Avena: proprietà e benefici

Per anni si è parlato di come l'avena e la crusca d'avena siano utili per abbassare il colesterolo, passo indispensabile verso la riduzione del rischio di malattie cardiache. Gli studi dimostrano sistematicamente che, aumentando la quantità di avena nel regime alimentare di una persona, è possibile non solo abbassare la colesterolemia totale ma, cosa ancora più incoraggiante, ridurre in maniera selettiva il livello di colesterolo LDL lasciando invariato quello del colesterolo HDL.


Avena e crusca d'avena: proprietà curative e dimagranti
Avena

Avena, una mano contro il colesterolo.

L'avena contiene un tipo di fibra solubile, il betaglucano, che nell'intestino intrappola il colesterolo di provenienza alimentare in un gel appiccicoso non assorbibile che attraversa l'intestino portando con sé il colesterolo indesiderato.

 

Ma non è solo la fibra solubile a catturare il colesterolo: l'avena contiene anche saporirne, sostanze che in alcuni studi preliminari sugli animali hanno mostrato di legarsi al colesterolo e favorirne l'eliminazione.

 

Le saponine assorbono anche gli acidi biliari, il che è un bene perché quando il livello di acidi biliari è alto anche quello del colesterolo tende ad aumentare.

 

Si pensava che le saponine avessero solo effetti negativi sull'organismo, dice Jeanne L. Slavin, docente di nutrizione alla University of Minnesota di St. Paul, tant'è vero che vengono chiamate "antinutrienti" perché inibiscono l'assorbimento di varie sostanze nutrizionali. Ma i loro effetti po­sitivi sulla salute si stanno dimostrando decisamente maggiori degli inconvenienti.

 

Non occorre un'intera pagnotta di farina d'avena per abbassare il colesterolo: bastano circa 3/4 di tazza di fiocchi d'avena secchi (che cuocendo diventano circa 1 tazza e mezza) o mezza tazza scarsa di crusca d'avena secca (che cotta diventa circa 1 tazza) al giorno per ridurre del 5 per cento il colesterolo totale. Questo significa, per esempio, passare da un valore di 250 a 230, o da 300 a 285.

 

Come tutti gli alimenti di origine vegetale, l'avena contiene varie categorie di sostanze che conferiscono protezione da disturbi diversi.

 

Tre di esse, tocotrienoli (analoghi alla vitamina E), acido ferulico e acido caffeico, sono antiossidanti, cioè aiutano a controllare quelle particelle dannose per le cellule che si chiamano radicali liberi e che, se non vengono controllate, possono provocare malattie cardiache, tumori e alcune malattie degli occhi.

 

I tocotrienoli, presenti in abbondanza nell'avena, agiscono su due fronti contro le cardiopatie. Impediscono l'ossidazione, cioè il processo per cui il colesterolo LDL irrancidisce e poi aderisce alle pareti arteriose, con un'ef­ficacia del 50 per cento maggiore rispetto alla vitamina E, come spiega il dottor David J. A. Jenkins, professore di scienze nutrizionali e medicina alla University of Toronto. Inoltre i tocotrienoli agiscono sul fegato, riducendo alla fonte la sintesi del colesterolo.

 

Glicemia costante con l’avena

Un altro vantaggio dell'avena è che sembra essere in grado di mantenere costante il livello di zuccheri nel sangue, proprietà assai importante per tutti quelli che presentano un'alterata tolleranza al glucosio, disturbo simile al diabete che aumenta il rischio di malattie cardiache e ictus.

 

Si tratta di individui che hanno la glicemia più alta del normale, ma non al punto da essere considerati diabetici. Tuttavia, anche un leggero aumento della glicemia può essere fonte di preoccupazione, perché spinge il corpo a produrre più insulina per ristabilire l'equilibro e l'iperinsulinemia che ne consegue comporta un aumento del rischio di cardiopatie ostruttive.

 

La fibra solubile contenuta nell'avena crea uno strato protettivo vischioso nell'intestino che rallenta il ritmo di assorbimento dei carboidrati, il che a sua volta stabilizza la glicemia. Inoltre sembra che la fibra solubile riduca la secrezione ormonale nell'apparato digerente, limitando indirettamente la produzione di insulina.

La crusca d’avena ha proprietà dimagranti


L'avena è un cereale ricco di virtù salutari e proprietà dimagranti. Tanto per cominciare, a differenza di frumento, orzo e altri cereali, anche lavorata mantiene la crusca e il germe, che sono le parti del chicco in cui si trovano la maggior parte dei nutrienti.

 

Inoltre contiene una vasta gamma di sostanze in grado di ridurre le malattie cardiache, combattere il cancro, abbassare la glicemia, migliorare la sensibilità all'insulina e aiutare chi vuole dimagrire.

 

Meno calorie con la crusca. Se volete tenervi leggeri, la crusca di avena è più indicata dei fiocchi: una porzione da 1 tazza di crusca cotta sviluppa 87 calorie, contro 145 della stessa quantità di fiocchi.

 

Un altro vantaggio offerto dalla fibra solubile presente nell'avena è che, assorbendo molta acqua, da un senso di sazietà.

 

Dopo aver mangiato avena, quindi, ci si sente pieni più a lungo e si tende a mangiare meno, il che è di grande aiuto per chi desidera dimagrire. 

