Meteorismo e flatulenza: il trattamento

Il "meteorismo" è la presenza di quantità patologicamente aumentata e mal distribuita di gas nel tratto gastrointestinale. Parliamo invece di "flatulenza" quando l'emissione di gas intestinali, la cui frequenza giornaliera varia da individuo a individuo ed è fortemente dipendente dalla dieta, raggiunge e supera le 24 emissioni giornaliere con valori eccedenti i 2 litri giornalieri.


Meteorismo aerofagia e flatulenza: i rimedi
Meteorismo e flatulenza

In condizioni fisiologiche la quantità di gas nel lume intestinale è abbastanza stabile, oscillando intorno ai 150-200 ml, con un'eliminazione media variabile dai 400 ai 1600 ml al giorno.

 

Anche se la sua composizione può rivelarsi all'indagine abbastanza variabile, l'azoto rimane sempre il componente principale riflettendo in qualche modo la sua predominanza anche nell'aria che respiriamo.

 

Il meteorismo e la flatulenza, insieme ai dolori addominali e alla stipsi, sono il disturbo gastroenterologico certamente più frequentemente vissuto,  ma che più ci imbarazza nella richiesta di un consiglio, e spesso, preferiamo parlare di coliche e dolori intestinali.

 

In effetti la presenza di grosse quantità di gas nell'intestino è comunemente causa di dolore addominale. Ma il riferirsi genericamente a dolorabilità addominale (cosa che potrebbe far pensare alla comune dispepsia o alla sindrome del colon irritabile, i due più comuni disturbi funzionali dell'intestino) può non rappresentare e chiarire bene il problema e le sue cause.

 

Perché il gas si trova nello stomaco e nell’intestino?

La presenza, anche quella fisiologica, di gas nello stomaco e nell'intestino si giustifica in vario modo. Ne sono causa: l'aria inghiottita (aerofagia), la semplice inspirazione profonda e gli alimenti stessi che, anche loro, ne sono pieni.

 

Un'altra importante fonte di gas, almeno teorica, è l'anidride carbonica stessa. Quella delle bibite gassate per intenderci. Questa anidride carbonica contribuisce però poco alla problematica del meteorismo. Viene infatti per gran parte riassorbita ed eliminata attraverso i polmoni.

 

Rilevante invece è la produzione di gas ad opera dei batteri dell'area intestinale, Le quantità di gas così prodotta dipende quindi sia dalle quantità degli zuccheri ingeriti che dalla qualità dei cibi, in toto, consumati.

 

Ovviamente cibi ricchi di fibre, come il pane integrale, i muesli e le verdure, oppure i legumi in genere e le cipolle, comportano un aumento rilevante della formazione gas da fermentazione batterica. Anche latte e frutta devono essere aggiunti a questa lista.

 

La capacità infatti di scindere il lattosio e il fruttosio non è funzionante in tutti. In caso infatti di deficit del giusto enzima, il lattosio raggiunge il colon dove stimola la fermentazione batterica che lo trasforma principalmente in acido lattico, idrogeno molecolare e anidride carbonica.

 

Il fenomeno irritativo che ne consegue, e l'inevitabile richiamo di grosse quantità di acqua dai tessuti, può provocare dolore addominale associato a diarrea. In maniera simile il sorbitolo, presente anche nella frutta, provoca richiamo d'acqua e formazione di gas provocando più o meno le stesse conseguenze determinate dal lattosio.

Il trattamento di meteorismo e flatulenza.

Sponsorizzato

È qui opportuno ricordare come anche la semplice messa in pratica di facili accorgimenti alimentari sia in grado di ridurre il problema legato a meteorismo e flatulenza, almeno in parte.

 

Chi soffre di tali manifestazioni dovrebbe infatti limitare l'assunzione di bibite e il consumo di fagioli, lenticchie, ceci, piselli e legumi (le Fabaceae in genere contengono trisaccaridi come il raffinosio, il verbascosio e lo stachiosio che, non digeriti per assenza di alfa-galattosidasi, producono forte fermentazione colonica).

 

Anche la frutta zuccherina dovrebbe essere consumata con  moderazione, dal momento che favorisce gli aspetti fermentativi microbici. Allo stesso modo i grassi, i fritti, i formaggi fermentati e piccanti, le cipolle e le melanzane, come anche i latticini in chi è intollerante al lattosio, dovrebbero essere fortemente contenuti in termini di dosaggio.

 

Dal punto di vista terapeutico esistono vari principi attivi dotati di una buona azione antimeteorismo (e antiflatulenza). Tra questi troviamo i rimedi tipici della fitoterapia come finocchio, passiflora, menta, camomilla. La loro azione è comunque modesta e necessita di lunghe somministrazioni.

