Papaya: proprietà e benefici

Sono innumerevoli i benefici apportati dalla papaya, il frutto che supporta il sistema immunitario ed è un ottimo coadiuvante nei periodi di stress fisico e mentale. La papaya è una pianta della famiglia delle Caricacee i cui frutti, di consistenza piuttosto delicata e di color verde, giallo, arancio o rosa, possono pesare fino a 9/10 kg. 


proprietà e benefici della papaya
Papaya frutto

La papaya è una pianta originaria del centro-america ma oggi si coltiva anche in molti paesi di altri continenti, come Asia e Africa.

 

Vive in ambienti le cui temperature non scendono sottozero, per evitare che i frutti marciscano. Per questo motivo le piante crescono bene anche al Sud Italia.

 

Il frutto matura soprattutto nei mesi più caldi, anche se l'albero produce i frutti in altre stagioni, ecco perché si può trovare con una certa facilità.

 

Calorie e valori nutrizionali della papaya.

100 grammi di papaya contengono 43 calorie (kcal).

Inoltre, per 100 g di prodotto abbiamo:

• 0.3 g di grassi

• 0 mg di colesterolo

• 8 mg di sodio

• 182 mg di potassio

• 11 g di carboidrati (di cui 8 g di zucchero)

• 1.7 g di fibre

• 0.5 g di proteine.

 

Le varietà di papaya.

Attualmente in tutto il mondo se ne coltivano 50 varietà diverse. Le più conosciute sul mercato italiano sono: Solo, Hortus Gold, Cera, Kagdum, Semangka.

 

Ha diversi appellativi che ne lasciano intuire le potenzialità: "frutto della vitalità", che ne richiama le proprietà toniche e rivitalizzanti, "frutto degli angeli", secondo la definizione appresa da Cristoforo Colombo quando approdò nel Nuovo Mondo, "albero d'oro, dell'eterna giovinezza", così descritta dal navigatore portoghese Vasco De Gama e infine "melone dei caraibi".

 

Dalla papaya si estrae un principio attivo, noto come papaina, che ha funzione proteolitica, ovvero favorisce la digestione delle proteine, per questo viene utilizzata nelle insufficienze gastriche e duodenali, ma questo non significa che favorisca il dimagrimento, come si sente dire negli ultimi tempi.

 

Anzi, vi consiglio di prestare sempre molta attenzione alle diete strampalate della papaya o dell'ananas o dello zenzero che dir si voglia: non hanno fondamento scientifico e potreste rimanere delusi. Sono piuttosto alimenti che hanno ragione di essere inseriti in un regime alimentare salutare.

 

Per intenderci, l'azione proteolitica conferisce alla papaya le stesse proprietà della pepsina, un enzima gastrico fondamentale per la digestione e in particolare per quella delle proteine. Ma a differenza della pepsina, che per svolgere la sua funzione ha bisogno dell'acido cloridrico presente sempre nello stomaco, la papaina è attiva anche in ambiente neutro o basico. Questa caratteristica lo rende un frutto indicato, per esempio, alla fine di un pasto abbondante.

 

Proprietà nutritive della papaya.

Parlando di proprietà nutritive, la papaya è composta principalmente da acqua, ha quindi proprietà rimineralizzanti e diuretiche, oltre ad una buona quota di carboidrati più che altro semplici (zuccheri).

 

Contiene tanta vitamina C e poi ancora vitamina A, vitamina E, vitamina K, acido folico, magnesio, potassio, rame, flavonoidi.

 

È quindi un'ottima fonte di antiossidanti e ha un ottimo potenziale anti-aging, cosa che la rende un alimento di grande aiuto, soprattutto fermentata, per le patologie cronico-degenerative che vanno incontro a un grande stress ossidativo, come il Morbo di Parkinson.

 

Basti pensare che dopo che il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier lo regalò a papa Giovanni Paolo II (malato di Parkinson), il suo costo come integratore scese del 30% per i malati di Parkinson, ma anche per i malati di Hiv, vista anche la capacità di incidere in meglio sulle difese immunitarie.

 

La papaya e i benefici per la salute.

L'effetto antinvecchiamento ad opera della papaya c'è soprattutto quando è matura al punto giusto, e aiuta anche come protezione dai tumori e dai disturbi cardiovascolari; alleata della salute del cuore, previene l'ossidazione del colesterolo che può portare alla formazione delle placche aterosclerotiche, causa di infarti e ictus.

