Calendula: proprietà terapeutiche

La calendula è una pianta erbacea, portante peli glandolari e appartenente alla famiglia delle Composite; generalmente, è annuale, talvolta, però, può essere biennale. Il suo fusto eretto, striato e piuttosto robusto e peloso, raggiunge un'altezza di 30-50 cm e, alla base, è circondato da una rosetta di foglie carnose e ovali.


Proprietà e benefici della calendula
Calendula selvatica

Le foglie caulinari sono alterne, ma mentre le inferiori sono spatolate, le superiori, più piccole, sono lanceolate o ellittiche.

 

I fiori terminali, riuniti in capolini, infiorescenze tipiche delle Composite, sono di un vivace color giallo dorato o arancione.

 

I frutti sono acheni spinosi e di varie forme; i semi di calendula ricordano, nella forma, la prima falce di luna.

 

La calendula emana un odore poco gradevole, ha un sapore amarognolo, ma, in compenso, il suo colore vivace e solare, la rende piacevole a vedersi e le sue applicazioni terapeutiche sono ottime e molto apprezzate da chi le conosce.

 

TEMPO BALSAMICO. Si colgono i fiori della calendula all'inizio della fioritura; foglie e piante, nell'arco della bella stagione.

 

HABITAT. La varietà selvatica della calendula predilige vivere lungo le coste e in terreni aridi e arenosi; è presente, però, anche nelle zone submontane. La varietà coltivata nei giardini è considerata molto ornamentale per i colori solari e l'eleganza del fiore.

 

I PRINCIPI ATTIVI DELLA CALENDULA.

I principi attivi che le conferiscono tali pregi sono molti e, fra questi, ricordiamo: acido salicilico, composti carotenoidi (come calendulina, carotene, licopina), flavoni, glucoside, gomme, olio essenziale, mucillagini, un Principio Amaro, resine e saponine, sostanza colorante gialla, triterpeni, vitamina C.

 

I Principi Attivi della calendula non solo sono efficaci e validi, ma sono anche così vari e diversi fra loro da conferire a questa pianta un vasto raggio d'azione, nei settori più svariati e diversi: per tale ragione, essa è importante e molto usata sia per la salute che per la bellezza.

Calendula: proprietà e indicazioni terapeutiche 

Foglie e fiori costituiscono la parte officinale più importante della calendula, che, però, da alcuni, la pianta viene usata interamente.

 

La calendula calma il sistema nervoso e agisce da antisterica, ridona serenità e toglie il cattivo umore; la sua sfera d'azione non si limita al sistema nervoso, ma si esplica anche in altri settori, infatti è: antibatterica, antinfiammatoria, antisettica, antispastica (agisce contro gli spasmi della tosse e degli attacchi dell'asma), cicatrizzante, colagoga (stimola la secrezione della bile e ne facilita il deflusso), depurativa, diaforetica (provoca la sudorazione, laddove necessita), diuretica, fungicida, vulneraria (accelera la cicatrizzazione di ferite).

 

Inoltre, presa regolarmente, cura ulcere gastriche e duodenali, coliti e gastriti ed esercita un'azione tonica sui vasi sanguigni. La sua sfera d'azione più importante e universalmente nota e riconosciuta come validissima riguarda l'apparato genitale femminile, che la calendula protegge, stimola e attiva.

 

Non solo regola benissimo il flusso mestruale, provocandolo quando manca, diminuendolo, quando è abbondante e aumentandolo, quando scarseggia, ma, agendo anche da calmante e antidolorifico, toglie i dolori mestruali.

 

La mucillagine della calendula, nota col nome di calendulene ha una particolare caratteristica che la rende utilissima in medicina e in cosmesi: il calendulene, infatti, spalmato in strati molto sottili sulla pelle, diviene una leggerissima pellicola trasparente, elastica, invisibile e aderente all'epidermide.

 

Questa sua particolarità viene sfruttata per fissare sulla pelle medicamenti vari che il film del calendulene protegge, copre e mantiene “in situ”. Inoltre, per il suo buon grado di acidità, la calendula funziona anche da antibatterico e da umettante.