 

Vi sono poi farmaci ad azione (i parasimpatico-mimetici) che aumentano l'attività del tratto gastro-intestinale riducendo in parte i fenomeni legati alla formazione di gas intestinali.

 

Questi farmaci, tuttavia, presentano effetti collaterali importanti che ne limitano, almeno in parte, un uso frequente (ritenzione idrica ad esempio).

 

Miglior compromesso tra azione farmacologica cercata e comparsa di effetti collaterali lo mostrano il carbone vegetale attivato e il simeticone.

 

Il carbone vegetale attivo.

Il carbone vegetale, detto anche carbone attivo o carbone attivato, è una polvere ottenuta dalla lavorazione del legname. Il legno utilizzato è normalmente di pioppo, salice o betulla ma può essere validamente sostituito da segatura, gusci e persino dai noccioli della frutta, il materiale dì partenza viene quindi sottoposto a riscaldamento elevato, ma senza fiamma, raggiungendo temperature di circa 600°C in atmosfera povera di ossigeno.

 

Il carbone così ottenuto viene quindi trattato con aria compressa per conferirgli quella caratteristica porosità, che aumentando enormemente il potere adsorbente lo rende particolarmente utile nel settore farmaceutico.

 

Il risultato finale è una polvere, finissima, nera, estremamente porosa, inodore e insapore. Il carbone vegetale attivato è una struttura indigeribile, capace di sequestrare gas, tossine. Si usa anche come antidoto in caso di avvelenamento  e impurità.

 

Le proprietà assorbenti del carbone vegetale dipendono dall'elevata area superficiale creata a sua volta dalla presenza di un numero enorme di pori microscopici. Sono questi che imprigionano le particelle della sostanza con cui è il carbone vegetale viene a contatto.

 

Il carbone vegetale è uno strumento terapeutico ad d'uso. Non viene assorbito dalle mucose gastrointestinali, né manifesta effetti tossici, né irrita l'intestino. Detto questo è comunque opportuno non assumerlo in caso di lesioni del tubo digerente. La comparsa di feci nere dopo l'assunzione di carbone vegetale non ha inoltre alcun significato patologico, ma è un semplice segnale della sua presenza.

 

Il Simeticone.

Il simeticone è un polimero idrorepellente ad azione "antischiuma". Gli agenti antischiuma si disperdono sulla  superficie  dei  liquidi acquosi (e quindi nel film acquoso presente nell'epitelio intestinale) e fanno in modo che le bollicine di gas presenti nel tratto gastrointestinale si uniscano per formare delle bolle di maggiori dimensioni (coalescenza) formando gas libero che viene facilmente eliminato (flatus).

 

Il simeticone, per via delle sue forti caratteristiche di idrorepellenza, non viene assorbito dal tratto gastrointestinale e non interferisce con l'assorbimento di altre sostanze. Viene eliminato inoltre immodificato nelle feci. Come il carbone vegetale, anche il simeticone presenta un profilo di sicurezza, ma, a differenza del primo, non interferisce in nessun modo con le curve di assorbimento di altri farmaci.

 

Il simeticone trova per questo valido impiego nel trattamento sintomatico della flatulenza e del meteorismo, sia dell'adulto che del bambino. Viene inoltre utilizzato per eliminare gas, aria e schiuma dal tratto gastrointestinale prima di eseguire esami radiografici, ecografici e gastroscopici.

 

Viene spesso somministrato in associazione con antiacidi come l'idrossido di alluminio (per potenziarne l'azione anti-acida) e con il carbone attivato per ottenere una ancora più efficace azione con importanti ricadute anche nel trattamento della dispepsia funzionale.

Gli effetti dell'associazione carbone vegetale e simeticone.

Sponsorizzato

Associare il carbone vegetale attivato con il simeticone significa, farmacologicamente parlando, creare una sinergia. Un'azione cioè superiore a quella che si otterrebbe semplicemente sommando le azioni dei due principi attivi separati.

 

La sinergia è sicuramente  evidente quando le due sostanze vengono impiegate, a dosaggi opportuni, all'interno di preparazioni capaci di "lavorare" sia il gas dello stomaco che il gas dell'intestino. Perché questo sia possibile tanto il carbone vegetale quanto il simeticone dovranno sciogliersi sia nello stomaco che nell'intestino, in tempi diversi.

 

Queste tecniche a rilascio differenziato sono per fortuna disponibili e vengono applicate proprio per ottimizzare l'efficacia di questi principi gastrointestinale dei pazienti sofferenti, sia per aerofagia che per eccesso di fermentazione intestinale, di meteorismo e flatulenza.

Sponsorizzato

Scrivi commento

Commenti: 0