Girasole: proprietà curative

Il girasole, appartenente alla famiglia delle Asteracee (Composite), pur essendo una pianta spontanea dell'America tropicale (specie del Perù), si è perfettamente acclimatato nei nostri giardini, ivi coltivato per la sua bellezza e, inoltre, è presente nelle campagne, ove alligna come cultura intensiva per l'industria olearia, formando bellissime distese dorate. 


Proprietà e benefici del girasole
Girasole

Alto, slanciato e con grandi foglie alterne e ovali, il girasole, all'apice dei suoi rami, porta, come se fosse una dorata corona incaica, un gigantesco fiore, simile a un grosso capolino di margherita.

 

Nella parte centrale (disco) del capolino, sono stipati, fittamente, piccoli fiori tubolari ai quali fanno corona molti petali. Dopo la fecondazione, i fiori divengono i frutti, piccoli acheni che, erroneamente, vengono chiamati semi.

 

Dalla spremitura dei frutti (detti semi), si ricava un olio dolce e inodore (olio di prima pressione) a uso alimentare, ricco di Principi Attivi atti a combattere l'arteriosclerosi; l'olio ricavato dalla seconda e dalla terza pressione viene usato, invece, su scala industriale, per creare cosmetici e saponi.

 

TEMPO BALSAMICO.

Da luglio a settembre, durante la fioritura, si colgono le foglie, mentre i frutti (semi) poco prima della completa maturazione.

 

HABITAT.

In genere, lo si trova nei giardini, negli orti e, soprattutto, nelle grandi coltivazioni a scopo industriale. Talvolta, lo si può trovare sui dirupi o fra i ruderi. In natura, esiste un altro tipo di Helianthus: l'Helianthus tuberosus, detto topinambur, originario del Nord America e di cui si mangiano i gustosi tuberi.

 

I principi attivi del girasole.

La parte più attiva e preziosa della pianta sono i semi (frutti) che contengono validi PRINCIPI ATTIVI: in linea di massima, dal 40 al 55% di olio, fino al 31 % di protidi e il 20% di glucidi e inulina; inoltre: betaina, colina, glucoside, quercitina, una resina simile a quella dei pini marittimi e vitamine, specie quelle del gruppo B.

 

Proprietà e benefici del girasole.

L'inulina è molto importante perché conferisce al girasole la ben nota capacità di curare efficacemente il mal di gola, la raucedine, l'asma, l'enfisema polmonare, la bronchite, la pleurite e altre affezioni bronchiali e polmonari.

 

L'uso alimentare dell'olio di girasole (specie quello estratto mediante semplice pressione) è utile per la nostra salute, infatti: contiene pochissimi grassi insaturi, non danneggia le arterie, come, purtroppo, succede con i grassi di origine animale e, per questo, è considerato un vero nemico della arteriosclerosi (invecchiamento delle arterie, vene ecc.); inoltre, ha un'azione ipocolesterolemizzante, normalizza cioè il tasso di colesterolo nel sangue.

 

La tintura di fiori e il decotto delle foglie agiscono da antitermici, negli stati febbrili, specie nelle polmoniti e pleuriti. Le foglie e i fiori sono antinfiammatori, diuretici, digestivi ed espettoranti; anche la malaria viene curata con il girasole.

 

La medicina popolare, con ragione, consiglia di preparare e tenere, nella piccola farmacia domestica, la tintura dei gambi teneri, dalla collaudata capacità di sconfiggere febbre e dolori di stomaco. In omeopatia, il girasole è usato per curare la malaria e le affezioni alla milza.

 

Nelle campagne, vige ancora la vecchia abitudine di mangiare i frutti (definiti semi) abbrustoliti, oppure di tostarli e macinarli per usarli come un surrogato del caffè; spesso, i semi vengono mescolati al cibo del pollame, per arricchirlo di vitamine e per aumentare l'apporto nutritivo.

 

USO ESTERNO.

I gargarismi con tintura di girasole, allungata con acqua, curano l'angina (infiammazione della gola, raucedine, tonsillite, faringite); gli sciacqui con il decotto di foglie agiscono da collutorio. Di ottimo risultato sono i lavaggi, fatti con decotto di sommità fiorite su piaghe e ulcerazioni, mentre linimenti e frizioni con olio di girasole, guariscono crampi e spasmi muscolari e leniscono i dolori causati dall'artrite e dai reumatismi.

 

Proprietà cosmetiche del girasole.

