Terapia chelante EDTA

Esiste un metodo, che non possiamo applicare da soli, ma che, tuttavia, è uno dei più potenti contro l'attività dei radicali liberi. Si tratta della cosiddetta "terapia chelante", che utilizza un aminoacido chiamato EDTA.

Terapia chelante
Terapia chelante

L'EDTA venne sviluppato per la prima volta allo scopo di trattare persone colpite da gravi intossicazioni da metalli, come per esempio l'avvelenamento da piombo che colpiva gli operai dei cantieri navali dopo la verniciatura degli scafi con prodotti a base di piombo.

 

L'EDTA venne utilizzato per "chelare" (ovvero legare chimicamente) il piombo, favorendone in tal modo l'eliminazio­ne dall'organismo.

 

In seguito a queste applicazioni si osservò che la terapia produceva anche benefici di altro tipo e, in un intervento su The Journal of Holistic Medicine.

 

Elmer Cranton ne fornisce la seguente descrizione:

"L'EDTA può ridurre la produzione dei radicali liberi di circa un milione di volte.

In presenza dell'EDTA è impossibile che l'effetto patologico dei radicali liberi si sviluppi o venga accelerato dagli ioni metallici. Perché si verifichi la proliferazione dei radicali liberi all'interno di un tessuto vivente è necessaria la presenza di tracce di ioni metallici privi di legami".

 

L'EDTA si lega con i catalizzatori degli ioni metallici rendendoli chimicamente inerti ed eliminandoli successivamente dall'organismo.

 

E. Cranton prosegue poi descrivendo un'importante scoper­ta avvenuta in Svizzera:

 

"L'inibizione dei radicali liberi da parte dell'EDTA può spiegare l'os­servazione fatta da Blumer in Svizzera che riferisce della riduzione del 90% delle morti per cancro ottenuta in un numeroso gruppo di pazienti sottoposti a terapia chelante (i pazienti erano stati sotto­posti a questa terapia in seguito all'allarme che si era diffuso a cau­sa delle intossicazioni da piombo verificatesi nella loro regione) e tenuti successivamente sotto stretto controllo per più di 18 anni".

 

Confrontando i risultati di questo gruppo con le statistiche di un gruppo di controllo (i cui componenti non erano stati sottoposti a terapia chelante), Blumer rilevò, nel gruppo non sottoposto a trattamento, una percentuale di morti per cancro di 10 volte superiore a quella del gruppo trattato con EDTA.

 

Sulla base di tale confronto venne altresì rilevata una notevole riduzione dell'incidenza delle malattie cardiovascolari.

 

Nel caso preso in esame, quindi, vi erano delle persone che vivevano tutte in ambienti cittadini similari, più o meno della stessa età e dello stesso sesso, che seguivano grosso modo lo stesso tipo di alimentazione, ma che avevano avuto tra di loro una differenza notevolissima nella frequenza dell'incidenza del cancro.

 

L'unico elemento non comune a tutte queste persone era il fatto che solo alcune di esse erano state sottoposte, circa 20 anni prima, a una terapia chelante, ed erano le perso­ne più sane.

 

Come già detto in precedenza, è ormai largamente accettata dall'ambiente medico la teoria secondo la quale i danni prodotti dai radicali liberi giocano un ruolo fondamentale nella comparsa del cancro e nello sviluppo di patologie cardiovascolari, e che l'EDTA riduce drasticamente tale rischio chelando ed eliminando il surplus di ioni metallici presenti nel­l'organismo.

I costi della terapia chelante

Il problema della terapia chelante è costituito dal suo costo; negli Stati Uniti, per esempio, può essere praticata solo privatamente, a meno che non si sia stati colpiti da una grave intossicazione da metalli, e sotto stretto controllo medico.

 

La terapia chelante comporta una serie di somministrazioni di EDTA per via endovenosa, un'operazione che richiede circa 90 minuti e che deve essere ripetuta almeno 20 volte in 3 me­si per poter ottenere i massimi benefici.

Cos'è la Terapia Chelante?

È un metodo efficace e scientificamente provato che ha la scopo di disintossicare il nostro organismo dall'accumulo di metalli pesanti e tossici.

 

L'inquinamento di questo tipo è, infatti, sempre più diffuso: dall'aria all'acqua, dai cibi alle otturazione dentali, nell'ambiente in cui viviamo si trovano sempre più particelle per noi nocive.

 

Le tossine che assimiliamo quotidianamente, e che si accumulano nel nostro corpo nel corso degli anni, possono scatenare o aggravare numerose malattie e accelerare il normale processo di invecchiamento.

  

Come possiamo riconoscere i metalli tossici?

Dove si trovano?

C'è una differenza tra quelli pesanti e quelli tossici?

Agiscono da soli o abbinati e potenziati da altre sostanze nocive?

Siamo veramente a rischio?

Possiamo prevenire le intossicazioni?

Il rischio è uguale per tutti?

Quali sono le manifestazioni cliniche?

Sono a rischio anche i bambini?

Esistono test diagnostici?

 

La dott.ssa Fiamma Ferraro, esperta di terapia chelante, risponderà a tutte queste domande in questa straordinaria opera, presentando le misure di prevenzione e le terapie dirette a liberare il nostro corpo dal carico di metalli e altri elementi tossici che tutti, con il passare degli anni, inevitabilmente accumuliamo.



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