Il caffè fa male o fa bene?

Bere caffè non fa male a nessuno, a patto di non esagerare. E non è neppure facile esagerare. La dose massima consigliata di caffeina è infatti di 600 milligrammi al giorno, l'equivalente di ben otto tazzine di caffè.

Attenzione però, perché parliamo di espressi.

Al contrario di quanto molti pensano, il caffè preparato in casa con la moka contiene in media il 20-25% di caffeina in più rispetto a quello del bar, perché l'acqua ha più tempo a disposizione per estrarre la caffeina dalla miscela.

 

E per la stessa ragione, l'espresso "lungo" contiene più caffeina di quello "ristretto".

Il caffè fa male o fa bene?
Bere caffè non fa male a nessuno, a patto di non esagerare

Molti sono convinti che il caffè faccia male al cuore

Perché allora molti sono ancora convinti che il caffè faccia male, soprattutto al cuore?

 

Ogni giorno nel mondo si bevono circa due miliardi di tazzine di caffè. Anche un rischio individuale per la salute bassissimo, se fosse moltiplicato per questi numeri si rivelerebbe un'emergenza sanitaria di proporzioni gigantesche.

 

Vista la posta in gioco, è naturale che moltissimi studiosi abbiano cercato di scoprire se bere caffè ci può fare male.

 

La loro attenzione si è concentrata soprattutto su uno degli oltre 600 composti che ne fanno parte: la caffeina. E qualcosa in passato credevano di aver trovato.

 

Oggi invece la maggior parte degli scienziati sono convinti che il caffè non faccia affatto male. Perché?

 

Quando si ipotizza che qualcosa possa nuocere, ma non si ha idea di come agisca, cioè di quali meccanismi biologici possa alterare, ci si può solo affidare ai grandi numeri.

 

Questo vuoi dire mettere a confronto molte migliaia di persone, metà delle quali beve caffè, mentre l'altra non ne beve.

 

Con il passare degli anni, si cerca di scoprire se tra chi beve caffè certi disturbi o malattie siano più frequenti che tra chi non ne beve.

 

Siccome con questi tipi di studi è abbastanza facile sbagliarsi, perché tantissimi fattori possono confondere i dati, gli scienziati non si fidano mai dei risultati di un solo studio, ma attendono sempre che siano confermati da altri studi simili, magari condotti da ricercatori diversi.

 

Solo allora se la sentono di dire che una cosa fa male, oppure no. Alcuni studi, a un esame più attento, si rivelano addirittura completamente sbagliati.

 

I giornali invece funzionano in un altro modo: il risultato di ogni studio, appena reso noto, diventa una notizia.

 

E chi si dimentica più che il caffè fa male, anche se l'ha letto solo una volta su un giornale?

 

Ecco comunque quello che la scienza finora può affermare: il caffè non fa aumentare il livello di colesterolo nel sangue, e non comporta alcun rischio aggiuntivo per nessuna patologia cardiovascolare.

 

Nonostante la caffeina acceleri il battito del cuore, si tende a escludere rischi anche per chi soffre di aritmie cardiache, a patto di non abusarne.

 

L'aumento della pressione sanguigna è modestissimo.

 

Bere caffè può provocare al più un aumento temporaneo della pressione (1-4 millimetri di mercurio), vale a dire lo stesso aumento che si verifica quando ci alziamo in piedi o ci mettiamo a parlare.

 

Moltissimi studi hanno poi del tutto escluso che bere caffè possa esporci a un maggior rischio di qualsiasi tipo di tumore.

 

In qualche caso, anzi, si è osservato un effetto protettivo, perché la caffeina è una sostanza capace di neutralizzare i radicali liberi.

 

Il caffè non è sconsigliato a chi soffre di ulcera, anche se è opportuno per chi soffre di eccesso di acidità gastrica farne un uso moderato.

 

Un consumo moderato di caffè non è sconsigliato neppure in gravidanza e durante l'allattamento.

 

Durante i mesi della gravidanza, tuttavia, avviene qualcosa di diverso dal solito, perché la caffeina resta in circolo dieci volte più a lungo: 10-15 ore anziché una e mezza.

 

Gli effetti delle dosi successive di caffeina si possono così sommare, dando luogo alle tipiche nausee da caffè, e in alcuni casi anche ad ansia e sintomi di depressione.

 

Del caffè sono stati dimostrati diversi effetti benefici.

 

La caffeina stimola la digestione perché aumenta la secrezione dei succhi gastrici e della bile, e la motilità intestinale.

 

Stimola la diuresi, cioè la produzione di urina da parte dei reni. Sembra che abbia anche un effetto protettivo contro la carie dentaria, perché aiuta a "lavare" via i batteri che ne sono responsabili.

 

Soprattutto, aumenta il livello di attenzione e la concentrazione, e migliora l'umore, che sono poi le vere ragioni per cui non riusciamo a fare a meno del caffè.

 

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