La farina, ottenuta macinando i semi e mescolata ad acque floreali o ad acqua semplice, ha proprietà nutrienti e lenitive per l'epidermide; inoltre è un ottimo detergente (pulisce persino i pori, anche in profondità).

Girasole: uso e preparazioni.

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OLIO DI GIRASOLE.

Uso alimentare giornaliero e uso esterno.

 

FOGLIE.

Infuso: mettere in infusione, per mezz'ora, una manciata scarsa di foglie, grossolanamente tagliate, in tre quarti di litro di acqua, a recipiente coperto. Filtrare.

Decotto: bollire, per 10 minuti, una manciata di foglie tagliate a metà, in un litro di acqua. Poi, a fuoco spento, lasciar riposare 5 minuti, a recipiente coperto. Filtrare.

 

SOMMITÀ FIORITE.

Infuso: lasciare 20 g di sommità fiorite (fiori e un paio di foglie a loro vicine) in infusione in mezzo litro di acqua bollente, per un quarto d'ora, a recipiente coperto. Filtrare.

Tintura: macerare, per una decina di giorni, 20 g di sommità fiorite in 80 g di alcol a 70°.

 

SEMI DI GIRASOLE.

Infuso di semi torrefatti: lasciare in infusione 10 gr di semi torrefatti, in mezzo litro di acqua.

Surrogato del caffè: tostare, nel forno, i semi di girasole, lasciarli raffreddare e usare la polvere ottenuta come caffè o orzo.

Olio di semi: si acquista in farmacia o in erboristeria.

 

DOSI PER USO INTERNO.

FOGLIE.

Infuso: berne 4 tazzine al giorno.

Decotto: come sopra.

 

SOMMITÀ FIORITE.

Infuso: 3 o 4 tazzine al giorno.

Tintura: 25 gocce, 2 volte al giorno.

 

SEMI DI GIRASOLE.

Infuso: 2 tazzine al giorno.

Surrogato del caffè: berne 3 o 4 tazzine al giorno.

Olio: usare, giornalmente, questo olio per salvaguardare le vene, le arterie e tutto l'apparato circolatorio e sconfiggere, quindi, l'arteriosclerosi. L'olio di girasole, inoltre, mantiene il giusto tasso di colesterolo nel sangue.

 

DOSI PER USO ESTERNO.

OLIO DA LINIMENTO.

Con la miscela formata, per tre quarti, da olio di girasole e, per un quarto da olio canforato, frizionare, 2 o 3 volte al dì, le parti sofferenti, a causa dell'artrite, dei reumatismi e delle gotta. Queste frizioni oleose leniscono e debellano anche crampi e spasmi muscolari.

 

FARINA DI SEMI.

Mescolare la farina di semi con acqua, fino a ottenere una morbida pappetta da applicare sul viso e sul décolleté, onde nutrire, vitaminizzare e rendere più bella la pelle. Volendo, si può sostituire l'acqua solita, con acqua di lavanda, se la pelle è grassa, con acqua di calendula, se la pelle è arida o con acqua di rose, se è delicata.

 

DECOTTO DI SOMMITÀ FIORITE.

Per mantenere pulite ulcerazioni, piaghe e ferite, fare lavaggi, 2 o 3 volte al giorno, con il decotto di sommità fiorite.

 

INFUSO DI SOMMITÀ FIORITE. Serve per fare sciacqui orali e gargarismi, mattina e sera, per la salute delle gengive e della gola.

Curiosità sul girasole.

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«Portami il girasole ch'io lo trapianti nel mio terreno bruciato dal salino e mostri tutto il giorno agli azzurri specchianti del cielo l'azzurra ansietà del suo volto giallino. Portami tu la pianta che conduce dove sorgono bionde trasparenze e vapora la vita quale essenza.»

 

Così scriveva Eugenio Montale in Ossi di seppia, ricordando, in tal modo, le grandi margherite del girasole che, ansiose di luce e inebriate dai raggi solari, muovono e orientano le loro corolle in modo da seguire l'astro nel suo cammino celeste e goderne, così, il calore e la luce dorata.

 

Il legame che unisce il girasole al più importante astro del nostro cielo era già noto alla civiltà Inca che considerava questa pianta la personificazione del dio Sole in terra.

 

Ai riti e alle feste incaiche, i nobili, i notabili e i guerrieri valorosi si presentavano con un girasole d'oro: solo l'oro, materiale nobile e pregiato, poteva, infatti, rappresentare il munifico dio Sole e la sacra pianta del girasole, suo simbolo, in terra.

 

Leggi anche: Le piante e le loro proprietà curative

 


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