Fragole: proprietà e benefici

In primavera, il verde tenero delle foglioline della fragola si arricchisce di tonalità bianche e oro: sono i piccoli fiori formati da candidi petali che incorniciano un piccolo sole dorato, disegnato dagli stami gialli.

 

Appartenente alla famiglia delle Rosacee, la fragola è una piantina cespugliosa e perenne, dal fusticino corto e peloso e dalle tenere foglie radicali, rette da un picciolo rossiccio, coperto da peli morbidi: esse sono trifogliate, dentate e con la superficie superiore lucida e l'inferiore più chiara e pelosa. 

Proprietà curative della fragola
Fragole

I fiorellini, che fioriscono da maggio a giugno, hanno una corolla formata da cinque petali bianchi, che circondano i numerosi stami color oro. La pianticella è impiantata su un rizoma quasi verticale, con molti stoloni.

 

A primavera, quando i fiori sono stati fecondati e hanno, quindi, assolto la loro naturale funzione, il ricettacolo si ingrossa, diventa polposo, succoso, dolce e profumato trasformandosi, così, in un rosso frutto, che, in verità, frutto non è, perché deriva dalla trasformazione del ricettacolo.

 

Per tale ragione, in botanica, la fragola è considerata un «falso frutto», mentre i suoi veri frutti sono i piccoli acheni disseminati sulla superficie del cosiddetto falso frutto. I frutti, le foglie, gli stoloni e i rizomi, cioè tutta la pianta, sono terapeuticamente validi e, quindi, usati in fitoterapia con successo, grazie ai Principi Attivi che essa contiene, Principi talmente importanti che alcuni studiosi definirono la fragola «una miniera di elementi salutari», mentre Linneo la considerò «un dono di Dio».

 

Il tempo giusto per raccogliere i frutti, ovviamente, è quello della loro maturazione; le foglie si colgono, invece, prima che si formino i frutti (aprile, maggio); la primavera è il periodo più adatto per estirpare il rizoma.

 

HABITAT.

Moltissime sono le varietà di fragole coltivate, varietà create da studi sperimentali e da incroci. Sia nelle coltivazioni su larga scala, sia negli orti e nei giardini, le fragole crescono e maturano senza perdere le prerogative fisiche e le proprietà terapeutiche, purché le loro condizioni di vita siano simili a quelle che la Natura ha programmato per le loro «sorelle» che vivono allo stato selvatico e che amano i terreni soffici, i luoghi erbosi e i boschi radi: la profumatissima e dolcissima fragolina di bosco, ovviamente, vive nelle macchie boschive rade della zona submontana e alpina, fino a 1600 m.

 

Principi attivi presenti nella fragola.

Fra i benefici PRINCIPI ATTIVI della fragola, menzioniamo: citrale volatilizzabile (che dona alla fragola una leggera nota di profumo di limone), glucoside (la fragarina, che si scinde in rosso fragola e zucchero), fragarianina (un altro glucoside), mucillagini, pectine, proteine, resine, sali minerali (specie calcio, ferro e potassio), tannini e vitamine.

 

Notevole, in particolare, è la ricchezza di vitamina C, e, in misura minore, della vitamina A e quelle del gruppo vitaminico B.

 

Secondo gli studi sperimentali del dottor Binet, ogni chilogrammo di frutti di fragola contiene un abbondante grammo di ferro: tale notevole presenza è utile a tutti gli organismi e, soprattutto, a coloro che soffrono di anemia o di astenia.

 

Proprietà curative della fragola.

Il salicilato di metile, che le fragole contengono, costituisce un'ottima cura contro la gotta, l'artrite e pone, quindi, fine ai dolori che tali malattie generano. Inoltre, una «dolcissima» cura di questi frutti da energia, tonifica e stimola l'organismo, perciò è consigliabile a tutti (meno a coloro che ne sono allergici), specie ai convalescenti, agli esauriti e alle persone sofferenti di astenia e a quelle sottoposte a gravi stress.

