche un consumo giornaliero modesto va accettato e approvato perché è una diseducazione alla salute.


L'alcol etilico è una piccola molecola idrosolubile che si ottiene per fermentazione a partire da zuccheri semplici (soprattutto glucosio e fruttosio), essa viene rapidamente assorbita dal tratto intestinale. Dopo l'ingestione di alcol a digiuno, i picchi ematici dell'alcol vengono raggiunti entro quaranta minuti.


La presenza di cibo nel tubo gastroenterico ne ritarda l'assorbimento. Oltre il 90% dell'alcol assunto viene metabolizzato nel fegato, la restante parte è escreta attraverso i polmoni e le urine.


Un adulto può metabolizzare 7-10 g di alcol per ora. L'assunzione cronica di alcol può essere responsabile di dipendenza fisica. L'alcol crea dipendenza anche a mediche quantità.


Il meccanismo biochimico della dipendenza provocata   dall'etanolo ha riscontro nella formazione cerebrale di tetraidroisochinoline provocata dagli effetti dell'aldeide acetica.


Essendo le tetraidroisochinoline simili agli oppiacei, sia chimicamente che, soprattutto, farmacologicamente, questo induce a pensare che la dipendenza dall'alcol sia simile alla dipendenza  innescata dalla morfina.


Quando gli individui che assumono costantemente alcol sono obbligati a ridurre o a interrompere l'assunzione, si manifesta una sindrome di astinenza e uno stato di dipendenza fisica.


Vi faccio presente che molti dicono "io non posso fare a meno di un buon bicchiere di vino a pranzo", tuttavia, questo comportamento alimentare è il sintomo di una dipendenza fisiologica da alcol, e non soltanto sintomo di golosità pur non provocando sindrome di astinenza.


Il sistema nervoso centrale è influenzato dall'assunzione acuta di alcol più di quanto non lo siano altri organi. L'alcol può indurre sedazione e riduzione dell'ansia, dislasia, alterazione nella capacità di giudizio e disinibizione del comportamento (stato di ubriachezza).

Assunzione cronica di alcol, conseguenze:


Diversi studi hanno dimostrato che il rischio di mortalità è elevato per chi assume sei o più bevande alcoliche al giorno. Le morti legate al consumo di alcol sono causate da cirrosi epatiche, neoplasie, incidenti e suicidio.

Effetti sul sistema nervoso centrale.


Benché i profani ritengano che le bevande alcoliche siano stimolanti, l'alcol è un deprimente primario del sistema nervoso centrale.

 

L'ingestione cronica eccessiva di etanolo è direttamente in rapporto con gravi disturbi neurologici mentali (per esempio danni cerebrali, perdita di memoria, disturbi del sonno e psicosi).

 

Le persone che assumono regolarmente alcol hanno un rischio maggiore di sperimentare episodi convulsivi e carenze nutrizionali e vitaminiche provocate dalla scarsa assunzione di cibo o dall'insufficienza delle funzioni gastro intestinali.

 

Non dimentichiamo, inoltre, che bastano piccole quantità di alcol per provocare colpi di sonno, riflessi lenti e vista annebbiata e che ogni ora nel mondo una persona muore a causa di un incidente stradale dettato da un alto tasso alcolico nel sangue.

Effetti dell’alcol sul fegato.


Quando viene consumato regolarmente, l'alcol induce una costellazione di effetti deleteri dose-dipendenti che derivano, a quanto pare, principalmente dal suo metabolismo. Con l'abuso dell'alcol si può sviluppare un'epatite alcolica con una progressione in cirrosi.

 

L'insufficienza epatica può essere causa di morte. In più, anche con l'ingestione di una dose minima giornaliera di alcol, si può verificare la steatosi epatica (accumulo di grasso nel fegato).

 

Tale accumulo deriva dall'inibizione sia del ciclo degli acidi tricarbossilici, sia dall'ossidazione dei lipidi in parte dovuta alla produzione di NADH in eccesso  indotta dall'alcool deidrogenasi (enzima).

 

Una parte di alcol ingerito viene metabolizzato dalle ossidasi a funzione mista microsomiali, il prodotto di queste reazioni è l'acetaldeide, sostanza tossica e reattiva che può formare dei complessi  con le proteine  e altre sostanze causando l'inibizione di una vasta serie di enzimi.

 

Poiché il metabolismo dell'acetaldeide attraverso l'aldeide deidrogenasi (enzima) genera NADH, alcuni effetti dell'acetaldeide possono essere dovuti a un eccesso di NADH.

 

Voglio sottolineare che l'acetaldeide, comunque, è un composto assai reattivo che esplica di per sé effetti tossici. 

