Dai flexitariani ai crudisti

C'è chi non mangia carne da sempre, come l'oncologo Umberto Veronesi, convinto che faccia male alla salute. 


E chi invece ha smesso da qualche tempo, dopo aver letto il libro dello scrittore americano Jonathan Safran Foer "Se niente importa.


Perché mangiamo gli animali?", scoprendo come trattano gli animali negli allevamenti intensivi.

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Vegetariani, vegani, crudisti, fruttariani, macrobiotici: sono tanti gli stili alimentari alternativi, tra cui il locavorismo.


Un mosaico di prescrizioni più o meno rigide, dettate da motivazioni etico-morali, igieniste, economiche, salutistiche, ecologiche.

 

Circa 2 milioni di italiani si definiscono vegetariani (non mangiano né carne né pesce, i lacto-vegetariani neanche le uova) o vegani (escludono anche latte, formaggi e miele, in quanto prodotto dalle api, nonché borse, scarpe e altri accessori in pelle di derivazione animale).

I flexitariani coloro che consumano proteine animali solo sporadicamente

Secondo il "Rapporto Italia 2012" Eurispes, che però non considera i cosiddetti "flexitariani" ovvero coloro che consumano proteine animali solo sporadicamente, i vegetariani flessibili in aumento nel nostro paese e soprattutto negli Stati Uniti, con un picco a Hollywood e dintorni.

 

Nella vita quotidiana, infatti, rispettare tutte le regole può diventare una corsa a ostacoli.

 

Nel suo nuovo libro "Cucina vegana" (Mondadori), lo chef Simone Salvini ribalta l'immagine punitiva di questa filosofia alimentare e porta in tavola 100 ricette fantasiose, per ogni stagione: in estati ad esempio, c'è da scegliere tra la pappa al pomodoro con pesto di basilico, un gazspacho di anguria, fragole e delle cialde croccanti di farina di legumi con asparagi, mele e fragole.

 

L'esperto di alimentazione naturale Rene Andreani, invece, dopo alcune parentesi macrobiotiche, vegetariane e vegane è approcciato al crudismo, che proibisce formaggi, latte, zucchero, caffè, sale e consiglia noci e semi oleosi, alghe, fiori, germogli, verdura e frutta. Ca va sans dire, tutto rigorosamente crudo.

 

Nel libro "Raw food. Mangiar crudo per vivere sani" (Macro Edizioni) descrive ogni alimento vegetale e le sue proprietà, illustra le carenze nutrizionali dei cibi cotti e il calendario della frutta di stagione, con una serie di ricette crudiste.

 

Nella sua dieta "crudo-cotto a strati successivi" l'85 per cento del regime alimentare è vegano, con la concessione di un pasto cucinato al giorno (meglio a pranzo).

 

Pesce (possibilmente fresco e di piccola taglia non di allevamento) una volta a settimana, carne rossa e bianca (biologica) due-tre volte al mese. Più che una dieta, un rompicapo.

 


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