SparringBall per dimagrire con il Boxing splash

Arriva in piscina lo SparringBall, il primo allenamento combat che permette di scaricare le tensioni e intanto divertirsi in acqua. Con effetto super-dimagrante.


A volte siamo così stanche, tese e di cattivo umore che vorremmo scaricare il nervosismo prendendo a pugni... qualcosa.

 

Meglio evitare liti con i mariti e i fidanzati e ripiegare su un training in palestra appropriato al nostro umore, ispirato alla boxe. I workout sono così numerosi che è impossibile contarli, ma adesso ne è arrivato uno davvero rivoluzionario.

 

Merito dello Sparring Ball, una palla da boxeur rivisitata in chiave fitness che sta su un fusto sottile e flessibile e oscilla in base all'intensità del pugno ricevuto.

 

La si usa per l'allenamento a secco ma anche in piscina, dove il workout si chiama Boxing Splash. Incuriosita dal miraggio di un training originale, efficace e pure antistress.

SparringBall per dimagrire in acqua con il Boxing splash
SparringBall

Come funziona lo SparringBall.

Il primo contatto con lo SparringBalI avviene a bordo piscina e la reattività dell'attrezzo mi fa capire che fra poco, in vasca, le sensazioni saranno inusuali anche per una fitness addicted.

 

Ci posizioniamo in acqua ciascuno con il suo SparringBalI davanti a sé. Il gruppo è eterogeneo, con uomini e donne di età diverse: siamo immersi fino alle spalle, quindi non occorre saper nuotare.

 

L'istruttore, spiega che la palla da colpire deve emergere per metà dall'acqua, in modo che i colpi vengano sferrati sotto alla superficie, sfruttando al massimo la resistenza del liquido.

 

Prima di cominciare, il trainer mostra la "posizione di guardia" (con una gamba avanzata rispetto all'altra) e i colpi che utilizzeremo durante il workout.

 

Dovremo sferrare dei diretti (jab e cross), cioè dei colpi dritti davanti a noi, dei ganci (in cui si colpisce il bersaglio di lato, con una torsione del tronco) e dei montanti (dal basso).

 

In più, nello SparringBalI si sferrano anche dei calci (così vengono rassodati meglio gambe e glutei, e le donne sono più soddisfatte).

Come si svolge una lezione di SparringBall.

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La parte iniziale della lezione è un riscaldamento a base di corsa sul posto, sollevamenti alternati dalle ginocchia al petto, calci in avanti, calci laterali, movimenti combinati delle braccia. Poi la fase centrale, quella del "combattimento" vero.

 

Dapprima le sequenze di movimenti prevedono solo colpi di pugno dello stesso tipo: in successione di destro, in successione di sinistro o alternati. Poi alle raffiche di colpi vengono aggiunti dei saltelli sul posto, con combinazioni di pugni-salti che cambiano più volte per ritmo e durata.

 

Non è semplice eseguire queste mini-coreografie al ritmo della musica, che è piuttosto veloce. L'istruttore ci invita a non cercare la perfezione del gesto tecnico, ma a lasciarci guidare dai brani di sottofondo. È vero, così si acquista maggiore scioltezza nell'esecuzione.

 

In azione con le gambe.

Il training si intensifica progressivamente, con l'introduzione di nuovi elementi. Nelle sequenze di colpi vengono inseriti anche i calci (l'obiettivo è sempre colpire la palla dello SparringBall) e le schivate.

 

Sorpresa: poiché l'attrezzo oscilla veramente, le schivate sono reali e così pure (di conseguenza) il lavoro degli addominali, chiamati in causa ad ogni inclinazione del busto. Nonostante l'impegno fisico e il ritmo incalzante (non c'è mai una pausa), l'atmosfera è molto giocosa.

 

Fra compagni si ride, si scherza e si confrontano le performance con grande goliardia. Ma non è finita: adesso le sequenze di colpi contro la palla si effettuano spostandosi intorno all'attrezzo e cambiando ripetutamente la direzione del giro.

 

Senza un attimo di noia i 45 minuti dell'allenamento, si concludono. Da provare (e da ripetere).

I benefici dello SparringBall: bruci calorie e dimagrisci!

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Dorman Racines, presentar internazionale di fitness e ideatore dello SparringBall (e dei relativi protocolli di allenamento), spiega i punti di forza dell'attrezzo.

 

Non c'è simulazione. Ora la boxe si pratica davvero, in un costante movimento di parate, schivate, spostamenti, gesti e colpi reali. Poiché la palla ritorna verso chi la colpisce, bisogna essere sempre scattanti e pronti.

 

Come di fronte a un avversario in carne e ossa. I vantaggi di questo lavoro senza un attimo di tregua sono considerevoli: il consumo calorico va alle stelle e, oltre a potenziare la muscolatura, si allenano agilità, rapidità, coordinazione e resistenza, assicura Racines.

 

In piscina si perde un po' di velocità rispetto alle lezioni a secco, perché si è in immersione, ma si sfruttano tutti i benefici aggiuntivi del training in acqua: la presenza della resistenza da vincere ad ogni colpo, che sollecita la muscolatura in modo intenso, la riduzione del peso corporeo, che permette di salvaguardare schiena e articolazioni, e il massaggio continuo del liquido sul corpo.

 

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