Insonnia: cause sintomi e rimedi

L'insonnia è uno dei disturbi più frequenti del sonno. L'insonnia cronica colpisce circa il 15% della popolazione generale. La prevalenze sale al 30% se si include anche l'insonnia occasionale-transitoria. Il paziente insonne lamenta difficoltà ad iniziare o a mantenere il sonno oppure un sonno non ristoratore, associato ad astenia, sonnolenza e compromissione delle funzioni diurne. Quando questa situazione dura meno di tre settimane e non è causata da una condizione fisica nota, l'insonnia è considerata transitoria; se il disturbo dura più a lungo di tale periodo di tempo, l'insonnia è considerata cronica. 

Insonnia: cause, sintomi e rimedi
Insonnia

DURATA MEDIA DEL SONNO PER ETÀ.

Neonato 16/18 ore.

2-4 anni 12 ore.

5-8 anni 11 ore.

9-14 anni 10 ore.

Intorno ai 18/20 anni 8,5 ore.

Intorno ai 30 anni 7,5 ore.

Intorno ai 45-50 anni 7 ore.

 

Intorno ai 50/55 anni 6 ore.

 

Cause e sintomi dell’insonnia.

Coricarsi ad orari sempre differenti.

Fare un sonnellino.

Dormire in un ambiente inadatto.

Stare a letto svegli per lunghi periodi di tempo.

Lavorare di pomeriggio o fare turni di notte.

Mancanza di esercizio fisico.

Preoccupazioni, stress, depressione, sensi di colpa.

Situazioni complicate: preoccupazioni personali, familiari, lavorative, economiche, ecc.

Fumo, caffè e/o abuso di alcool.

Quadro di ansia.

Malattie della tiroide.

Assunzione di alcuni farmaci.

Dolore o sofferenza fisica.

Sensazione di stanchezza a causa del lavoro o di uno sforzo eccessivo.


SINTOMI DELL’INSONNIA.

Incapacità ad addormentarsi durante la notte.

Svegliarsi più volte durante la notte.

Sensazione di non essere riposati dopo il risveglio.

Sensazione di stanchezza.

Addormentarsi con facilità durante il giorno.

Irritabilità.


FATTORI SCATENANTI L'INSONNIA.

39% disturbi psicologici.

8% disturbi respiratori.

10% cattive abitudini del sonno.

10% malattie neurologiche.

12% post-infarto.

7% sostanze psicoattive.

14% non identificati.


CONSEGUENZE DELL’INSONNIA.

Durante il giorno il paziente è ossessionato dall'idea che non dormirà durante la notte.

Diminuzione della capacità di svolgere l'attività lavorativa o le normali attività quotidiane.

Difficoltà a concentrarsi.

Declino della qualità della vita.

Sonnolenza durante il giorno.

Depressione, ansia.

Sensazione permanente di affaticamento.

A volte, elevato rischio di subire un incidente stradale o sul lavoro.

Irritabilità.

Disorientamento.

Amnesia.

COME DORMIRE BENE: CONSIGLI PER UNA BUONA IGIENE DEL SONNO

Fare esercizio fisico moderato tutti i giorni.

Eliminare, ove presente, la situazione scatenante l’insonnia.

Dopo aver cenato, attendere almeno un paio d'ore prima di coricarsi.

Evitare di fumare e di bere alcool nelle tre ore che precedono il sonno.

Non bere caffè almeno sei ore prima di coricarsi.

Assumere una postura confortevole per addormentarsi.

Evitare di guardare la televisione o di utilizzare il personal computer a letto.

Cenare sempre allo stesso orario; evitare i pasti abbondanti poco prima di coricarsi.

Andare a letto alla stessa ora ogni sera.

Andare a dormire in condizioni adeguate.

Evitare di andare a letto affamati o assetati.

Usare un materasso adeguato.


COME DORMIRE BENE.

La temperatura della camera deve essere compresa tra 18° e 23 °C.

L'ambiente della camera non deve essere eccessivamente secco.

La camera deve essere tranquilla e con poca luce.

Gli indumenti da notte devono essere comodi, morbidi e leggeri.

Complicanze dell'insonnia

COMPLICANZE DELL’INSONNIA.

Psicologiche:

Riduzione delle prestazioni.

Rallentamento dei tempi di reazione.

Rischio di depressione.

Rischio di disturbi d'ansia.

Ridotta funzione del sistema immunitario.

Ipertensione.

Rischio di malattie cardiache.

Rischio di diabete.

Altre complicanze dell’insonnia sono il sovrappeso o obesità.

 

EFFETTI DELLA DEPRIVAZIONE DEL SONNO.

Irritabilità.

Deficit cognitivi.

Vuoti o perdita di memoria.

Riduzione della capacità di giudizio morale.

Sbadigli incontrollabili.

Allucinazioni.

Sintomi simili al disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD).

Compromissione del sistema immunitario.

Precisione e tempi di reazione ridotti.

Tremori.

Dolori.

Rischio di diabete di tipo 2.

Soppressione della crescita.

Rischio di obesità.

Riduzione della temperatura.

 

Associazione Italiana di Medicina del Sonno.


Leggi anche: Curare l'insonnia con l'omeopatia



Scrivi commento

Commenti: 0