Salute orale in gravidanza

Le complicanze di una parodontite non trattata in gravidanza sono il rischio di parto pretermine o di bambino sottopeso.

 

Durante la gravidanza hanno luogo una serie di cambiamenti ormonali nell'organismo della donna e alcuni di questi influenzano le modalità attraverso le quali il corpo reagisce alla presenza della placca batterica: queste variazioni possono portare la donna ad avere gengive gonfie, arrossate e che sanguinano: si tratta di un tipo di gengivite detta gengivite gravidica (abbastanza frequente, può essere presente in una donna gravida su due). 

Parodontite in gravidanza
Salute orale in gravidanza

In altri casi, quando è già presente una parodontite (una malattia che colpisce non solo la gengiva, rna anche l'osso che sostiene i denti), si possono aggravare i sintomi preesistenti.

 

Meno frequente è invece la comparsa di un ingrossamento localizzato della gengiva, chiamato epulide gravidica, che si manifesta solo in una percentuale di casi variabile tra lo 0,2% e il 9,6% delle gestanti e che può raggiungere dimensioni anche superiori ad un centimetro.

 

Riguardo alla parodontite, sono state descritte associazioni tra presenza di problemi gengivali e parti pretermine: donne con scarsi livelli di igiene orale e che abbiano già segnali clinici di parodontite (presenza di tasche gengivali e perdita di sostegno attorno ai denti) potrebbero incorrere in un maggior rischio di

pre-eclampsia (ipertensione-edema e proteinuria) o nascita di un bambino prematuro e sottopeso.

 

Ancora oggi non sono pochi questi eventi cosiddetti avversi e tra le cause possibili sono state purtroppo annoverate anche quelle dentali (World Health Organizatior 2012 - Progetto "Born too soon"); l'associazione tra le due situazioni, parodontite e problema a livello di compartimento feto-placentare, sarebbero dovute a un meccanismo di coIonizzazione batterica a distanza, ma soprattutto all'incremento di sostanze infiammatorie specifiche (prostaglandine, interleuchine, regolatori della risposta infiammatoria).

 

È opportuno e conseguenza che l'accumulo batterico nel cavo orale sia sotto controllo anche in gravidanza.

 

Trattamenti parodontali corretti unitamente ad attenta igiene orale e al controllo professionale si sono dimostrati efficaci quando condotti in donne in stato di gravidanza e sono in grado di ridurre l'infiammazione delle gengive e mantenere e migliorare durante il periodo della gravidanza lo stato di salute del parodonto.

 

I protocolli più moderni incoraggiano a sottoporsi a controlli periodici dal dentista e se necessario curare le malattie delle gengive prima di intraprendere una gravidanza.

 

La Federazione Europea di Parodontologia (www.etp.org) ha recentemente pubblicato delle linee guida e degli approfondimenti dedicati alle donne in gravidanza e ha proposto un protocollo anche per gli operatori sanitari non odontoiatrici.

 

Sono state individuate alcune raccomandazioni riassunte nel riquadro allegato: ci accingiamo a spiegarle confidando che ognuno di voi possa far proprio questo di decalogo, sia che siate direttamente interessati in quanto in stato di gravidanza, sia come parenti, amici o compagni di qualcuno che stia vivendo questo particolarissimo momento della vita di una donna e della famiglia nel suo complesso.

 

Tutti, in particolare le donne in gravidanza, dovrebbero essere a conoscenza dei sintomi delle malattie orali e dovrebbero provare ad eseguire una autovalutazione al fine di individuare cambiamenti nello stato di salute delle gengive o la presenza di sanguinamento; altri segnali e sintomi come dolore durante la masticazione o alitosi o mobilità dei denti dovrebbero mettere in allerta le donne su un immediato bisogno di controllo e probabilmente di una seduta di igiene orale professionale.

 

I cambiamenti infiammatori delle gengive sono frequenti durante la gravidanza ma non devono essere trascurati in questo periodo: qualora compaiano vanno diagnosticati da un professionista del settore.

 

Non si eccede in prevenzione se si consiglia quindi a tutte le donne in gravidanza, tra i vari accertamenti, anche quello di un controllo dal proprio odontoiatra o da parte di un parodontologo: un'attenta visita permetterà di tranquillizzare la paziente sullo stato di salute o di malattia del cavo orale permettendo alla stessa di condividere con il professionista l'opportunità di sottoporsi ad eventuali terapie necessarie nel momento più opportuno, meglio se nel periodo compreso fra la fine del terzo mese ed il settimo di gestazione.

 

Qualora vi sia la necessità di approfondire la diagnosi, le donne in gravidanza e i ginecologi devono essere consapevoli del fatto che possono essere eseguite indagini radiografiche e che l'anestesia locale può essere utilizzata senza rischi aggiuntivi né per la madre, né per il feto; può rendersi necessario l'utilizzo dei comuni antidolorifici e di antibiotici e anche questo tipo di somministrazione, se necessaria e ben prescritta, non comporta rischio aggiuntivo per la mamma e per il nascituro.

 

L'eventuale diagnosi di parodontite, cioè di aumentata profondità di sondaggio e conseguente danno ai tessuti profondi che sostengono il dente, durante il periodo della gravidanza necessita della medesima terapia messa in atto e consigliata a qualsiasi paziente: è opportuno infatti che venga eseguita la terapia di eliminazione del biofilm batterico (detartrasi e levigatura radicolare) e che si controlli l'esito di guarigione dei tessuti entro la 28esima settimana di gestazione: infatti posticipare le terapie dopo questo periodo potrebbe esitare in un maggior rischio di complicanze e in una condizione di eccessivo affaticamento della gestante nelle sedute professionali alla poltrona.

 

Meglio ancora sarebbe se l'accertamento preventivo avvenisse prima del concepimento del nascituro.

 

Considerando che alcuni risultati negativi della gravidanza possono essere anche collegati al fattore di rischio fumo, le donne incinte dovrebbero sempre essere a conoscenza dell'importanza di non consumare sigarette e di avere abitudini di vita sane.

Raccomandazioni per la salute orale delle donne in gravidanza.

  1. Imparare a riconoscere i sintomi di gengivite e parodontite.
  2. Prevenzione: fai una visita di controllo dal tuo dentista.
  3. Metti sotto controllo la gengivite.
  4. Se c'è parodontite va trattata entro il secondo trimestre di gravidanza.
  5. Non temere eventuali radiografie o anestesie locali.
  6. Se necessario puoi assumere antibiotici e antidolorifici.
  7. Attenzione alle complicanze di una parodontite non trattata in gravidanza (rischio di parto pretermine o bambino sottopeso).

 

tratto da Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (www.gengive.org)

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