Combinazioni alimentari corrette

Ogni alimento richiede condizioni di digestione specifiche, sia per quanto riguarda gli enzimi che entrano in azione, sia per il livello di acidità ottimale per l'attività enzimatica. È giunto il momento di passare a considerare quali sono le combinazioni alimentari favorevoli nei pasti e quali invece sono da evitare. A proposito della composizione degli alimenti, proteine, glucidi, lipidi ecc.; non bisogna dimenticare che raramente gli alimenti sono composti da un solo principio nutritivo, mentre in genere ne contengono diversi e in diverse proporzioni.


All'atto di tradurre in pratica le regole associative, è quindi necessario considerare gli alimenti secondo il nutriente che in essi prevale. Si parlerà perciò di alimenti a prevalente contenuto proteico, glucidico ecc. A questo proposito va comunque ricordato che la contemporanea presenza di diversi principi nutritivi in un alimento non crea mai disturbi né problemi di assimilazione, ciò che invece accade introducendo separatamente, durante il pasto, cibi con esigenze digestive opposte.

 

Alcune precisazioni sono da farsi anche in ordine al senso generale degli schemi associativi. Essi rappresentano indicazioni valide e provate per abbinare gli alimenti in modo da rendere massima l'efficacia della digestione e favorire l'assimilazione, alleviando il lavoro dell'organismo. Potrà succedere talvolta di fare qualche strappo alla regola: non sarà certo una tragedia e non dovremo sentirci colpevoli per questo.

 

Le combinazioni alimentari sconsigliate non portano comunque a conseguenze drammatiche, solo ci allontanano un po' dallo stato di efficienza ottimale. Seguire le regole associative non deve voler dire rinunciare al piacere del cibo, ma solo considerarlo con minor superficialità, per godere, attraverso l'alimentazione, del piacere di sentirsi veramente bene.

 

Nelle reazioni all'ingestione del cibo entrano anche in gioco fattori personali legati allo stato di salute, al proprio «potenziale di energia», alla propria sensibilità; tutto questo determina un certo margine di variabilità soggettiva per cui è sempre opportuna una verifica personale delle regole riportate sui libri.

 

Combinazioni considerate generalmente sconsigliabili potranno essere tollerate da alcuni, così come altre reputate neutre potranno risultare inadatte a chi dimostra una specifica sensibilità nei loro confronti. È anche questo un invito ad assumere una posizione da protagonista attivo nei confronti delle proprie scelte alimentari.

Le combinazioni alimentari.

Le corrette combinazioni alimentari: tabella
Combinazioni alimentari corrette

Cibi proteici con cibi amidacei.        

Cibi proteici con cibi proteici diversi cibi.                

Zucchero e frutta con cibi amidacei e proteici.

Bevande e cibi acidi con cibi proteici.

Bevande e cibi acidi con cibi amidacei.

 

Grassi con cibi proteici. 

 

Regole sulla compatibilità dei cibi e sulle combinazioni alimentari.

 

Spesso, quello di cui non si è tenuto conto è proprio l'insieme delle regole sulla compatibilità dei cibi e sulle combinazioni alimentari, regole che nascono dalla fisiologia della digestione.

 

Gli alimenti diventano meno digeribili e di più difficile assimilazione se sono mal combinati. Di fronte a disturbi dell'apparato gastroenterico quali gonfiori addominali, digestioni lunghe e difficili, stitichezza e bruciori di stomaco si crede spesso che sia sufficiente diminuire il consumo della carne, sostituire i cereali integrali a quelli raffinati e il miele allo zucchero, non consumare cibi in scatola.

 

Non tutti gli alimenti sono digeriti negli stessi tempi e con le stesse modalità, perché nel processo digestivo sono coinvolti molti enzimi diversi, ognuno dei quali capace di agire su un particolare legame chimico (per esempio le amilasi agiscono sugli amidi, le proteasi sulle proteine, le lipasi sulle catene dei grassi); inoltre, alcuni enzimi sono attivi in ambiente acido, altri solo in ambiente alcalino.

 

Perciò è evidente che, mettendo insieme cibi poco compatibili, si mette a rischio la digestione o degli uni o degli altri, se non di tutti.

 

Cibi proteici con cibi amidacei.

Le proteine necessitano di un ambiente acido, perciò nel digerirle lo stomaco produrrà più acido cloridrico.

 

I carboidrati hanno invece una predigestione in bocca e richiedono nello stomaco un ambiente alcalino; se nello stomaco si crea l'ambiente acido necessario per iniziare la digestione delle proteine, si blocca quella dei carboidrati, che rimangono in attesa di passare nell'intestino tenue dove i succhi pancreatici faranno loro trovare un adatto ambiente alcalino.

 

In pratica questo vuol dire che, per esempio, la pasta con il ragù, un piatto tanto gustoso quanto classico in Italia, allunga notevolmente il processo digestivo e può procurare gonfiori addominali e fermentazione.

