Borragine: proprietà curative

La borragine è una pianta erbacea e annuale, dal fusto cavo che raggiunge, al massimo, i 50-60 cm; i peli biancastri che la coprono sembrano creare una nuvola argentea che l'avvolge. Le sue foglie sono ovate, alla base della pianta, mentre le superiori sono più strette e lanceolate. I fiori, dai lunghi steli, formano cime un po' inclinate, curve (scorpioidi), che si raggruppano in infiorescenze a pannocchia.


Borragine: proprietà terapeutiche e curative
Borragine

La corolla, dai boccioli rosa, quando si apre cambia colore e sfoggia larghi petali disposti a stella e di un intenso colore azzurro; al centro di questa stella floreale vi sono stami corti e antere più lunghe che, unite a mazzetti, formano neri e visibilissimi coni centrali.

 

Forse è per tale ragione che le api ne sono attirate e la prediligono; la loro assiduità nel bottinarla, ha indotto gli inglesi a chiamare la borragine "Pane delle api".

 

Principi attivi e proprietà terapeutiche della borragine.

I principali PRINCIPI ATTIVI che la rendono utile, per la nostra salute, sono: acido fosforico, allantoina, antociani, malato di calcio (sale di calcio dell'acido malico), mucillagini, olio essenziale, sali minerali (specie quelli di potassio (nitrato di potassio), saponine, resine, tannino e vitamine.

 

La proprietà terapeutica che, fin dall'antichità, rende la borragine un valido rimedio contro la depressione, si può, chiaramente, attribuire all'azione stimolante che la pianta esercita sulle ghiandole surrenali, le quali, di conseguenza, aumentano la secrezione di adrenalina, sostanza che migliora l'umore, debella la malinconia, da coraggio e amore per la vita.

 

Gli infusi e i decotti caldi, ricchi di potassio, sono diuretici e, con l'aumento della diuresi, ovviamente, disintossicano e depurano l'organismo (Ledere). I preparati, a base di borragine e addolciti col miele, per la loro azione depurativa, emolliente, espettorante e diaforetica (sudorifera) sono consigliabili, soprattutto, nelle bronchiti, nelle forme catarrali, contro la tosse e per curare tutte le altre affezioni dell'apparato respiratorio.

 

Anche le malattie della pelle, foruncolosi, herpes, esantemi ed eczemi, si risolvono in minor tempo, se curati, per via interna, con bevande alla borragine e, esternamente, con lavaggi e impacchi fatti con la medesima erba.

 

Una cura contro l'insufficienza biliare, l'artrite e i reumatismi, si ottiene con l'abitudine giornaliera di assumere infusi di borragine. Per il contenuto di mucillagini, la pianta è molto emolliente e, quindi, il suo uso sistematico è utile nei casi di stitichezza, di enterocolite e per favorire la secrezione della bile.

 

Tonica e nervina, la borragine è anche un buon stimolante cerebrale. Un'ottima cura disintossicante, depurativa e primaverile o un buon rimedio contro la nefrite si ottiene bevendo 2 o 3 bicchieri di succo di borragine, nell'arco della giornata (mattino, mezzogiorno e sera): lo si può acquistare nelle farmacie e nelle erboristerie; meglio ancora, prepararlo in casa, con la centrifuga, all'ultimo momento, perché la freschezza del prodotto ne aumenta l'efficacia.

 

Il dottor Ledere, medico e botanico famoso, riporta una curiosa ricetta, redatta nel 1837 da Joseph Roques: 120 grammi di succo fresco, mescolato con 3 o 4 tazze di latte o di brodo di vitello è una bevanda eccellente quando le reni e la vescica sono spasmodici o irritati e le orine escono con difficoltà.

 

In questi ultimi anni, specialmente, studi particolari ed esperienze su volontari hanno dimostrato che i semi di borragine costituiscono un'ottima difesa contro l'invecchiamento dell'organismo.

BORRAGINE PER USO ESTERNO.

Nei casi di gotta o di infiammazioni varie, impacchi, sulla parte dolente e infiammata, di foglie di borragine bollite leniscono il dolore e l'infiammazione e accelerano la guarigione. Gargarismi e sciacqui con l'infuso o il succo della pianta, ricchi di mucillagini, servono per calmare irritazioni alle gengive e alle mucose del cavo orale.


