Emorroidi: ecco come trattarle

Le emorroidi sono tra le patologie tipiche delle società del benessere: ne soffre il 10% della popolazione mondiale, ma è un problema diffuso so­prattutto in Occidente.

 

Pur esistendo una certa ereditarietà (chi ha casi in famiglia ha probabilità tre volte maggiori di soffrirne rispetto al resto degli individui) non c'è dubbio che la loro comparsa sia legata a stili di vita e di alimentazione errati, tipici dei nostri tempi.

Precisia­mo subito che tutti abbiamo le emorroidi, nel senso che si tratta di cuscinetti venosi, natural­mente presenti nel tratto terminale dell'intestino e dell'ano.

 

È una loro varia­zione (cioè quando si in­fiammano, si ingros­sano, si induriscono e/o secernono muco), cau­sata solitamente dal prolasso delle strutture di sostegno della zona anale, a portare alla pa­tologia omonima.

Emorroidi: ecco come trattarle, rimedi
Emorroidi

Le cause delle emorroidi.

 

Molti sono i fattori che concorro­no alla comparsa della malattia emorroi­dale.

 

Sotto accusa, come appena detto, innanzitutto una dieta sbagliata: possono scatenare una crisi emorroidaria alcuni alimenti irritanti, come alcol (birra e vino rosso), spezie, cioccolato, cibi piccanti, crostacei oppure un'alimentazione pove­ra di fibre con conseguente stipsi.

 

Anche chi passa molte ore seduto e conduce una vita sedentaria è più esposto al rischio. Altri fattori che concorrono al problema sono l'obesi­tà, il fumo, lo stress.

 

A soffrirne sono più gli uomini che le don­ne, anche se queste ultime devono fare i conti con l'assunzione di ormoni e pillole anticoncezionali, con l'intero periodo del­la gravidanza (di cui le emorroidi sono un effetto collaterale tipico e molto diffuso) e con alcuni momenti del ciclo mestrua­le come 'ovulazione e le mestruazioni, durante il quale sono più esposte.

 

È un disturbo che colpisce più frequentemente dopo i 50 anni.

 

I sintomi.

 

I sintomi più comuni sono sanguinamento, dolore durante la defecazione o quando si è seduti, prurito e irritazione.

 

La perdita di sangue, in genere di colo­re rosso vivo, è presente soprattutto nel­le emorroidi interne, ovvero quelle che si formano sopra gli sfinteri anali, impossibili da vedere a occhio nudo ma percepibili solo al tatto.

 

Come anche la sensazione di prurito, dovuta all'ingrossamento di un'emorroide interna che secerne muco e che a sua volta irrita la pelle nella zona circo­stante.

 

Il dolore è invece tipico di quelle esterne, che sono sottocutanee, sporgo­no in modo visibile all'altezza degli sfinteri e hanno un colore rosso-bluastro.

Emorroidi: I rimedi naturali.

Alcuni rimedi naturali possono dare un momentaneo sollievo dei sintomi, ma la presenza di emorroidi fastidiose, san­guinanti o dolenti andrebbe comun­que indagata subito da uno specialista, poiché potrebbero essere segno precoce di tumore o essere legate a patologie cardiache e vascolari.

 

Tra i rimedi naturali che danno sol­lievo, prima di tutto c'è il gel di aloè vera. Ne basta una piccola quantità da applicare localmente per alleviare dolore e prurito e va bene sia per quelle interne che per quelle esterne.

 

Ottima anche l'idea di tenere il gel in frigo: applicato freddo, infatti, aiuta a ridurre il gonfiore e l'emorragia.

 

Tra gli altri rimedi tro­viamo l'ippocastano, sia sotto for­ma di pomata che come rimedio omeopatico (aesculus hippocastanum), pomate a base di elicri­so che hanno un'azione rinfrescante e al tem­po stesso la capacità di ridurre gli edemi, e gli estratti di cipresso, amamelide o centella asiati­ca, per rafforza­re le pareti dei vasi sanguigni.

 

Pur essendo rimedi fitoterapici, consultate sempre un esperto per conoscere modalità e quantità di assunzione.

 

I BAGNI DERIVATIVI.

 

L'igiene è fondamentale come prevenzione. Oltre a eseguirla scrupolosamente dopo essere andati di corpo, se soffrite di emorroidi potete provare con dei bagni derivativi, che aiuteranno a decongestionare la parte e a lenire il dolore.