 

Cibi proteici con cibi proteici diversi.

È frequente che in uno stesso pasto siano presenti due o più cibi proteici di diversa origine: può trattarsi del pezzo di formaggio a fine pasto dopo aver mangiato la carne o il pesce, oppure di piatti elaborati come il polpettone.

 

Il problema della compresenza di diversi cibi proteici nello stesso pasto consiste nel fatto che il nostro stomaco produce succhi gastrici in tempi diversi e con composizioni diverse a seconda del tipo di proteina da digerire.

 

Una combinazione alimentare particolarmente nociva è quella della carne con il latte.

Infatti il latte a contatto con l'acidità dello stomaco coagula, racchiudendo all'interno del coagulo frammenti di carne che, così protetti, non entrano in contatto con il succo gastrico e non vengono digeriti, passando inalterati nel tratto intestinale.

 

Bevande e cibi acidi con cibi amidacei.

Gli amidi, che cominciano e essere digeriti nell'ambiente alcalino dell'interno della bocca, non subiscono alcuna digestione se accompagnati da una bevanda acida che acidifica questo ambiente. Limone, aceto, frutta acida come ananas, ciliegie, fragole, succhi di frutta andrebbero assunti lontano dai carboidrati.

 

Bevande e cibi acidi con cibi proteici.

I cibi proteici sono digeriti in un ambiente acido, si potrebbe perciò pensare che non siano disturbati dall'acidità delle bevande.

 

In realtà le cose non stanno così: la secrezione di acido cloridrico dello stomaco è regolata da un meccanismo tale per cui se l'ambiente dello stomaco è già acido l'acido cloridrico non viene secreto, ma è solo l'acido cloridrico, e non qualsiasi acido, che attiva l'enzima (la pepsina) deputato alla digestione delle proteine, ed è per questo che in presenza di altri acidi le proteine non possono essere digerite.

 

Zucchero e frutta con cibi amidacei e proteici.

Gli alimenti dolci come lo zucchero e il miele hanno un'azione inibitrice sulla secrezione gastrica e sulla mobilità dello stomaco, rendendo difficoltosa la digestione degli altri alimenti.

 

La frutta ha bisogno un accenno a parte: la sua composizione a base di zuccheri semplici fa sì che non sia necessario nessun intervento digestivo dalla bocca sino all'intestino tenue, dove vengono direttamente assorbiti. 

 

Se la frutta è mangiata da sola i tempi digestivi sono brevissimi, se invece è assunta dopo altri cibi, deve aspettare che tutti gli altri alimenti vengano digeriti prima di essere assorbita dall'intestino tenue; il risultato è che staziona per lungo tempo nello stomaco creando fermentazione e coinvolgendo nella fermentazione anche il resto del cibo.

 

Grassi con cibi proteici.

Mangiare carne, pesce o uova con burro o panna rallenta molto la digestione, in quanto le sostanze grasse inibiscono la secrezione acida dello stomaco e ne rallentano la motilità. Lo stesso avviene con l'olio, ma in misura minore.

Le combinazioni alimentari più salutari non sono certo meno gustose.

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Considerando le regole sulle giuste combinazioni alimentari, ci possiamo rendere conto di quanto sia alterata la nostra digestione quando ci si alza da tavola dopo aver consumato quello che molti considerano un pasto normale e ragionevole: primo piatto di pasta, carne con contorno, frutta, e magari un po' di formaggio e un dolcino per accontentare il palato.

 

Le combinazioni alimentari più salutari non sono certo meno gustose, è solo questione di abitudine. L'abbinamento per esempio di cereali e legumi, che si trova nella giustamente famosa pasta e fagioli e in altri piatti non meno ricchi di storia come i veneti "risi e bisi" (riso e piselli), è un ottimo abbinamento; così sono ottimi gli accostamenti di pesce, carne e uova con verdure di tutti i generi.

 

La frutta, invece che a fine pasto, sarebbe meglio consumarla lontano dai pasti. Una volta che si seguono queste regole di corretta alimentazione per una buona digestione, ci si possono permettere, per esempio in un giorno di festa, quelle eccezioni che un organismo sano e ben funzionante è perfettamente in grado di sopportare senza danno.

 


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Commenti: 2
  • #1

    loredana (lunedì, 15 giugno 2015 14:21)

    purtroppo invece ci sono studi che sconsigliano anche l'abbinamento di cereali e legumi proprio perche necessitano di diversi enzimi per essere digeriti e producono acidità!!

  • #2

    Leonardo (mercoledì, 10 maggio 2017 16:14)

    Ma perché c'è scritto che ci sono ottimi abbinamenti come ad esempio "pasta e fagioli" quando la pasta è un carboidrato mentre i fagioli sono dei legumi e che quindi richiedono diverse condizioni per la digestione? (Come dice anche la tabella iniziale)
    Grazie e scusa se magari il commento è fuori luogo in quanto ignorante in materia!!