Un’aspirina al giorno è utile o no?

(a cura del Dr. Kob Thompson.)

Un'aspirina al giorno fa bene a tutti? “Prenda due aspirine e mi richiami domattina", normalmente si pensa che sia questo il consiglio dei medici quando non hanno niente di meglio da prescrivere. L'aspirina sembra essere diventata la panacea, leggera e innocua, di tutti i mali. Essa, però, non è un farmaco debole e innocuo. 

Un'aspirina al giorno fa bene o fa male?
Aspirina

L'aspirina ha, infatti, effetti rilevanti sulla coagulazione del sangue e una sola compressa di aspirina può inibire la coagulazione addirittura per un periodo di due settimane. Un'aspirina al giorno è in grado di ridurre il rischio di infarto fino al 40%, più della cardiochirurgia, dell'angioplastica e di qualsiasi altro farmaco, fatta eccezione per le statine. 

 

La sua azione di prevenzione si esplica non solo sulle persone con patologie arteriose conclamate, ma anche su coloro che quella sulle piastrine continua per settimane. A differenza di altre cellule, le piastrine non riescono a riformare il trombossano.

 

L'aspirina inibisce la capacità delle piastrine di formare coaguli per tutta la durata, diverse settimane, della loro vita nel circolo sanguigno. Anche altri farmaci antinfiammatori hanno effetti transitori sull'aggregazione piastrinica, ma solo l'aspirina disattiva in modo permanente il trombossano.

 

Poiché l'aspirina non altera il processo sottostante di accumulo del colesterolo e di costruzione della placca, la sua benefica azione protettiva contro l'ostruzione delle arterie scompare quando svanisce il suo effetto sulle piastrine. Quindi, se prenderete l'aspirina per alcuni mesi e poi smetterete, non avrete più protezione contro gli infarti o gli ictus.

 

È UTILE O NO PRENDERE UN'ASPIRINA AL GIORNO?

Nonostante gli evidenti vantaggi, un'aspirina al giorno non fa bene a tutti. Dovreste prenderla solo se i benefici superano i rischi, se cioè la possibilità di prevenire un attacco cardiaco è maggiore di quelle, mortali, di un'emorragia gastrica o cerebrale.

 

Per aiutare i medici a definire chi dovrebbe prendere un'aspirina al giorno, le associazioni che si occupano di malattie cardiovascolari hanno stabilito le seguenti linee guida, basate su ricerche effettuate su migliaia di pazienti.

 

Prendete in considerazione la terapia farmacologia di un'aspirina al giorno se avete una comprovata patologia cardiovascolare: angina, infarto del miocardio, ictus, o vi è stata diagnosticata una malattia arteriosa.

 

Prendete in considerazione l'assunzione di un'aspirina al giorno se avete più di cinquant'anni e due o più dei seguenti fattori di rischio:

Colesterolo LDL alto

Colesterolo HDL basso

Diabete di Tipo 2

Fumatore abituale

Infarto subito da un familiare stretto

Ipertensione arteriosa.

 

Non dovreste prendere un'aspirina al giorno se non avete una percentuale di rischio cardiovascolare superiore alla media. La possibilità di gravi effetti collaterali supera i vantaggi che l'assunzione dell'aspirina comporta. Se avete solo la colesterolemia alta e nessun altro fattore di rischio, i rischi cui andate incontro sono superiori ai benefici.

 

Se avete provato a prendere un'aspirina al giorno e avete avuto degli effetti collaterali, chiedete al vostro medico in che modo ridurli o quali sono le terapie alternative.

 

CONSIGLI PER L'ASSUNZIONE DI UN'ASPIRINA AL GIORNO.

Sin dall'inizio del 1800 erano note le proprietà antidolorifiche dell'acido salicilico, l'ingrediente attivo dell'aspirina, ma il suo uso era limitato dall'irritazione gastrica e dalla nausea. Solo quando il chimico Bayer la elaborò fino a farla diventare un composto meno irritante, l'aspirina cominciò ad avere una grande diffusione.