 

Si tratta di frizionare con delicatezza la zona inguinale con una spugna e acqua fredda per circa 10 minuti, eseguendo movimenti che vanno dall'inguine verso l'ano.

 

Cosa fondamentale è mantenere il resto del corpo al caldo, specialmente i piedi, ed eseguirli lontano dai pasti.

 

Gli integratori e i rimedi fitoterapici.

Gli integratori e i rimedi fitoterapici adatti alle emorroidi sono quelli a base di centella asia­tica, cipresso, rusco, pungitopo, ma anche di vitamina C e flavonoidi (ribes, mirtilli e in generale frutti di bosco).

 

Nei momenti critici, quindi, possono essere utili gli stessi prodotti solitamente indicati per i problemi di circola­zione o il gonfiore alle gambe perché aiutano a mantenere la salute dei vasi sanguigni.

 

Per alleviare il dolore, invece si può ricorrere a pomate calmanti e disinfiam­manti a base di achillea, malva, altea, elicriso, ca­lendula e aloè vera. 

 

Evitate di stare per troppo tempo in piedi o seduti, e non sedetevi su superfici particolarmente calde, azione che favorirebbe l'infiammazione delle emorroidi.

 

Per lo stesso motivo, evitate bagni troppo caldi. Andate di corpo non appena ne avvertite la necessità e restate in bagno solo il tempo necessario (l'a­bitudine di leggere è altamente sconsigliata!). 

 

Se possibile, evitate il fumo, i cui effetti danno anche problemi a vasi sanguigni e capillari. 

 

Un'altra raccomandazione: prestate partico­lare attenzione alla cura dell'igiene anale, e per alleviare l'eventuale prurito causato dalla presenza di emorroidi infiammate, effettuate frequenti abluzioni con acqua tiepida. 

 

Evitate sforzi, in particolare non sollevate oggetti pesanti, e fate sport! Quali?

 

L'ideale sono lunghe passeggiate all'aria aperta, qualche esercizio di ginnastica per tonificare i muscoli (in particolare quelli addominali), nuoto. Da evitare, per ovvi motivi, attività come ciclismo ed equitazione. 

La terapia chirurgica delle emorroidi.

In caso di patologia grave, che non recede con il cambiamento dello stile di vita, si ricorre alla chirurgia.

 

Il trattamento varia a seconda della gravita dei casi. In primo luogo, si ricor­re a trattamenti ambulatoriali.

 

Nelle forme più lievi si può far ricorso a legatura elastica, laserterapia, scleroterapia e crioterapia, che sono relativamente indolori, con rapida ripre­sa delle normali attività; capita spesso, però, che la patologia recidivi facilmente.

 

Nelle for­me più gravi, si può ricorrere all'emorroidectomia: è il classico intervento che consiste nella resezione diretta dei noduli emorroidali, in anestesia generale o, più spesso, spinale.

 

Ha poche recidive ma, nella fase post opera­toria, può essere molto doloroso e invalidante (tempi di guarigione circa 20 giorni).

 

Per questo, ultimamente si preferisce l'emorroidopessi, che si effettua con suturatrice meccanica (tecnica di Longo) che consiste nella rimozione all'interno dell'inte­stino di una parte di mucosa esuberante, la quale viene cucita e tagliata da un apposito strumento che utilizza dei punti metallici e che fa risalire così verso l'interno i pacchetti emorroidali.

 

Tale tecnica, non lasciando fe­rite esposte, è notevolmente meno doloro­sa, specie nel post operatorio ma spesso è gravata da complicanze quali emorragie e restringimenti dell'intestino.

 

Per finire, c'è il THD: è la tecnica in assoluto più moderna, che consiste nel chiudere con punti di sutura le piccole arterie che alimenta­no le emorroidi.

 

Il tutto avviene spesso in ane­stesia locale, in una zona interna pressoché insensibile, con l'aiuto di un piccolo strumen­to doppler senza tagli e senza punti metallici.

 

Tutto ciò determina una ripresa molto più rapi­da, con complicanze emorragiche e dolorose notevolmente ridotte.

 

Il bisturi non deve fare paura, perché, soprattutto per emorroidi di stadio avanzato, rimane la terapia di elezione per risolvere definitivamente il problema.

 

Come assicura la Siucp, Società Italiana Unitaria Colonproctologia, il metodo attualmente più utilizzato, ovvero la prolassectomia di Stapler, chiamata anche intervento di Longo, è poco invasivo.

 

Fonte: nostre elaborazioni su fonti diverse.

 

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