 

LA CALENDULA IN FITOCOSMESI.

Il calendulene, film protettore e umidificatore, è un ottimo idratante per la pelle perché, ricco di acqua, cede la sua umidità all'epidermide che ricopre e protegge, in tal modo, dalla disidratazione dovuta alle temperature atmosferiche elevate, all'eccessiva esposizione al sole e a processi di disidratazione naturali o subiti.

 

Viene usato, pertanto, nelle formule di gel, maschere e lozioni idratanti e in creme ammorbidenti e nutrienti. Per la sua facoltà antisettica, è usato per curare foruncoli, eczemi e acne.

 

Impacchi emollienti e idratanti di calendulene sul cuoio capelluto arido e con tendenza a squamarsi e, quindi, a generare forfora, ammorbidiscono la cute e ne impediscono la ulteriore desquamazione.

 

PREPARAZIONI. È meglio usare fiori e foglie freschi della calendula.

 

Infuso: un cucchiaio da dessert di fiori, in una tazza di acqua bollente; lasciare riposare per 10 minuti, a recipiente coperto. Filtrare.

 

Decotto: bollire, per alcuni minuti, 30 g di fiori e foglie, in un litro di acqua. Far ri­posare alcuni minuti, a recipiente coperto. Filtrare.

 

Collirio: infuso fatto con acqua bollita per 10 minuti.

 

Succo fresco: centrifugare i fiori, per ot­tenerne il succo.

 

Polvere di fiori: pestare i fiori in un mor­taio, poi macinare il tutto.

 

CALENDULA: DOSI PER USO INTERNO.

Infuso di calendula: berne 3 o 4 tazze al giorno. Per le mestruazioni, assumerne una tazza, prima dei 3 pasti principali, nella settimana precedente il ciclo.

 

Decotto: stesse modalità dell'infuso.

 

Succo fresco: un cucchiaio da dessert, 2 volte al dì, in acqua calda.

 

Polvere: un cucchiaino, 2 volte al dì, in un'ostia o mescolata a miele o marmellata o veicolata in acqua.

 

CALENDULA: USO ESTERNO.

Gli impacchi, i cataplasmi, i lavaggi e le pomate, come altri preparati a base di calendula, giovano alla salute della pelle perché curano e guariscono: acne, eczemi, scottature, ulcere, anche quelle varicose, calli, verruche ecc.

 

Neutralizzano, persino, i liquidi tossici inoculati dagli insetti e agiscono da lenitivi e antinfiammatori se applicati sulle irritazioni cutanee dovute alle sostanze urticanti e velenose provocate dal contatto con attinie e meduse.

 

DOSI PER USO ESTERNO.

Infuso e decotto di calendula: impacchi, dai 5 ai 10 minuti, con garze intrise di infuso o decotto su foruncoli, eczemi, scottature e altre malattie o imperfezioni della pelle, poi lavarsi.

 

Collirio: 2 o 3 volte al giorno, mettere, negli occhi, alcune gocce di decotto o di infuso, fatto con acqua bollita.

 

Succo: spalmare il succo concentrato di calendula sul viso e sul décolleté, lasciare agire dai 5 ai 10 minuti, poi, lavarsi.

 

Il succo è ottimo anche per ammorbidire le mani; il suo uso concentrato e costante fa sparire verruche, geloni e calli e riduce i tempi di cicatrizzazione di piaghe e ulcere.

 

Frizioni sul cuoio capelluto, col succo o con calendulene, lo ammorbidiscono, lo nutrono e agiscono da antiforfora impedendone la desquamazione e, di conseguenza, la formazione della forfora, come già accennato.

 

L'uso del succo e della mucillagine o calendulene miscelati rende l'azione ancora più forte e più tempestiva.

Curiosità

I piccoli boccioli dei fiori di calendula macerati nell'aceto suppliscono benissimo i capperi e, contemporaneamente, ci arricchiscono di Principi Attivi curativi.

 

Le insalate miste estive acquistano sapore, hanno un tocco pittoresco e vivace e sono terapeutiche se vengono mescolate a petali di calendula.


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