Come preparare una tisana perfetta

I consigli per la preparazione delle tisane. Le tisane si possono preparare con varie parti della pianta o dell'erba, da quelle più "leggere" che si usano per gli infusi a quelle più "dure" che si preparano tramite i decotti.


Come preparare una buona tisana dimagrante
Tisane

Le parti delle piante da usare.

Ogni pianta è caratterizzata da un determinato sapore e da una specifica proprietà, derivanti dalla sinergia di tutti gli elementi e i principi attivi che la compongono.

 

Le proprietà terapeutiche dell'erba si trovano in parti specifiche, le stesse che vengono usate per la preparazione delle tisane.

 

Le principali sono:

le foglie: queste si raccolgono nella stagione primaverile quando si sono completamente sviluppate;

i fiori: questi si raccolgono quando non sono ancora completamente sbocciati o durante la fioritura;

i frutti: questi si raccolgono quando sono ben maturi;

i semi: questi vanno raccolti prima che la pianta li faccia cadere spontaneamente;

le radici: queste si raccolgono in autunno o in primavera;

la corteccia: questa si raccoglie in primavera quando i rami sono carichi di linfa e si stacca più facilmente.

 

Tisane con le erbe sfuse o già pronte.

Gli ingredienti per la preparazione delle tisane si acquistano in erboristeria o in farmacia e sono le parti delle erbe o delle piante, fresche o secche, che sono state spezzettate e pronte all'uso.

 

Foglie, radici, fiori, fusti e piccoli frutti sono sminuzzati, spesso dopo essere stati essiccati, mentre i semi talvolta vengono pestati per agevolare il rilascio dei principi attivi che contengono. Il grado di sminuzzamento è fondamentale perché influisce sull'efficacia della bevanda. Più il taglio delle piante è regolare e omogeneo, più è facile beneficiare delle sostanze in esse contenute.

 

Altro fattore importante da considerare è il numero di piante usate nella miscela.

Poiché le erbe mescolate nella tisana hanno la capacità di interagire tra loro, è bene non unire più di cinque piante diverse, altrimenti si riduce l'effetto dei principi attivi degli ingredienti impiegati. Di solito nella composizione di una tisana si sceglie un'erba principale, che abbia l'effetto benefico che ci si propone, e la si affianca con altre erbe che potenzino tale effetto o svolgano un'azione potenziante complementare.

 

In alternativa alle erbe sfuse comprate in erboristeria, è possibile usare le bustine filtro, che hanno la miscela di erbe già dosata, e si possono acquistare anche al supermercato. Si tratta di una soluzione più pratica e veloce, ma bisogna tener presente che a volte i processi di frantumazione in pezzetti minuscoli cui sono sottoposte le erbe destinate alle bustine possono provocare una perdita di principi attivi.


Cos'è esattamente una tisana.

La tisana è prodotta dall'infusione di una miscela di erbe officinali (preferibilmente non più di 5). Queste piante vengono sminuzzate secondo un preciso criterio e vengono immerse in acqua bollente e lasciate in infusione per 5/10 minuti.

Esistono diverse tipologie di tisane, denominate a seconda dei casi infusi e decotti, che si differenziano tra loro per preparazione, tempo di posa, temperatura e parti delle erbe utilizzate.


Per la qualità del sapore e l'effetto curativo è importante usare sempre acqua filtrata e piante fresche di ottima qualità, preferibilmente di coltura biologica.

Per tutti i tipi di tisana valgono alcune regole generali nella preparazione: durante la filtrazione, le erbe vanno schiacciate solo leggermente con un cucchiaio e, alla fine, meglio non usare lo zucchero per addolcirle.


INFUSO

L'infuso, anche chiamato "tisana leggera", viene usato per estrarre principi attivi delle parti più delicate della pianta (come foglie o fiori tritati o sminuzzati).

Come si prepara un infuso.

Per preparare un infuso basta versare dell'acqua bollente direttamente sulla parte della pianta prescelta (in genere la dose è di un cucchiaino o due per una tazza d'acqua), si lascia riposare a recipiente coperto per una decina di minuti, si filtra il liquido per eliminare le parti "solide".

Infine, si dolcifica con un cucchiaino di miele, possibilmente biologico.

Se il preparato per l'infuso è composto da più erbe, come già detto, la bevanda prende il nome di tisana.

La miscela può prevedere la stessa quantità per tutte le piante oppure può esserci un'erba prevalente rispetto alle altre che serve ad accrescere potenziare e incrementare l'effetto benefico dell'erba primaria.

La dose è sempre di un cucchiaino per tazza d'acqua.

Si lascia in infusione, si filtra e si beve.


DECOTTO

Questa preparazione è utile per estrarre i principi attivi dalle parti più dure della pianta, tra cui radici, semi, corteccia o bacche.

Come si prepara il decotto.

Il decotto si ottiene versando la pianta o la miscela di erbe in un pentolino di acqua fredda.

Si mette il tutto sul fuoco e si porta a ebollizione; si lascia sobbollire per una decina di minuti.

Quindi, si fa riposare a fuoco spento per altri 5-10 minuti, poi si filtra e si sorseggia.

Anche nel caso del decotto è possibile dolcificare con un cucchiaino di miele biologico.

