Come togliere il pannolino al bambino

Tempo d'estate?  È ora di aiutare vostro figlio a compiere uno dei passi più impegnativi della loro infanzia; abbandonare il pannolino. Si può provare tra i 18 mesi e i 3 anni, seguendo questi consigli.

 

I pediatri lo chiamano in gergo "spannolinamento" ma la traduzione è ben più facile: togliere il pannolino a vostro figlio, renderlo autonomo.

Una parete di sesto grado per qualsiasi genitore che puntualmente la affronta nei mesi estivi, mediamente attorno ai 2 anni di età, prima di iniziare l'inserimento in "comunità" nella scuola materna.

 

Da dove cominciare, come accorgersi quando è il momento giusto, cosa dire e cosa non dire al bambino. Tutte domande alle quali cercheremo di rispondere punto per punto.

Come togliere il pannolino ai bambini
Come togliere il pannolino al bambino

 

L'età giusta per togliere il pannolino ai bambini.

Dal punto di vista strettamente biologico questa "operazione" si dovrebbe svolgere quando il bambino ha tra i 18 e i 24 mesi, periodo in cui dovrebbe aver acquisito la capacità di controllare gli sfinteri (gli stimoli), ma esistono casi in cui questo "evento" si prolunga fin quasi ai 4 anni.

 

Nessuna preoccupazione (a parte quella di continuare a cambiare i pannolini...); sappiate semplicemente che il bambino è pronto quando la sua storia evolutiva gli consente di non vedere più la cosa come un problema e inizia a superare la cosiddetta "paura del distacco".

 

Ciò non toglie che questi siano casi limite, che possono provocare problemi opposti a chi lo toglie troppo presto e frettolosamente.

 

Si può passare, cioè, da un'eliminazione troppo precoce che rischia di essere frustrante per il bimbo e faticosa per la mamma ad una attesa troppo prolungata, che può creare difficoltà soprattutto quando si entra nella scuola materna, dove è richiesta un'autonomia nella continenza.

 

Il ritardo e la pazienza.

Ci sono poi piccoli che compiono i due anni, poi i due anni e mezzo e non sembrano minimamente interessati alla questione, come se fossero semplicemente un po' pigri.

 

In questi casi è legittimo da parte dei genitori (o degli educatori del nido) tentare qualche intervento di stimolazione, come far notare al bambino che gli altri usano il vasino o il water, invitarlo a togliersi il pannolino e provare.

 

Non si tratta, in questi casi, di bambini che si oppongono, ma semplicemente sembrano un po' distratti, non incuriositi dalla questione.

 

Perciò quando avrete stabilito di levare il pannolino a vostro figlio dovete essere decise, perché continuare a metterlo e toglierlo a seconda dei casi non farebbe altro che ingenerare in lui confusione.

 

Come cogliere il momento giusto per togliere il pannolino.

Anche se non si esprimono ancora bene con le parole e non sanno spiegarsi, i bambini (soprattutto le femminucce) hanno metodi molto chiari per farsi capire, mandano messaggi che dicono, più o meno, "mamma, questo pannolino mi da fastidio, lavami e cambiami".

 

Altri, ad esempio, durante il giorno tengono la pipi per non bagnarsi e quando andrete a cambiare il pannolino lo troverete asciutto.

 

Si può approfittare delle vacanze al mare, per sfruttare il fatto di avere addosso pochi o zero indumenti.

 

Ancora meglio: chiedono di sedersi sul water come hanno visto fare ad un fratellino più grande o alla mamma stessa. Sono incuriositi.

 

Non è detto che abbiamo capito bene a cosa serve quell'enorme coso bianco posto così alto. Ma la curiosità va esaudita, è un primo passo importante per fargli prendere confidenza.

 

Provate a metterlo seduto sul water stesso o sul più comodo vasino, anche senza pannolino se vi fa capire di essere contento, ma non aspettatevi che faccia immediatamente la pipì.

 

Succede raramente al "primo colpo", ma se ciò accade mostrategli la vostra contentezza. Deve capire che ha fatto una cosa stupenda.

 

Altro segnale da captare: quando vi chiama, ma solo dopo che ha fatto i bisogni addosso, è un buon inizio.

 

Significa che sta acquisendo consapevolezza dello stimolo e prima o poi vi avviserà "prima" per evitare la spiacevole sensazione di bagnato.

 

Tanti piccoli trucchi per togliere il pannolino ai bambini.