 

Ciò nonostante, il dolore di stomaco, la nausea, il peggioramento del bruciore di stomaco e le emorragie gastrointestinali rimangono possibili effetti collaterali fastidiosi.

 

Ecco alcuni modi per ridurre questi rischi:

Scegliete un'aspirina per bambini o una cardioaspirina, e nient'altro. Fortunatamente la dose di aspirina necessaria a inibire le piastrine è molto inferiore a quella che serve per far passare un mal di testa o dei dolori articolari. La dose standard come antidolorifico è di 640 mg, mentre per prevenire gli infarti bastano 81 mg al giorno, la quantità che c'è dentro un'aspirina per bambini o una cardioaspirina (100 mg). In realtà dosi più alte ne riducono l'efficacia.

 

Assumere più di 160 mg al giorno di aspirina provoca maggiori effetti collaterali e inibisce la formazione di coaguli meno dell'assunzione di dosi più basse. Assumete una compressa gastroprotetta. La ragione principale per cui l'aspirina provoca irritazione dello stomaco o emorragie è che, dopo essere entrata nel flusso circolatorio, ritorna verso la parete dello stomaco, dove va ad inibire gli enzimi che proteggono la mucosa gastrica.

 

Questa azione irritante sulla mucosa, tuttavia, si svolge anche in modo diretto. Per questo alcune ditte farmaceutiche rivestono di uno strato protettivo le loro compresse per tener lontana dalla mucosa la molecola di aspirina. Ciò riduce un po' l'irritazione e il rischio emorragico, ma non elimina del tutto questi effetti collaterali. Quindi, se prendete l'aspirina per diversi giorni, usate la sua forma farmaceutica gastroprotetta.

 

Assumete l'aspirina dopo esservi alzati. Se, dopo l'assunzione, state distesi, potrebbe risalire alla parte inferiore dell'esofago e provocarvi bruciore di stomaco, specialmente se soffrite di reflusso esofageo e acidità di stomaco. Ho visto persone che soffrono di bruciore di stomaco prendere solo due compresse di antinfiammatori al mese e provare sollievo eliminando completamente i farmaci.

 

Se prendete un altro antinfiammatorio, come l'ibuprofen o il naproxen, aspettate almeno due ore prima di assumere anche l'aspirina. L'assunzione di un altro farmaco antinfiammatorio immediatamente prima dell'aspirina può interferire con la sua azione anticoagulante. Se prendete prima l'aspirina, aspettate trenta minuti prima di prendere un altro antinfiammatorio.

Effetti collaterali dell'aspirina

COME GESTIRE GLI EFFETTI COLLATERALI DELL'ASPIRINA,

L'irritazione gastrica indotta dall'aspirina provoca un tipico bruciore alla bocca dello stomaco o dietro la parte superiore dello sterno, accompagnato spesso da nausea.

 

Questi sintomi peggiorano di solito di mattina e scompaiono durante la giornata.

 

Alcuni farmaci antiacidi danno spesso un sollievo temporaneo. Poiché i disturbi di cuore possono provocare un dolore nella stessa zona, fatevi controllare da un medico e non date per scontato che è l'aspirina a provocarvi questi sintomi.

 

Alcune persone, spesso, prendono l'aspirina senza avere effetti collaterali per lunghi periodi, fino a che non interviene qualcos'altro che provoca irritazione allo stomaco.

 

Ecco alcuni dei responsabili più comuni che causano queste irritazioni:

Altri farmaci antiflogistici o antiartritici

Farmaci per l'osteoporosi (alendronato e risedronato)

Dosi elevate di vitamina C

Alcuni antibiotici

Nicotina

Alcol.

 

Come alleviare l'irritazione dello stomaco.

Il dolore addominale o la nausea indotti dall'aspirina di solito scompariranno in pochi giorni se darete allo stomaco due o tre giorni di sospensione del farmaco. Smettere di prendere l'aspirina per un lasso di tempo così è generalmente sicuro, perché il suo effetto anticoagulante dura più di una settimana. Medicinali che bloccano l'acidità, come l'omeprazolo (Antra, Losec, Mepral, Omeprazen), consentono un più rapido miglioramento dei bruciori di stomaco.

