Diverticolite e dieta

Crampi, dolori addominali e disturbi intestinali colpiscono in estate il 10% dì italiani. Dieta e integrazione con vitamina D tra i fattori di prevenzione più importanti per la diverticolite.             


Dieta e diverticolite (diverticolosi)

Crampi, dolori addominali, disturbi intestinali, sappiate che non siete soli ma fate parte di un buon 10% di italiani, soprattutto di età compresa fra i 50 e i 60 anni, che soffrono di diverticolite e disturbi intestinali.


La diverticolite è una dilatazione a forma di sacca della parete del colon in una zona di minore resistenza della parete stessa.


Cause della diverticolite.


Uno o più diverticoli determinano la diverticolosi, questa si localizza con maggiore percentuale nel colon sigmoideo cioè l'ultima parte dell'intestino crasso.


La diverticolite è detta anche "malattia del benessere" perché è quasi unicamente concentrata nei paesi industrializzati, dove il ridotto consumo di fibre, frutta e verdura favorisce la stitichezza.


La conseguenza più immediata è una riduzione del transito intestinale, soprattutto nel colon sigma (parte terminale), con un associato sforzo per la defecazione e un aumento della pressione interna che porta inevitabilmente al diverticolo.


Le cause, ormai note, fanno riferimento, come detto, alle alte temperature, ma soprattutto ad una alimentazione sopra le righe con consumo di cibi "tappabuchi" e ricchi di grassi (focacce, pizze, snack, gelati giganti consumati in spiaggia), povera di fibre (frutta e verdura) e di proteine di origine vegetale, qualche sigaretta in più, e bevande ghiacciate che "eccitano" la mucosa intestinale, specie dell'intestino crasso.


Se non adeguatamente trattati, o in casi gravi (perforazione e peritonite generalizzata), i diverticoli si trasformano in diverticolite, una malattia che può

richiedere anche un intervento chirurgico come la resezione parziale di un tratto di intestino crasso.


Ma per non rovinare la pausa di relax delle vacanze estive, una prevenzione si può attuare attraverso una alimentazione più attenta, ricca di fibre, unite all'integrazione di alimenti preferibil­mente morbidi, facilmente digeribili e da un maggior apporto di liquidi.


Una ricetta dietetica, questa, adatta anche in vacanza in caso di episodi acuti di diverticolite.


Di diverticolite e di consigli pratici si è parlato nel corso del 14° World Congress of Endoscopie Surgery, tenutosi a Parigi.


Il primo approccio al problema è farmacologico, con una terapia antibiotica, affiancata ad una correzione della dieta.


Vi sono però casi in cui attacchi ripetuti, una sintomatologia acuta e una risposta debole o assente alla terapia medica, richiedono un approccio chirurgico.


Questo prevede, il più di frequente, una resezione di parte del colon (a sinistra del sigma) che viene poi riagganciato al retto.


Sebbene l'intervento, di norma, garantisca il recupero totale della funzionalità intestinale dopo due-tre settimane dalla chirurgia, non è un intervento semplice e va svolto da chirurgi specializzati e con le tecniche più recenti, come la laparoscopia.


In generale, comunque, la malattia non è da sottovalutare. Infatti, in caso di diverticolite acuta complicata, generalmente in condizioni di urgenza, potrebbe essere necessario un intervento in due tempi con il confezionamento di un ano artificiale, e con il ripristino della funzione intestinale con un inter­vento successivo. 

Diverticolite, dieta e prevenzione

Per prevenirne l'insorgenza della diverticolite la prima cura, è quindi naturale, legata alla nostra alimentazione.

 

La prevenzione, si basa soprattutto sull'aumento dell'apporto di fibre, verdura e frutta, e molta acqua.

 

Sono da evitare invece alimenti che contengono semi (pomodori, cetrioli, uva, fichi, fragole, lamponi, kiwi, pane con semi di sesamo) perché possono fermarsi nei diverticoli e infiammarli.

 

Da non sottovalutare è anche l'apporto di vitamina D, con l'assunzione di alimenti ricchi di calcio (latte, latticini, formaggi fatta eccezione nei casi di intolleranze), che svolge un ruolo importante nel mantenimento dell'equilibrio intestinale, della integrità della mucosa e come mediatore dell'infiammazione intestinale.

 

I più recenti studi fanno ipotizzare una possibile correlazione fra bassi livelli di questa sostanza e l'insorgenza di diverticolite.

 

Stando ai primi risultati è consigliabile tenere sotto controllo i livelli di questa vitamina e, laddove necessario e consigliato, prevedere un'assunzione orale con degli integratori alimentari. 

 

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