 

Quattrocento grammi di fragole al giorno sono un'ottima cura per abbassare la pressione negli ipertesi. Questa terapia può arrossare le feci e dare una tonalità rosacea alle orine, ma ciò non comporta pericolo alcuno. Anche i diabetici possono mangiare e curarsi con le fragole o i loro derivati (marmellate, gelatine, sciroppi ecc.), perché lo zucchero che esse contengono non è glucosio (per loro dannoso), ma è solo levulosio.

 

L'infuso, e ancor più il decotto delle foglie e quello del rizoma, per la presenza dei tannini, sono astringenti, antidiarroici e buoni diuretici. Il decotto di rizoma è, anche, disintossicante, astringente e, quindi, antiemorragica, per cui viene usato per fermare le emorragie, specie nei casi di ematuria (emorragie provenienti dalla vescica) e nelle emorragie intestinali; inoltre, debella il catarro intestinale e funge da aperitivo, perché stimola l'appetito.

 

Come i frutti e le foglie, anche il rizoma elimina gli acidi urici, cura sciatica, reumatismi e gotta. Le foglie giovani vanno essiccate e conservate in vasi chiusi ermeticamente, perché, durante l'inverno, si possono usare per fare té e tisane profumate, buone, rinfrescanti, salutari e, soprattutto, atte a eliminare tosse e catarro.

 

USO ESTERNO.

Bagni fatti con acqua arricchita da foglie di fragola tolgono il fastidioso prurito e danno sollievo alle pelli irritate e infiammate. Il decotto del rizoma o l'infuso delle foglie costituiscono un buon collutorio che cura le gengive e le mucose orali infiammate.

 

Per chi soffre di geloni, è consigliabile massaggiare, giornalmente, le parti interessate con un frullato di fragole; la medesima cura è valida anche per eliminare rossori al viso, perché i rossi e succosi frutti stimolano la circolazione sanguigna periferica. Il decotto della piantina intera è utile per curare la leucorrea (perdite bianche vaginali).

 

Proprietà cosmetiche della fragola.

Fragoline di bosco, frullate e spalmate sul viso, funzionano come una maschera di bellezza rigenerante pelli stanche e asfittiche, perché nutrono e ossigenano i tessuti epidermici. Grazie alla già accennata capacità di promuovere il flusso sanguigno periferico, le fragole sono un'ottima cura per l'inestetica couperose e anche un buon doposole calmante pelli irritate da troppa esposizione al sole.

 

Anche il succo di fragola, ottenuto con la centrifuga, ha la stessa azione benefica, inoltre, avendo (come i frutti da cui deriva) il medesimo Ph della pelle, funziona da riequilibrante, da tonificante e da normalizzatore delle funzioni biochimiche dell'epidermide.

Fragole: uso e preparazioni.

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FRUTTI.

Fragole: cura di fragole al naturale.

Succo: centrifugare le fragole e filtrare, poi, il succo attraverso una garza.

Frullato: rinfrescante, dissetante e terapeutico, è efficace anche negli stati febbrili.

Compresse: porre fra due strati di garze  i frutti resi poltiglia schiacciandoli con una forchetta.

Sciroppo di fragole: sciogliere, a bagnomaria, 150 g di succo di fragole in 700 g di zucchero, aggiungendo acqua bollita quanto basta per fluidificare il tutto. Lo sciroppo assunto senza essere filtrato, non è solo rinfrescante e dissetante, ma è anche salutare e terapeutico, perché contiene tutti i Principi Attivi del frutto. Se lo si desidera, ovviamente, lo si può filtrare.

 

FOGLIE.

Infuso o tisana: lasciare, per 10 minuti, in infusione, a recipiente coperto, un cucchiaino di foglie fresche, in una tazza di acqua bollente. Filtrare.

Cataplasma: tritare, grossolanamente, le foglie fresche di fragola selvatica.

Decotto: bollire, per 5 minuti e, poi, lasciare in infusione per altri 10 minuti, a recipiente coperto, 50 g di foglie secche, in un litro di acqua. Filtrare.