 

Per non parlare delle fibre, di cui questo frutto tropicale è ricchissimo, che aiutano a ridurre i livelli di colesterolo LDL (quello "cattivo") nel sangue e ne riducono l'assorbimento a livello intestinale. Ovviamente le fibre contenute nella papaya aiutano anche la regolarità dell'intestino, che non guasta, e secondo alcuni studi scientifici, pare che queste fibre abbiano la capacità di legarsi alle tossine cancerogene del colon tenendole lontane dai tessuti sani; pertanto grazie a questa caratteristica e alle già citate proprietà antiossidanti, possiamo considerare la papaya un valido aiuto nella prevenzione del tumore al colon.

 

Ma la vera rivelazione, grazie alla cultura giapponese, è stata, come accennato poco fa, la papaya fermentata, la cui trasformazione porta, da un lato, al profondo cambiamento del contenuto di proteine e carboidrati presenti nel frutto fresco e, dall'altro, alla capacità di generare delle nuove sostanze, chiamate betaglucani, che aiutano il sistema immunitario (da qui l'applicazione anche nei confronti dei malati di Hiv) e di proteggere il corpo dai radicali liberi.

 

La fermentazione avviene grazie a un lievito (Saccaromyces Boulardii) e al glucosio tramite un processo biotecnologico. Pertanto si può affermare che la papaya fermentata è un ottimo coadiuvante nei periodi di stress fisico e mentale.

 

La modalità d'assunzione più diffusa per gli integratori a base di papaya fermentata è quella in bustine contenenti polvere solubile. La dose consigliata è piuttosto generica, in ogni caso, si consiglia di assumerne una bustina da 3 g al giorno.  

 

Anche se non ci sono abbastanza approfondimenti a riguardo, alcuni studi hanno dimostrato una certa sensibilità all'integrazione alimentare di papaya fermentata nei pazienti con diabete mellito, che grazie agli antiossidanti sembrerebbe limitare lo stato infiammatorio generale oltre a favorire la riduzione della glicemia.

 

Va sottolineato però che questi studi sono stati effettuati solo su pazienti malati che hanno spesso stili di vita e condotte alimentari abbondantemente da rivedere.

Papaya:  acquisto e conservazione

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Pur essendo reperibile tutto l'anno, viste le sue proprietà sarebbe consigliabile consumarla soprattutto nella stagione fredda quando il sistema immunitario va maggiormente supportato.

 

Esistono poi delle piccole accortezze da usare nel suo consumo, ovvero: se, comprandola, avete intenzione di consumarla in tempi brevi scegliete frutti dalla buccia giallo-arancia, morbidi al tatto; se invece l'acquistate con la buccia ancora verde e il frutto ha una consistenza dura, lasciatela maturare per un paio di giorni.

 

Potete accelerare il processo di maturazione mettendola in un sacchetto di carta insieme ad una mela o una banana ma in tal caso è bene sapere che non svilupperà tutta la sua dolcezza. I punti neri che spesso si vedono sulla buccia non sono indice di marciume o eccessiva maturazione.

 

Evitate invece di acquistare frutti troppo morbidi e ammaccati. Una volta a casa è bene conservarla in frigorifero chiusa in una busta, di plastica o di carta. Di norma è consigliabile consumarla entro due o tre giorni, ma in genere una papaya matura si conserva in frigo anche una settimana.

 

Ricetta Insalata di papaya.

Per concludere, ecco un modo semplice, gustoso e sano per consumare la papaya, magari a inizio pasto, prima della portata principale che sarebbe bene fosse un piatto unico: una fresca insalata di papaya, con finocchio, carote e cavolo cappuccio.

 

Basta tagliare le carote e il cavolo cappuccio alla julienne o grattugiarli, tagliare il finocchio a piccoli cubetti e sbucciare la papaya tagliando  anch'essa  a cubetti.

 

Versare gli ingredienti in un recipiente e aggiungendo una  base di succo d'arancia, succo di limone e olio.

Controindicazioni della papaya.

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Se il giusto sta nel mezzo, è importante non esagerare con determinate componenti di questo interessante frutto: i semi di papaya, che comunque sono da considerare all'interno della parte edibile, assunti quotidianamente dall'uomo, sono considerati un ottimo contraccettivo naturale.

 

Ma secondo alcuni studi scientifici condotti sugli animali, il loro uso prolungato potrebbe portare a infertilità maschile; non si sa ancora se questa infertilità sia reversibile, quindi nel dubbio meglio usare parsimonia.

 

Le donne in gravidanza invece devono prestare attenzione al consumo di papaya; il frutto completamente maturo non è considerato rischioso, ma se è acerbo contiene molta più papaina e se è vero che ha delle meravigliose proprietà digestive, è anche vero che può indurre le contrazioni uterine.

 

Inoltre non dimentichiamoci del suo contenuto di lattice che può provocare reazioni, anche gravi, nelle persone allergiche a questa sostanza.


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