 

La crusca d'avena è indicata nella Dieta dukan e anche per dimagrire 2 kg in 3 giorni.

Proprietà terapeutiche dell'avena.


Proprietà terapeutiche dell'avena.

Azione terapeutica dell’avena:composizione chimica.

 

I semi contengono amido, proteine, lipidi e fosfolipidi, zuccheri, sali minerali (Fe, Ca, Mg, Na, P), vitamine (A, B,, B,, PP, D), oligoelementi (Cu, Co, Mn, Zn), saponine e alcaloidi (gramina).

 

Azione. Antidepressivo, sedativo nervoso, antiastenico, vitaminico.

Indicazioni. Depressione, debilitazione generale, convalescenza, insonnia.

Indicazioni specifiche. Stati depressivi, insonnia.

 

PREPARAZIONI E DOSI.

Decotto 5%, una tazza pro dose.

Estratto fluido in alcool a 45°, 1-2 ml pro dose.

Tintura 1:6 in alcool a 60°, 1-5 ml pro dose.

 

Osservazioni

I semi di Avena per il loro contenuto in vitamine ed elementi-traccia rappresentano un eccellente complemento all'alimentazione moderna spesso devitalizzata dai procedimenti della tecnologia alimentare. La gramina possiede un'azione sedativa sfruttata con successo nella cura contro l'insonnia.

                           

Ricetta Tisana antiastenica.

Avena g 70.

Spondilio g 30.

Decotto 5%, una tazza pro dose.

 

Tintura composta contro l'insonnia.

Avena tintura g 30

Cataria tintura g 20

Valeriana tintura g 20

Ginestrino tintura g 30

 

1 cucchiaino da caffè pro dose.

 

Alcune delle sostanze cardioprotettive contenute nell'avena contribuiscono anche a prevenire il cancro, sostiene A. Venket Rao, docente di nutrizione alla University of Toronto.

 

Si è già detto di come le saponine presenti nell'avena si legano agli acidi biliari. Questo è importante perché, pur essendo necessari per l'assorbimento e la digestione dei grassi, gli acidi biliari possono anche causare problemi.

 

Nell'intestino crasso i batteri li trasformano infatti in acidi biliari secondari che possono danneggiare le cellule intestinali e forse avviano i processi che portano al cancro.

 

Legandosi agli acidi biliari e limitando la quantità che può essere trasformata in acidi tossici, le saponine probabilmente contribuiscono a ridurre il rischio di tumori, afferma il dottor Rao.

 

Inoltre le saponine rafforzano le difese immunitarie, mettendo il corpo in condizione di riconoscere e neutralizzare organismi estranei quali batteri, virus e cellule tumorali.

 

Negli esperimenti sugli animali, puntualizza il dottor Rao, l'aggiunta di saponine alla dieta ha determinato un aumento del numero delle cellule natural killer, che si traduce in un potenziamento delle difese immunitarie.

 

Altre sostanze presenti nell'avena proteggono dal cancro in base allo stesso meccanismo con cui aiutano a prevenire le malattie di cuore, cioè neutralizzando i radicali liberi prima che possano causare danni. Infine l'avena contiene abbondante acido fitico, dice il dottor Slavin.

 

Malgrado il meccanismo preciso non sia ancora stato identificato, sembra che l'acido fitico si leghi ad alcuni minerali reattivi che potrebbero essere importanti per prevenire i tumori del colon.

 

Avena: una possibile arma nella lotta contro l'HIV.

Benché i dati al riguardo siano ancora preliminari, è possibile che le saponine contenute nell'avena riescano a neutralizzare l'HIV, il virus che provoca l'AIDS.

 

E sebbene le ricerche al riguardo siano ancora in una fase molto preliminare, sembra che l'avena sia efficace anche contro l'HIV, il virus che provoca l'AIDS.

 

A lungo ci si è stupiti del fatto che mentre alcuni sieropositivi sviluppano la malattia piuttosto velocemente, altri non si ammalano per anni; gli scienziati sono al lavoro per scoprire che cosa rende più o meno virulento l'HIV.

 

Non è escluso che varie sostanze presenti negli alimenti, tra cui le saponine dell'avena, possano contribuire a debellare l'HIV. Si tratta di ricerche in fase molto iniziale, ma che certamente vale la pena di approfondire, commenta il dottor Rao.

 

Qualche suggerimento.

Approfittate della comodità. A differenza di molti altri alimenti che nella versione precotta sono meno nutrienti, l'avena mantiene le sue proprietà in tutte le forme.

 

Se avete poco tempo a disposizione, quindi, usate tranquillamente i fiocchi d'avena precotti, che forniscono lo stesso apporto di vitamine e minerali dei fiocchi tradizionali a cottura più lenta.

 

Tenete presente però che i fiocchi d’avena precotti contengono più sodio. Per le proteine, libera scelta. Sia i fiocchi sia la crusca d'avena sono buone fonti di proteine.

 

Una tazza di crusca d'avena cotta contiene 7 grammi di proteine, pari al 14 per cento del fabbisogno giornaliero, mentre una porzione di fiocchi ne contiene 6 grammi, cioè il 12 per cento del fabbisogno giornaliero.

 

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