I tumori sono ghiotti di zucchero

Secondo il nostro Istituto Nazionale dei Tumori, diverse tipologie di neoplasie, tra cui il tumore alla prostata e al seno, i più frequenti, sono stati correlati all'assunzione di alimenti con alto indice glicemico e, talvolta, come nello studio europeo EPIC basato su 32.000 donne, anche con il carico glicemico.

 

Anche in questo caso non vi è la certezza pura che l'indice glicemico e, successivamente, l'IGF-1 abbiamo un impatto su tutte le tipologie di tumore; su alcune infatti vi sono prove epidemiologiche più consistenti mentre su altre i meccanismi sono ancora da approfondire.

I tumori sono ghiotti di zucchero
Zucchero

Come spiega però il citato Kris Verburgh, "è logico pensare che questo ormone della crescita sia correlabile con queste patologie in quanto un organismo che immette grandi quantità di carburante pensa a svilupparsi incorrendo inevitabilmente nell'aumento anche delle cellule tumorali".

 

Inoltre, la medicina sta approfondendo la relazione tra tumori e zuccheri sul piano biochimico: sembrerebbe infatti che le cellule tumorali eliminino il proprio mitocondrio, la centrale energetica della cellula, in quanto grande produttore di radicali liberi in queste condizioni, e prendano l'energia che serve da un processo esterno alla cellula chiamato glicolisi.

 

Questo processo alternativo ha lo svantaggio che non è efficiente e che deve quindi consumare grandi quantità di zuccheri per produrre energia. Ne consegue, secondo questa teoria, che i tumori siano ghiotti di zuccheri.

 

Tanto è vero che nelle diagnosi tumorali si sfruttano zuccheri marcati radiottivamente per individuare eventuali accumuli anomali degli stessi su masse tumorali.

 

Durata della vita.

Un'altra evidenza negativa nella secrezione dell'insulina dovuta a una dieta ricca di alimenti ad alto indice glicemico è la possibile riduzione delle aspettative di vita.

 

La Professoressa Cynthia Kenyon dell'Università della California, ha scoperto tramite esperimenti su cavie animali che inibire i ricettori dell'insulina e degli ormoni della crescita grazie al limitato apporto di carboidrati influenza notevolmente la durata della vita delle cavie.

 

Stando alle dichiarazioni della Professoressa bisognerebbe stare alla larga da alimenti con grandi carichi glucidici come pasta, riso e pane, come lei stessa sta facendo.

Il diabete e la pericolosità dello zucchero.

Senza scendere nel dettaglio, il diabete è una patologia che non permette all'organismo di utilizzare o produrre come dovrebbe l'insulina, per cui non riesce a smaltire lo zucchero in eccesso nel sangue.

 

Lo zucchero di per se causa non poche problematiche se si trova a navigare libero nel nostro organismo.

 

Per prima cosa genera crosslink, ossia fa da ponte nei legami tra le proteine, causando l'irrigidimento dei tessuti che influenzano l'elasticità della pelle fino a quello dei vasi sanguigni.

 

Il diabete di tipo 2, quello più diffuso, è una patologia che si contrae di solito in età adulta e può essere rallentata drasticamente se si smettono di assumere alimenti ad alto carico glicemico come dimostrato da diversi studi clinici.

 

Giù le difese immunitarie.

Lo zucchero, per la sua adesività, tende a legarsi a qualunque cosa nel nostro organismo, anche al colesterolo e persino ai globuli bianchi, formando placche più consistenti nelle arterie.

 

Anche in un organismo non affetto da diabete, quando si riscontra una elevata glicemia nel sangue (190 mg/dl) si corre un rischio doppio di morire di setticemia (infezione batterica) rispetto a quando si hanno valori attorno al 100 mg/dl.

Lo studio è stato pubblicato sul New England Journal of Medicine nel 2003.

Attenzione a non eliminare lo zucchero.

Parecchie diete, come la famosa dieta Atkins, seguono il principio della quasi totale eliminazione dei carboidrati, specialmente nelle prime fasi.

 

Il metodo sicuramente funziona nel breve periodo ma ha conseguenze negative per il corpo come ad esempio la chetosi, un sintomo della mancanza di zuccheri, che immette nel nostro sangue il caratteristico acetone.

 

Per questo e per tanti altri motivi, è importante quindi assumere carboidrati, ma con coscienza e consapevolezza che essi non sono tutti uguali.

 

 

Fonte: nostre elaborazioni su fonti diverse.

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