Le condizioni ambientali sono importanti. Non è detto che si debba cominciare questa transizione verso l'eliminazione del pannolino proprio al bagno.

 

Anzi, una volta scelto il vasino, possibilmente insieme, per farlo sentire quasi come fosse uno dei suoi giocattoli, si può cominciare ad utilizzarlo anche nella sua cameretta, vicino ai suoi giochi, con la mamma accanto o anche da solo.

 

Far trovare al bimbo qualche libro e qualche giochino da utilizzare solo quando è sul water o sul vasino, in modo che non si annoi e che non si stanchi.

 

Anzi, all'inizio sarà stimolato ad andare in bagno poiché saprà che lì ci sono "quei giochi".

 

C'è poi chi approfitta dell'estate e in particolare delle vacanze al mare per sfruttare il fatto di avere addosso pochi o zero indumenti.

 

Anche questa è una buona idea, diciamo riservata esclusivamente alla pipì. E al mare si può fare di tutto, nei limiti imposti dall'igiene, pubblica e privata.

 

Un nostro amico raccontava che il proprio bambino di due anni cominciò a fare a meno del pannolino scappando a fare la pipì dietro una barca messa perpendicolare contro un muro che delimitava la spiaggia.

 

Erano su un'isoletta, praticamente da soli e per qualche giorno quel rifugio sotto la barca ha funzionato da stimolante.

 

Ha consentito al bambino di nascondersi e di... liberarsi. Poi, pian piano, ha conosciuto il bagno dell'albergo e da allora non ha più messo il pannolino.

 

Un po' più difficile diventa il cogliere i segnali che precedono l'arrivo della "cacca". Di solito i piccoli tendono a nascondersi, mostrano agitazione.

 

Imparate ad interpretarli e magari stabilite un momento preciso per provare ad usare il vasino: prima di uscire per andare all'asilo, dopo pranzo, prima di andare a letto.

 

L'importante è che si riesca a creare una consuetudine. Altra storia e altra strategia per quello che riguarda la notte.

 

Sappiamo, per esempio, che il controllo dello sfintere è maggiore durante il giorno e per adeguarlo alle ore notturne in particolare e a quelle dedicate al sonno più in generale, occorre molto più tempo.

 

Per cui, almeno inizialmente si può decidere di metterlo a letto col pannolino.

 

Quando, in capo a qualche giorno comincerete a trovarlo asciutto il mattino seguente, il piccolo vi avrà comunicato, a suo modo, di aver compiuto un altro passo importante verso la sua maturazione e l'autonomia.

Togliere il pannolino...il successo temporaneo.

I successi, almeno all'inizio, sono momentanei. L'equilibrio del piccolo è ancora instabile e qualsiasi evento imprevisto, come può essere l'inserimento alla materna (o al nido), la nascita di un fratellino, qualsiasi brusco sconvolgimento della vita familiare, che lui percepirà benissimo, potrebbero far sì che riprenda a farsi i bisognini addosso.

 

In questo caso è opportuno non sgridarlo, cercare di capire quali sono state le cause di questa retromarcia ed aiutarlo con dolcezza a superarle. Non è facile, ma è l'unica strada da seguire.

 

La notte è lunga e all'inizio si può decidere di mantenere il pannolino.

Nel contempo, come accennavamo, non vanno dispensate punizioni di nessun tipo, né tantomeno far intervenire in questa situazione, che è essenzialmente privata e domestica, parenti o amici che potrebbero uscire con frasi del tipo "non ti vergogni, ormai sei grande... guarda tuo fratello quanto è bravo... io da piccolo già a 2 anni ho buttato il pannolino...".

 

Si tratta di rimproveri e spesso umiliazioni inutili che non portano a nulla, se non a complicare la strada per arrivare alla piena autonomia.

 

Le corrette gratificazioni.

Non serve comperare giocattoli per festeggiare la prima volta che il piccolo riesce a fare la pipì nel water o meglio ancora che vi chiama prima che accada l'irreparabile.

 

Lui capirà dai vostri sorrisi e da tanti baci che ha fatto una cosa importante e bellissima.

 

Queste gratificazioni, meglio ancora se fatte da mamma e papà assieme, costituiranno uno stimolo ulteriore per fare sempre meglio, per rivedere sorridere i suoi genitori.

 

Fonte: nostre elaborazioni su fonti diverse.

 

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Commenti: 1
  • #1

    write my essay (venerdì, 17 novembre 2017 10:15)

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