I grassi non fanno ingrassare!

La popolazione ingrassa sempre più, il diabete dilaga, l'ipertensione miete vittime, eppure tutti, o quasi tutti, sono a dieta o sono attenti a seguire le linee base di una presunta corretta alimentazione. Sapete come i dietologi spiegano il loro insuccesso? Dicono che: "la gente non fa attenzione a tavola e non brucia con l'attività fisica le calorie assunte in eccesso". Grande vaccata secolare! Siamo di fronte a una "bugia storica" dettata da precisi interessi economici.

I grassi non fanno ingrassare
Cibi grassi

Quali interessi? vi chiederete. Ma è sotto gli occhi di tutti! Gli interessi dell'industria farmaceutica e a ruota seguono gli interessi dell'industria alimentare e della ristorazione.


C'è chi mira solo al proprio lucro senza tenere conto della salute delle persone. È paradossale ma vero: l'industria farmaceutica non mette in primo piano la salute dell'uomo.


Sembra inverosimile, eppure, signori, l'industria farmaceutica mette al primo posto la malattia dell'uomo e fa in modo che questa malattia non venga debellata del tutto ma rimanga presente per tutta la durata della vita dell'uomo in modo da essere costantemente "curata". Loro curano la sintomatologia di patologie come diabete e ipertensione, da business colossale, ma non mirano a debellarle del tutto.


Vogliamo smentire un'altra incredibile bugia storica? Lo volete capire che I GRASSI NON INGRASSANO!


È la molecola del glucosio (i cosiddetti "zuccheri", carboidrati, amidi, ecc.) che, stimolando la secrezione di insulina, porta alla liposintesi (produzione di grasso).

È la frutta che fa ingrassare e tutto quello che deriva dal mondo vegetale proprio perché ricco di glucosio. L'unico alimento certo che non attiva la secrezione di insulina è la molecola di trigliceride (grasso). L'ormone che attiva la liposintesi è uno e uno solo: l'insulina.


Il grasso non stimola la secrezione di insulina e non attiva così la liposintesi (produzione di trigliceridi nel nostro tessuto adiposo). La sintesi dei trigliceridi (ovvero del grasso) nel tessuto adiposo è promossa dall'insulina (azione ingrassante dell'insulina) in quanto questo ormone facilita la permeazione del glucosio nella cellula adiposa (adipocita) e, conseguentemente, la formazione di glicerolo-3-fosfato-deidrogenasi, l'enzima catalizzatore punto di partenza della formazione dei trigliceridi all'interno dell'adipocita.  


L'adipocita (cellula di grasso) maturo consiste in un sottile guscio di citoplasma che racchiude una massa di trigliceridi che occupa il 95-99% dell'intera cellula. Voglio farvi notare che i trigliceridi del tessuto adiposo non sono stazionari, ma vengono continuamente mobilizzati e ridepositati secondo un "turnover".


Infatti, anche quando la lipolisi (scissione del trigliceride) e quando la riesterificazione (ricomposizione del trigliceride) sono perfettamente bilanciate, c'è un continuo deflusso di glicerolo e acidi grassi dal tessuto adiposo al sangue, ciò è indice di un continuo processo di sintesi e di idrolisi dei trigliceridi.


Questo fenomeno è uno di quelli che vengono denominati "cicli futili" perché non si conosce ancora bene il motivo per cui il corpo umano li compia. La scienza ha cioè accertato che i cicli futili esistano e siano operativi, ma ancora si domanda quale funzione possano esercitare.


Sono state formulate diverse ipotesi per spiegare il ciclo futile descritto riferito ai trigliceridi, una di queste suppone che avvenga perché ci sia sempre glicerolo a disposizione in modo che il fegato lo possa convertire in glucosio (da due molecole di glicerolo si ottiene una molecola di glucosio) fonte energetica per il cervello.


Il cervello, a differenza dei muscoli, non ha la capacità di immagazzinare scorte di glucosio. È stato calcolato che il cervello ha bisogno di circa 6 grammi di glucosio all'ora. Vi faccio constatare che non c'è da preoccuparsi per il "calo di zuccheri" perché il nostro organismo è sempre vigile e apporta autonomamente le dovute correzioni metaboliche.