 

Se avete un vomito che dura da più di ventiquattro ore, è meglio che interrompiate l'assunzione dell'aspirina e consultiate il vostro medico. L'irritazione gastrica provocata da un'influenza intestinale o da cibo avariato peggiora, di solito, se si assume anche l'aspirina. Questa patologia può anche scatenare un'emorragia gastrica. Dovreste sapere che sono ben noti gli effetti nocivi dell'aspirina sulla mucosa dello stomaco e la sua capacità di provocare emorragie senza dare dolore.

 

L'unico segno di emorragia potrebbero essere le feci, piene di sangue o nere, un senso di debolezza o degli svenimenti. Ci vuole moltissimo sangue perché le feci cambino colore, quindi una lieve emorragia gastrica passa spesso inosservata. A volte, l'unico modo di scoprirla sono le analisi del sangue o delle feci. Quando i pazienti che prendono l'aspirina mostrano segni di emorragia interna, i medici sono obbligati a scagionare, prima di tutto, questo farmaco.

 

Poiché una perdita di sangue simile può essere provocata da un'ulcera o da un cancro, spesso il consiglio dei medici è di fare una radiografia dopo assunzione di bario o una colonscopia. Uno degli svantaggi dell'assunzione di aspirina è la possibilità di dover fare analisi su analisi per escludere altre cause di emorragia intestinale.

Se gli effetti collaterali continuano a persistere, prendete in considerazione l'uso quotidiano di un antiacido, come l'omeprazolo, che spesso li previene.

Alternative all'aspirina, la superaspirina

Le aziende farmaceutiche hanno sviluppato dei medicinali che possono sostituire l'aspirina o, se associati ad essa, migliorarne l'efficacia. Uno di questi farmaci, il Clopidogrel (Plavix) riesce a prevenire gli infarti tanto quanto l'aspirina, dando meno irritazione gastrica, e, se combinato ad essa, migliora ulteriormente l'azione di prevenzione.

 

Il Clopidogrel, tuttavia, è costoso e presenta altri effetti collaterali. La maggior parte dei cardiologi che conosco pensa che il beneficio aggiuntivo sia troppo ridotto e che sia un farmaco troppo costoso per essere usato in situazioni in cui l'aspirina da sola potrebbe essere efficace.

 

Se il Clopidogrel meriti il soprannome di “Superaspirina”, è ancora da stabilire.

 

USARE UN ACCOPPIAMENTO DINAMICO.

Un'aspirina al giorno aggiunta ad un farmaco per ridurre il colesterolo tipo statina costituisce una potente combinazione farmacologia per prevenire gli infarti e gli ictus. Le statine riducono le placche aterosclerotiche e impediscono che si rompano mentre l'aspirina impedisce che si formino i trombi che provocano l'occlusione nel punto di rottura delle placche.

 

Quando ho cominciato ad esercitare come cardiologo, quasi trent'anni fa, ero spesso chiamato in ospedale a tutte le ore del giorno e della notte, per assistere dei pazienti che avevano subito un infarto. Ora è tutto più semplice. Passano anche dei mesi prima che debba correre in ospedale per un'urgenza. È raro che i miei pazienti subiscano un infarto e ne dò il merito all'uso delle statine e dell'aspirina.

 

L'esistenza di medicinali che prevengono gli infarti vi può essere estremamente utile anche indirettamente. Vi può permettere, infatti, di concentrare i vostri sforzi su qualcos'altro. Perciò, se siete in sovrappeso o avete segni di insulino-resistenza, ma avete anche un colesterolo LDL alto, potete sottoporvi a una terapia farmacologia per risolvere il problema del colesterolo e indirizzare tutto il vostro impegno per equilibrare il metabolismo glucidico con la dieta e l'attività fìsica.

 

Fonte: Dr. Kob Thompson, laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Washington e si è specializzato in Medicina interna e Cardiologia presso l'Università dell'Illinois, a Chicago. Egli esercita la sua professione a Seattle, Washington, da quasi trent'anni.

 


loading...
Commenti: 0