Effetti dell’alcol sul sistema cardio vascolare.


L'alcol influenza negativamente l'apparato circolatorio in vario modo. La quantità di apporto di alcol sembra direttamente correlata all'elevata pressione sistodiastolica, indipendentemente da obesità, apporto salino, consumo di caffè, fumo di sigarette.

 

Nei soggetti che sospendono l'assunzione di alcol possono manifestarsi gravi aritmie che talora riflettono anomalie metaboliche del potassio (ipokalemia) o alterazioni del metabolismo del magnesio.

 

È stata riscontrata una significativa riduzione della contrattilità miocardica anche in soggetti che assumono una moderata quantità di alcol (cioè a concentrazioni ematiche di 100 mg/dl che corrispondono all'incirca a un bicchiere di vino al giorno).

 

L'acetaldeide, metabolita dell'alcool è una delle cause responsabili delle alterazioni cardiache in quanto altera i depositi di catecolamine del miocardio.

Effetti dell'alcol sullo stomaco.


Lo stomaco viene danneggiato da un consumo abituale ed eccessivo di bevande alcoliche in quanto stimolato a produrre acido cloridrico favorendo l'insorgere di gastriti e di ulcere.

Influenza dell’alcol sulle insorgenze tumorali.


L'assunzione cronica di alcol sembra aumentare il rischio che si manifestino alcuni tipi di cancro e particolarmente quello oro faringeo, laringeo, esofageo ed epatico. In effetti l'alcol di per sé non risulta cancerogeno in molti test, tuttavia le bevande alcoliche possono comunque veicolare potenziali prodotti cancerogeni nel corso della fermentazione e della successiva manipolazione.

Effetti dell’alcol sulla patologia gottosa.


È ormai noto a tutti, tranne ai medici dietologi, che il consumo di alcol può innescare l'attacco gottoso. L'organismo nel metabolizzare l'alcol produce il Lattato che, a sua volta, va ad aumentare il rapporto NADH/NAD+ del citoplasma degli epatociti. Il Lattato porta alla diminuzione dell'escrezione renale dell'acido urico per via di un meccanismo che è ancora ignoto.

Effetti dell’alcol sul tessuto adiposo.


Dopo aver bevuto il vino è possibile che il tasso glicemico si abbassi.

Pensare che il vino faccia dimagrire significa però usare una logica consequenziale semplice.

 

Il fatto che dopo aver bevuto il vino la glicemia si abbassi... sapete cosa significa? Significa che ingrassate, proprio perché il tasso glicemico è basso!

 

Il meccanismo consiste in questo: quando ingerite il vino, l'aceto o la birra alcolica, succede che tutte queste bevande vanno a stimolare a livello gastrico un ormone che si chiama "gastrina", questo a sua volta stimola la produzione di insulina e come prima conseguenza l'insulina abbassa la glicemia nel sangue.

 

È per questo che inizialmente la glicemia è bassa. Uno dei pericoli più gravi dell'intossicazione alcolica acuta è data dall'ipoglicemia.

 

Ma la frittata è comunque fatta, sappiamo infatti quali conseguenze comporta la presenza dell'insulina in circolo. Tutto ciò che ingeriremo dopo la secrezione dell'insulina sarà trasformato in grasso.

 

Questo è l'effetto biochimico degli aperitivi. Dopo l'assunzione di un aperitivo alcolico aumenta notevolmente l'appetito e voi mangiate senza freni. L'insulina già in circolo farà il resto.

 

È stato dimostrato inoltre, che l'alcol stesso o i suoi metaboliti possono attivare la neoglucogenesi (sintesi ex novo di glucosio). Il glucosio sintetizzato viene presto utilizzato dall'insulina stimolata sinergicamente dalla gastrina. L'alcol attiva quindi indirettamente la sintesi dei trigliceridi (grasso) e del colesterolo.

 

La dietologia classica vi rassicura dicendo che si possono assumere ben 40 g di alcol al giorno cioè mezzo litro di vino. Facendo un rapido calcolo verifichiamo quanto vino in un anno ingerireste. Un anno è composto da 365 giorni, quindi mezzo litro di vino per 365 giorni equivale a 182,5 litri l'anno di vino.

 

Il vino viene metabolizzato al 90% dal fegato, quindi il nostro fegato in un anno dovrebbe metabolizzare 182,5 litri di vino, bevendo solamente mezzo litro di vino al giorno, cioè meno di due bicchieri di vino a pranzo e meno di due bicchieri di vino a cena. Riflettete!

 

Leggi anche: L'alcol fa male: quando comincia il rischio

 


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