Intervento per aumentare il seno

Seno più alto, più sodo, più grande: con la chirurgia plastica si può fare quasi tutto quello che si desidera per avere un décolleté perfetto.

Sembra naturale, alla vista e al tatto: oggi il seno "rifatto" è molto lontano dai "palloncini" di qualche decennio fa, a patto di fare le Scelte giuste. I progressi nel campo medico/chirurgico rendono infatti possibili risultati davvero molto belli grazie alla maggiore esperienza dei medici per quanto riguarda le tecniche di operazione, alla qualità dei materiali e alle tipologie di protesi disponibili. Basta volerlo. E affidarsi al chirurgo competente e individuare con lui le opzioni più giuste e proporzionate per il proprio corpo.

Come aumentare il seno con la mastoplastica, consigli e costi dell'intervento
Intervento per aumentare il seno

La scelta del chirurgo.

L'aumento del seno non è sicuramente una priorità per quel che riguarda la salute di una donna anche se, in alcuni casi, oltre a una questione di pura vanità, può essere un importante upgrade psicologico.


Ma proprio per il fatto che si sceglie di sottoporsi a un intervento chirurgico mentre si è in perfette condizioni di salute, vale assolutamente la pena non sottovalutare la fase preliminare all'intervento. Cioè la scelta del chirurgo e la preparazione.


Le visite e gli esami da fare.

Dalla scelta del chirurgo dipende il 90% del risultato finale, salute compresa: vale dunque la pena informarsi e se necessario incontrare anche più di un chirurgo. E molto importante che si crei anche una certa sintonia. Durante la prima visita il chirurgo esegue le misurazioni (altezza, circonferenza della gabbia toracica, ampiezza della "base" d'appoggio delle protesi, grandezza del seno naturale).


Fa qualche fotografia e consiglia gli esami necessari: del sangue, elettrocardiogramma, mammografia ed ecografia. Durante la seconda visita si parla del tipo di intervento entrando più nel merito di tecniche e misure.


La scelta della protesi per il seno.

La scelta della protesi è determinante perché alla fine il seno corrisponda ai propri gusti. Non si tratta però solo di un'equazione tra misure e desideri. Anche se esistono alcune tabelle di riferimento, utili per un orientamento iniziale, sono la sensibilità del chirurgo e lo stile della persona, anche il carattere e l'età a determinare la "coppa" giusta.


La scelta delle protesi deve essere fatta anche pensando al dopo quando, con l'età, un décolleté troppo esuberante potrebbe non essere più la scelta giusta.

Il chirurgo suggerisce la misura e fa indossare un reggiseno a cui è stata applicata la protesi scelta. In questo modo è possibile avere una visione realistica e una sensazione molto precisa di quello che potrebbe essere il proprio nuovo décolleté, anche sotto i vestiti.


Al contrario di quello che si pensi, le pazienti sono sempre molto caute, titubanti anche di fronte a una terza misura. Esistono molte tipologie di protesi.


Le protesi differiscono non solo per la forma (anatomica, detta a goccia, o rotonda) ma anche per la proiezione (da extra a bassa) e per la grandezza calcolata in ml di gel di silicone e l'altezza (il polo, nelle anatomiche).


Per quel che riguarda il materiale le più utilizzate sono riempite in gel di silicone e hanno una superficie ruvida (testurizzata) per rendere meno probabile una delle problematiche che più spesso si verificano: la contrattura capsulare. Anche la consistenza può variare:

le opzioni sono tre in base alla maggiore o minore morbidezza.


Dopo l’intervento.

L'intervento se fatto in day hospital consente di tornare subito a casa.

A volte si preferisce prevedere almeno una notte di riposo e monitoraggio in clinica.

Dopo l'intervento è importante osservare almeno una settimana di riposo.

Dopo sette giorni i punti possono essere rimossi e vengono programmate alcune visite di controllo successive.


Cosa fare e cosa non fare dopo l’intervento al seno.

Per i due mesi successivi all'intervento è meglio non praticare sport o esporsi al sole (per non rovinare la cicatrice). È anche consigliabile indossare un reggiseno sportivo contenitivo e di sostegno, efficace ma morbido. Quotidianamente per i primi tempi è importante massaggiare il seno: in questo modo è meno probabile che subentri una contrattura capsulare, cioè che il seno si irrigidisca a causa di una reazione del corpo alle protesi.

Quanto costa un intervento per aumentare il seno?

I costi di un intervento per aumentare il seno vanno dai 6.000 euro ai 10.000 euro, tutto compreso (sala operatoria, anestesista, chirurgo e protesi. Eventuale degenza in clinica). Si tenga presente che le protesi hanno un costo medio di circa 1.500 euro e che quindi interventi a prezzi "stracciati" non sono sicuri. Il risparmio può andare a discapito della propria salute.

 

Le alternative alla mastoplastica.

Il lipofilling per aumentare il seno con il proprio grasso.

Quando l'aumento di volume è minima o modesta entità, quando c'è da correggere una piccola asimmetria o dare un po' di turgore a seni svuotati è possibile ricorrere al lipofilling. In America questa tecnica è molto più utilizzata rispetto all'Europa ma anche da noi rappresenta una valida alternativa alla mastoplastica, in alcuni casi.


Di cosa si tratta.

Il chirurgo preleva tramite una piccola liposuzione, la quantità di grasso necessaria. Può attingere dall'addome, dai fianchi o dalle cosce, da dove c'è un esubero. Il grasso viene centrifugato, purificato e iniettato nel seno e il gioco è fatto. L'effetto è immediato e, a parte un po' di indolenzimento e la possibilità di qualche ematoma, non si hanno altri fastidi. Nel giro di 2 o 3 giorni la ripresa è completa. Il grasso però non rimane tutto nel seno: una parte può essere riassorbita dall'organismo nel giro di qualche mese e rendere necessario un ritocco. Il costo è di circa 2.000 euro.


L’aumento del seno con l’acido ialuronico in Italia non è più possibile. Questo per evitare che sia d'ostacolo ad alcuni esami diagnostici.

Quanto durano le protesi?

Le protesi non sono eterne, hanno una durata media di 15 anni, anche 18 anni.

Il materiale di cui sono fatte, per quanto sicuro e testato sui lunghi periodi, può andare incontro a deterioramento. Per questo è consigliabile sottoporsi a qualche controllo almeno dopo 10 anni dall'impianto.

 

A Milano presso il CDI è nato un Ambulatorio che si chiama Co-Seno. Qui è possibile un follow up dopo i primi 10 anni dall'intervento, per vedere lo stato di usura e la presenza di eventuali infiammazioni, supportato anche da speciali esami del sangue che dimostrano sensibilizzazioni del corpo alle protesi.

 

MITI DA SFATARE

Negli anni sono nate alcune "leggende" riguardo alle protesi mammarie che è bene smentire. Una di queste è che chi ha rifatto il seno non può prendere l'aereo per non rischiare l'esplosione in volo. E questo certamente non è vero.

 

Come è anche falsa l'idea che un seno rifatto risulti più freddo alla palpazione. Infine, non è vero che si perde la sensibilità al capezzolo, soprattutto se il chirurgo adotta determinati accorgimenti.


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Commenti: 1
  • #1

    Federica (mercoledì, 23 settembre 2015 11:11)

    Il chirurgo estetico che sappia consigliarti le protesi è il primo passo più importante in assoluto, senza quello non si va da nessuna parte! Io sto pensando di programmare la mia mastoplastica con il dr. Biagi www.cristianobiagi.it, mi son trovata benissimo con lui e aspetto con ansia il mio seno nuovo