La consistenza delicata e il sapore particolare del mandarancio, un perfetto incrocio tra dolce e agro, lo rendono particolarmente amato, soprattutto dai consumatori italiani, che lo acquistano in dosi massicce.
Nasce dall'incrocio tra arance (amare e non) e mandarini. È di forma tipicamente rotonda e leggermente schiacciata, con una buccia sottile esteticamente molto simile a quella del mandarino, di colore arancione vivo.
La polpa del mandarancio morbida e succosa, si contraddistingue per la presenza di piccoli noccioli e il gusto è più dolce di quello del mandarino, grazie all'apporto dell'arancia nell'ibridazione.
Esistono comunque numerose tipologie di mandarancio, alcuni di sapore più simile alle arance, altri ai mandarini.
Il mandarancio è un frutto ricchissimo di fibre e di sostanze antiossidanti con un apporto calorico decisamente minore rispetto a quello del mandarino, ma maggiore di quello dell'arancia.
Si tratta dell' agrume invernale maggiormente consumato e prodotto in Italia dopo l'arancia.
Il mandarancio, oltre a essere un frutto molto dissetante, rappresenta un validissimo antibatterico ed è in grado di regolarizzare le funzioni intestinali, di rafforzare il sistema immunitario e di migliorare la digestione di chi lo assume con una certa regolarità.
Il mandarancio fonte di vitamina C
Il mandarancio viene consigliato nelle diete anche durante i periodi di salute precaria.
È un'importantissima fonte di vitamina C, come tutti gli agrumi, ma è ricco, inoltre, di vitamina A, fosforo, magnesio, calcio e potassio.
Tutte le varietà di mandarancio possono tranquillamente essere utilizzate in cucina con esiti ragguardevoli.
Si può consumare fresco e tagliato a spicchi o sotto forma di spremuta, ma molto spesso si utilizza per la realizzazione di dolci, creme e semifreddi, così come per la preparazione di piatti salati a cui il frutto è in grado di donare un sapore senza dubbio particolare ed estremamente piacevole.
I mandaranci non maturano dopo la raccolta, quindi quando li comprate fate attenzione a non prendere eventuali frutti acerbi.
La buccia deve essere lucida e sottile, di colore uniforme e senza macchie, ben aderente alla polpa.
Il frutto deve risultare "pesante" e non deve presentare zone molli al tatto o tracce di muffa sulla scorza.
È meglio consumarlo appena comprato, perché tenderà a perdere profumo e sapore, ma si può conservare in frigorifero fino a una settimana dall'acquisto.
Se volete congelarlo (soprattutto per guarnire dolci e gelati in estate), sbucciatelo, eliminate la parte bianca e riducetelo in spicchi, che stenderete su un foglio di alluminio.
Una volta congelati, riponete i mandaranci in un sacchetto da freezer: si conserveranno per 9 mesi!
Leggi anche: Mapo: proprietà e benefici
Scrivi commento