La proporzione è in genere di 200-250 ml di acqua (che corrisponde a circa una tazza) e 1 o 2 cucchiaini di erbe, salvo diversa indicazione.


Per potenziarne l'efficacia.

Gli infusi e i decotti possiedono valide proprietà benefiche, grazie ai principi attivi contenuti nelle piante che si usano per prepararli. La loro azione terapeutica tende però a essere limitata e ridotta dal tempo che si aspetta prima di consumarli.

È quindi importante assumere le calde bevande appena pronte per evitare così che il loro effetto diminuisca, minimizzandone i benefici.

Cinque regole per preparare una buona tisana

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1) Per un'ottima conservazione delle parti sfuse di erbe e piante che vengono usate per la preparazione delle tisane occorre prestare attenzione alla luce, alla temperatura, all'umidità e al grado di sminuzzamento. Luce e temperatura eccessive aumentano la degradazione dei principi attivi, mentre l'umidità facilita la formazione di muffe e di altri microrganismi.

 

2) È consigliabile non comprare grandi quantità di ingredienti per tisane per volta e conservarli per non più di 6 mesi. Foglie, erbe, frutti, radici e semi pronti all'uso vanno tenuti in recipienti chiusi, meglio se di vetro scuro, in un luogo fresco e asciutto. È inoltre consigliabile travasare la tisana acquistata sfusa in un contenitore con un'etichetta per renderla riconoscibile e con la data di scadenza.

 

3) La tisana va bevuta preferibilmente calda, subito dopo la preparazione, per non far disperdere i principi attivi. Bevuta a temperatura ambiente o fredda ha comunque un effetto terapeutico ed è utile come bevanda dissetante.

 

4) Per far bollire l'acqua per la tisana meglio usare recipienti alti, in pirex o acciaio inossidabile. Sconsigliati quelli di alluminio, rame, ferro e coccio. Bisogna mettere il coperchio sia sul decotto che sta bollendo che sulla tazza in cui avviene l'infusione. Così non si disperdono gli oli volatili.

 

5) È bene, infine, evitare di raccogliere da soli le erbe per le tisane. La raccolta può sembrare un'operazione banale ma deve in realtà rispettare alcune regole sulla scelta delle piante, il loro stato di salute, la stagione indicata per la raccolta (detta anche tempo balsamico), il trasporto delle erbe e le modalità di essiccazione e conservazione delle stesse.

 

Bastano un paio di tazze al giorno.

Sono sufficienti, per ottenere dei risultati snellenti, 2 o 3 tazze di tisana al giorno, da distribuire nei diversi momenti della giornata. Il consumo di tisane deve durare complessivamente per un periodo di tempo di almeno un mese. In quali momenti della giornata. È consigliabile inserire la tisana in particolari momenti della giornata per potenziarne gli effetti disintossicanti, bruciagrassi o diuretici.

 

Ecco i momenti migliori per bere una tisana dimagrante.

Colazione: in alternativa alla tazza di té e di caffè, per stimolare il metabolismo e tenerlo attivo durante tutto il giorno.

Dopo pranzo: per migliorare la digestione e bruciare più calorie.

A merenda: per favorire la diuresi e placare la fame.

Dopo cena: per digerire, per continuare a bruciare calorie e come piacevole rituale per rilassarti e depurare l'organismo.

 

Per dolcificare le tisane: malto o miele.

Le tisane andrebbero bevute senza dolcificanti, anche perché ogni cucchiaino di zucchero "costa" 20 calorie e, bevendo varie tazze al giorno, il bilancio energetico ne risente.

 

In ogni caso, il dolcificante migliore, per chi ama le bevande dolci, è il miele, non perché abbia meno calorie, ma perché potenzia l'effetto terapeutico di numerosi principi attivi delle erbe.

 

I mieli utilizzati dovrebbero essere semiliquidi, mentre sarebbero da evitare quelli spessi e opachi, come il miele di castagno. È anche possibile usare altre alternative naturali allo zucchero come, per esempio, l'estratto puro di stevia che è del tutto a-calorico e non alza la glicemia (lo trovi in erboristeria, farmacia, negozi bio e in alcuni supermercati); oppure lo sciroppo d'acero, che drena e sazia, o il malto di riso, energetico e vitaminico (ne basta un cucchiano da té per ogni tazza d'acqua da 250 ml).

Tisana dimagrante: ricetta

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Questa tisana è molto gradevole e particolarmente efficace sul grasso addominale. Tutto merito dei principi attivi antiossidanti e stimolanti del té verde, dei semi di anice e finocchio che contrastano gonfiori, e della buccia di limone ricca di oli essenziali dimagranti.

Ingredienti:

20 g di foglie di té verde

20 g di semi di anice verde

20 g di semi difinocchio

la buccia di un limone bio.

 

Preparazione della tisana dimagrante.

Metti le erbe in un sacchettino di tela e mescola.

Quindi versa un cucchiaino colmo del composto in una tazza di acqua bollente;

fai bollire 5 minuti e spegni.

Lascia in infusione per 5 minuti, filtra.

La dose consigliata.

Bevi questa tisana dimagrante 3-4 volte nel corso della giornata.

 



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