Borragine per uso cosmetico.

La medesima ricchezza di mucillagini rende la borragine preziosa per la bellezza. Centrifugando le sue parti più tenere, si ottiene un succo mucillaginoso, che è un vero toccasana, perché, oltre a essere vitaminizzante, rimineralizzante e nutriente, agisce anche sui pori della pelle, restringendo quelli troppo dilatati e pulendo quelli otturati da sebo o da sostanze impure.


Anche l'applicazione delle parti verdi, o del loro succo ottenuto spremendole, apporta gli stessi benefici: però, tale applicazione può essere fastidiosa per le pelli delicate, a causa della presenza dei peluzzi del fusticino e delle foglie.


Il succo, ottima maschera rinfrescante, purificante e addolcente, rinforza e protegge le tuniche dei capillari sanguigni, pertanto, è consigliabile per curare i rossori, l'antiestetica couperose e per ossigenare i tessuti.


E ancora: falde di cotone, imbevute di succo di borragine, sono aiuto e sollievo per occhi stanchi e arrossati.


Una menzione particolare merita l'olio di borragine, ritenuto, con ragione, fin dai tempi passati, un'eccellente cura per levigare, ammorbidire e rendere luminosa la pelle.


Ottimi per la bellezza del corpo sono i bagni a base di borragine.

Il mese di luglio è il tempo migliore per raccogliere i fiori, mentre il periodo che va da maggio ad agosto è il più idoneo per la raccolta delle foglie.


HABITAT. Originaria della zona orientale del Mediterraneo e introdotta dai Mauri nella Penisola iberica, la borragine si è diffusa rapidamente. Alligna, spontanea, nei luoghi incolti, fra i ruderi, vicino alle case e alle siepi e ai margini delle strade. È coltivata nei giardini, perché non richiede cure e perché le macchie azzurre dei suoi fiori danno un tono allegro, vivace e decorativo e la sua lunga fioritura si rinnova, continuamente, dalla primavera all'autunno.


PREPARAZIONI A BASE DI BORRAGINE.

Tutte i preparati a base di borragine devono essere filtrati due volte, per eliminare i peli della pianta.


Infuso: mettere in fusione, in tre quarti di litro di acqua bollente, una manciata di sommità fiorite e lasciar riposare l'infuso, a recipiente coperto, per 20-25 minuti. Filtrare 2 volte.


Decotto: bollire, per cinque minuti, in un litro di acqua, 50 grammi di sommità fiorite, poi filtrare due volte.


Alcolito o tintura: per 10 giorni, lasciar macerare 100 g di fiori o di foglie o di ambedue, in 400 g di alcol a 60°. Filtrare 2 volte.


Sciroppo: contro catarro e tosse, oltre alle bevande calde di borragine, in questi casi, è utile anche il suo sciroppo. Sciogliere in 200 g di acqua bollente, 360 g di zucchero, mescolare bene e lasciar raffreddare. Unire l'acqua zuccherata a 100 g di alcolito di borragine, mescolare bene e conservare lo sciroppo ottenuto in una bottiglia ben tappata.


Oleolito o tintura oleosa (solo per uso esterno): macerare, per 20 giorni, in 500 g di olio di oliva puro, 100 g di sommità fiorite. Lasciare il vaso al sole, scuotendolo spesso. Alla fine, filtrare 2 volte.


Vino ricostituente e antidepressivo: per 10 giorni, macerare 30 g di sommità fiorite, in mezzo litro di vino bianco generoso o marsala. Filtrare 2 volte.

Succo: centrifugare fiori e foglie e filtrare.


Bagno di bellezza e salute: mettere nell'acqua del bagno, un sacchetto di garza o tela finissima contenente un pugno di fiori e foglie di borragine.


DOSI PER USO ESTERNO.

Oleolito: applicare l'olio, frizionando leggermente, sulle parti dolenti o infiammate. Per una cura di bellezza o contro rossori, couperose, foruncoli ecc. come sopra.

Bagno di bellezza e salute: rimanere nell'acqua del bagno una ventina di minuti.


