Di recente mi sono capitati tra le mani parecchi articoli sul selenio.
Il selenio previene davvero il cancro? Ha suscitato molto scalpore uno studio sul selenio condotto non molto tempo fa dall'Università dell'Arizona.
Si pensava che il selenio proteggesse dal cancro e da altri disturbi, fra cui quelli cardiaci, però gli studi al riguardo erano discordanti.
Per questo motivo l'Arizona Cancer Center dell'Università dell'Arizona di Tucson, ha voluto procedere con un test randomizzato (in cui le persone vengono divise a caso in due gruppi) per studiare in che modo le integrazioni di selenio proteggevano da due tumori cutanei: il basalioma e il carcinoma squamo cellulare.
Il dottor Larry Clark e un gruppo di ricercatori selezionarono 1312 pazienti della pianura costiera orientale degli Stati Uniti, dove i tassi di selenio nel suolo e nelle coltivazioni sono bassi e le percentuali di tumore cutaneo elevate.
Tutti questi pazienti avevano avuto un tumore cutaneo.
Un gruppo prese quotidianamente degli zuccherini, per una media di 4,5 anni, e l'altro 200 microgrammi di un integratore di selenio.
In questo modo Clark rilevò che gli integratori di selenio non avevano alcun effetto sui tumori cutanei. A metà dello studio i ricercatori decisero di esaminare anche gli altri tipi di cancro e la mortalità per cancro in generale.
I risultati furono incredibili.
Coloro che avevano preso il selenio avevano il 63 per cento di possibilità in meno di sviluppare tumori alla prostata, il 58 per cento in meno di tumori colon rettali e il 46 per cento in meno di tumori ai polmoni rispetto alle percentuali dell'altro gruppo.
In totale, la media fu di 39 per cento di nuovi tumori in meno fra quanti avevano assunto il selenio e in generale circa la metà morì per il tumore che già aveva. L'efficacia del selenio fu così evidente che i ricercatori sospesero in anticipo il test “in cieco”.
Il selenio riesce ad avere questi effetti protettivi grazie a vari fattori. Esso stimola un enzima corporeo, detto glutatione perossidasi, in grado di inibire la formazione di radicali liberi, cioè di quei raggruppamenti di molecole libere che possono danneggiare il DNA. A questo scopo, il selenio agisce in sinergia con la vitamina E.
Si è visto in test di laboratorio che il selenio previene lo sviluppo tumorale e regola la durata della vita naturale delle cellule, assicurando che muoiano a tempo debito invece di diventare “immortali” e quindi maligne.
Per questo i ricercatori dell'Università dell'Arizona affermano che l'utilità del selenio potrebbe essere comprovata in tempi brevi.
Questo studio mostra però alcune carenze, fra cui quella di aver incluso poche donne. Dal momento che i risultati contrastavano con quelli di altri studi (che avevano somministrato dosaggi inferiori), i ricercatori e altri specialisti in oncologia hanno preteso ulteriori studi randomizzati prima di raccomandare integrazioni di selenio.
Alimenti ricchi di selenio
Se non si vogliono prendere integratori al selenio, sappiate che una sola noce del Brasile contiene 120 microgrammi di selenio.
Acquistate però le noci provenienti dalla regione centrale del Brasile, dove il terreno è più ricco di selenio.
Il selenio è contenuto anche nel tonno, nei frutti di mare, nel germe di grano e nella crusca.
Alimenti ricchi di selenio:
Animelle e frattaglie.
Pesci, crostacei e soprattutto frutti di mare come ostriche e vongole.
Carne di tutti i tipi.
Uova.
Latticini e formaggi.
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