Decotto di Blackburn: questo particolare decotto, studiato e messo a punto nel 1800, dal medico che gli ha dato il nome, è citato in molti libri di fitoterapia. La famosa ricetta è la seguente: «Far bollire, in un litro di acqua, 375 g di foglie fresche di fragola, con 15 cl di acquavite di buona qualità, finché il decotto si riduce a soli 55 cl».

 

RIZOMA.

Decotto: bollire, per 10 minuti, 20 g di rizoma, contuso e ridotto a pezzi, in un litro di acqua. Poi, a recipiente coperto, lasciare riposare per un quarto d'ora, infine, filtrare.

 

PIANTINA INTERA.

Decotto: bollire, per 10 minuti, 30 g di una piantina di fragoline selvatiche, in un litro d'acqua. Poi, a recipiente coperto, lasciare il decotto a riposare per altri 10 minuti.

 

DOSI PER USO INTERNO FRUTTI.

Fragole: una tazza di fragole al giorno, per una settimana.

Succo: un bicchiere al mattino, per un settimana.

Sciroppo: una tazzina "energetica" al mattino.

FOGLIE.

Infuso o tisana: bere 3-4 tazzine al giorno.

Decotto: 3 tazzine al giorno.

Decotto di Blackburn: un bicchierino dopo i 2 pasti principali.

RIZOMA.

Decotto: 3 tazzine al giorno.

 

DOSI PER USO ESTERNO FRUTTI.

Frullato di fragole: il frullato o il succo, applicati 2 o 3 volte al giorno, a seconda dei casi, costituiscono un doposole rinfrescante e rivitalizzante per pelli irritate da un'esposizione eccessiva al sole; il medesimo trattamento, eseguito una o due volte alla settimana, cura la couperose e i rossori del viso; mentre usato una volta ogni 8 o 10 giorni, serve da maschera di bellezza rigenerante e rivitalizzante.

 

Per evitare la formazione di geloni, è bene riattivare la circolazione sanguigna, massaggiando, mattina e sera, col frullato o il succo di fragole le parti che, generalmente, ne sono colpite.

Compresse: applicare le compresse, 2 volte al giorno sul viso arrossato, sulle parti soggette a geloni, su varici e su pelli infiammate.

 

FOGLIE.

Bagno per pelli irritate: arricchire l'acqua del bagno con l'infuso di foglie fresche, oppure lasciare, per un quarto d'ora, nell'acqua del bagno, un sacchetto di garza contenente due manciate di foglie, poi immergersi, per almeno un quarto d'ora, mantenendo il sacchetto nell'acqua.

Decotto di foglie: fare irrigazioni vaginali, 2 volte al dì.

Infuso di foglie o decotto di rizoma: i preparati servono, mediante sciacqui al cavo orale, a curare mucose e gengive infiammate. Usare mattina e sera: in casi più gravi, almeno 3 volte al giorno.

Curiosità sulla fragola.

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Rossa come il sangue, dolce come l'amore, simbolo di primavera, protagonista di leggende, la fragola rappresenta anche, e soprattutto, la Passione di Gesù Cristo e la Divinità. Il frutto della fragola, infatti, è disegnato su molte pagine di manoscritti medioevali, quelle pagine che ricordano la passione e la morte del Tiglio di Dio e dei Martiri torturati e uccisi in suo nome.

 

Anche nei quadri dei pittori del periodo gotico, tale sacra allegoria è chiaramente illustrata: i frutti, la cui forma ricorda una grossa goccia, riuniti a mazzetti e di colar rosso vivo, rappresentano le gocce del sangue che sgorga dalle ferite del Cristo immolato, mentre le foglie della pianta, formate da un gruppo di tre foglioline, rappresentano la Trinità Divina.

 

Simbolo di Amore Divino, quindi, ma anche simbolo dell'amore umano, sconvolto dalla passione e dalla gelosia, come ci ricordano le fragoline ricamate sul fazzoletto che Otello aveva regalato a Desdemona e la cui perdita fu la causa di un delitto d'amore e di passione.

 

Leggi anche: Aceto di fragole fatto in casa

 

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