BORRAGINE PER USO INTERNO.

Infuso: bere 2 o 3 tazze al dì, per prevenzione; 4 tazze, per aumentare la diuresi, per purificare l'organismo, per curare e purificare la pelle e acquisire energia.


Decotto: 3 tazze al giorno contro l'astenia, la tristezza, le affezioni dell'apparato re­spiratorio e del gastrointestinale.


Alcolito o tintura: bere 15 o 20 gocce, in poca acqua. Energetico e antisettico.

Sciroppo: 3 o 4 bicchierini al giorno contro catarro e bronchite.


Vino: energetico, rivitalizzante e stimolante l'appetito.

Succo: rinfrescante, terapeutico per i reni e anti-invecchiamento.

La borragine in cucina

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Anche a tavola, la borragine può mantenere la nostra salute o curare i nostri malanni. Volete una insalata buona e di  sicuro effetto, perché è ornamentale e, nel contempo, disintossicante, foriera di energia e di serenità?

 

Foglie e fiori di borragine, colti quando sono ancora tenerissimi, soli o uniti a foglie giovani di tarassaco, di lattughino tagliato fine, petali di primule o di viole e una manciatina di noci tritate, cubetti di mela renetta conditi con sale, limone e senape sciolta nell'olio servirà a tale scopo.

 

Fino a pochi decenni fa, il ripieno dei ravioli e l'impasto delle polpette di carne veniva mescolato a foglie, colte tenere, di borragine, e il risultato era ottimo.

 

La frittata e il risotto, arricchiti con foglie tenere e fiori di borragine, erano una gustosa specialità del passato: provateli.

 

Acquisendo l'esperienza culinaria dei nostri vecchi, appagheremo il gusto, cureremo la salute e soddisferemo il senso estetico, perché, la borragine con l'azzurro dei suoi fiori e il verde argentato delle foglie è veramente decorativa e un piacere per l'esteta.

Come si coltiva la borragine

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Specie botanica: Borrago officinalis.

Famiglia: Borraginaceae.

Altri nomi usuali: borrana, buglossa vera.

Caratteristiche vegetative:

La borragine, probabilmente originaria dell'Africa settentrionale, si è da tempo naturalizzata in Italia e in tutta l'Europa meridionale; è frequente allo stato spontaneo soprattutto nelle nostre regioni meridionali e lungo le coste; nelle zone dove viene coltivata come ortaggio tende a inselvatichire al margine dei campi e degli orti.


Come in tutte le borraginacee, le foglie e anche le altre parti della pianta sono abbondantemente pelose; comunque è una simpatica pianticella sia nei primi stadi di sviluppo per le eleganti foglie, ampie e appuntite, disposte in belle rosette aderenti al terreno, sia, alla fioritura, per gli eleganti fiori di forma stellata e di colore azzurro cielo, riuniti in caratteristiche cime scorpiodi.


La borragine è un ortaggio insolito e in certe zone quasi sconosciuto; altrove si raccoglie il prodotto spontaneo e si coltiva anche negli orti; inoltre viene sovente utilizzata anche come pianta medicinale. Le foglie più tenere si consumano crude in insalata o si lessano come gli spinaci, oppure si usano per aromatizzare le bevande.


Come si coltiva la borragine:

La borragine è molto frugale e si adatta a qualsiasi terreno, anche poco profondo, sassoso o asciutto.

Di solito si semina a fine marzo per la raccolta primaverile, ma in zone a clima mite si può interrare il seme anche all'autunno da settembre in avanti, in modo da disporre di foglie fresche anche in pieno inverno.

Il seme si sparge uniformemente sul terreno oppure anche in file regolari per facilitare la sarchiatura; la semina deve essere assai rada, in modo che le piantine siano distanti almeno 15 cm. l'una dall'altra. Dopo 2-3 mesi si recidono i cespi interi oppure si raccolgono gradualmente le foglie esterne più sviluppate.

Clima: temperato-caldo.

Terreno: qualsiasi.

Esposizione: soleggiata.

Semina: diretta a dimora in file o a spaglio.

Distanza tra le file: 20-25 cm.

Numero dei semi per grammo: 70.

Ciclo colturale: annuale (2-4 mesi).


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