Il tessuto adiposo rappresenta per i mammiferi, e quindi anche per l'uomo, il principale deposito di trigliceridi. Essi vengono rilasciati nel sangue scissi in acidi grassi e glicerolo ogni volta che l'organismo lo richiede. L'adipocita (cellula del tessuto adiposo) non ha altra funzione che quella di sintetizzare e tenere in deposito questi trigliceridi.



Il motivo biochimico del perché si ingrassa, ricapitolando, è dovuto solo all'insulina che è per l'appunto l'unico ormone che attiva la produzione di grasso, in perfetto sinergismo ormonale con tutti gli altri ormoni. Da anni tutto questo si sa.


Sono nozioni pubblicate su tutti i libri di biochimica. Eppure i medici dietologi e i diabetologi continuano a ignorare completamente l'evidenza di queste verità incontrovertibili. Ai nostri giorni è ormai ampiamente e scientificamente dimostrata la correlazione biochimica tra insulina e trigliceridi.


Le ultime ricerche confermano che alti livelli di trigliceridi nel sangue aumentano il rischio di malattie coronariche (come l'infarto) e dell'aterosclerosi. A questo punto mi chiedo: come è possibile che i Soloni della dietologia e della classe medica si siano sbagliati e continuino a perpetrare nell'errore in maniera così eclatante?


Cosa li porta nell’insistere a demonizzare i grassi ignorando inconcepibilmente i meccanismi d'azione dell'insulina? Mentre continuano a ripetere il dogma ormai centenario secondo il quale per dimagrire in maniera sana e corretta bisogna fare attenzione ai grassi, alle calorie, mangiare tanta frutta e verdura e praticare attività sportiva per bruciare le calorie in eccesso.


I risultati della loro ignoranza sono sotto gli occhi di tutti: l'obesità e le malattie legate alla cattiva alimentazione sono in costante aumento.


Come si spiegherebbero allora che con un'alimentazione che non tiene conto delle calorie e dove si mangia in quantità illimitata, acquistando energia e salute, senza soffrire la fame e facendo uso di grassi ...si dimagrisce? I risultati sono talmente assoluti ed evidenti che non possono essere bellamente ignorati.


Questa è una rivoluzione culturale. Tra i nuovi paradigmi che questa rivoluzione porta con sé c'è il fatto che i grassi non fanno ingrassare. Vi dirò di più, i grassi saziano molto più degli zuccheri. Sapete perché? Essi a livello dello stomaco stimolano la secrezione di un ormone chiamato COLICISTOCHININA (CCK) che attiva a livello ipotalmico, dove è sito il centro della fame, il senso di sazietà.


Volete fare la prova? Mangiate del burro o del grasso animale, dopo alcuni bocconi vi darà nausea e senso di sazietà. Mentre di fronte a un vassoio di pasticcini vi sfido a fermarvi dopo 2 o 3 assaggi. Ve li mangiate tutti con avidità e conseguenti grandi sensi di colpa.


In questo momento vi starete domandando a chi interessa farci ingrassare soffrendo la fame e rinunciando al gusto. La risposta è L'INDUSTRIA FARMACEUTICA.


Tornando ai grassi, va detto che questi sono fondamentali nella nostra alimentazione: molti fattori protettivi come vitamine e minerali sono liposolubili cioè si sciolgono solo con i grassi e solo grazie ai grassi può avvenirne il loro assorbimento a livello intestinale e possono così essere resi biodisponibili.


Quindi con un'alimentazione ossessivamente priva di grassi andiamo incontro, senza accorgercene, a malattie che spaziano dalla depressione all'osteoporosi, a causa del mancato assorbimento delle vitamine A, E, K, e D che sono fondamentali per la nostra salute e di cui il burro, ad esempio, è ricchissimo.


Già sento le vostre perplessità su quello che scrivo. Adesso state pensando "ma questo che scempiaggini dice?


Mangiando burro il colesterolo va a finire alle stelle, è scritto in tutti i dizionari medicina. Infatti solo lì possono essere scritte simili fandonie. Vi consiglio di passare a letture più rigorose.


Leggi anche: La verità sul colesterolo



Scrivi commento

Commenti: 0