Bendaggio gastrico contro l'obesità

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Obesità

Quali vantaggi promette il bendaggio gastrico contro l'obesità?


L'insoddisfazione che serpeggia tra medici e pazienti, di fronte alle problematiche dell'obesità e all'andamento evolutivo e cronicizzante della malattia, traspare anche dalla frequenza con cui nei congressi e tramite la stampa specializzata si discute e si valuta tutto ciò che potrebbe migliorare il trattamento.


Soprattutto il tema della grande obesità, per quanto marginale rispetto al numero dei soggetti in più modesto sovrappeso, è diventato di attualità per le migliorate possibilità di intervento di fronte a una situazione grave e invalidante, in cui diete e farmaci risultano ormai inefficaci.

 

Bendaggio gastrico: rischi e benefici

Precisiamo che si parla di grande obesità ogni volta che il peso corporeo eccede il peso ideale del 100% o di almeno 45 kg o quando l'indice di massa corporea (cioè il peso - in chili - diviso per l'altezza - in metri - moltiplicata per se stessa, come è già stato esemplificato precedentemente) è superiore a 36.

 

In questi casi, quando l'obesità dura da almeno cinque anni in assenza di cause endocrine dimostrabili e inoltre quando si preannunciano le prime complicanze (apnee ostruttive nel sonno, ipertensione arteriosa, scompenso cardiorespiratorio, iperlipidemia, diabete, atralgie da sovraccarico, ecc.), è legittimo e doveroso pensare al trattamento chirurgico. Intendiamoci, non più la chirurgia demolitrice degli anni sessanta (by-pass intestinali), mirata a creare un malassorbimento che, nel tempo, si è dimostrato non scevro di altri e perfino maggiori pericoli.

 

Grazie allo sviluppo tecnologico sono ora disponibili tecniche mini-invasive tra cui dominano, per sicurezza e risultati, le tecniche di riduzione dello stomaco: la "gastroplastica verticale" e ancor meglio il "bendaggio gastrico regolabile" (BGR) realizzato per via laparoscopica.

 

Con quest'ultima tecnica, certamente preferibile per la totale reversibilità anatomica e funzionale, il chirurgo introduce i suoi strumenti attraverso 4 o 5 piccoli fori e controlla sul monitor i movimenti necessari a disporre attorno alla parte alta dello stomaco una sorta di piccola cintura (il cosiddetto bendaggio).

 

Lo stomaco prende la forma di una clessidra dove la parte superiore, molto più piccola dell'inferiore, è un contenitore che funge da pre-stomaco. Non appena questa tasca gastrica (di capacità inferiore a 100 mi) è colma, si determina una naturale sazietà, dato che il deflusso del bolo alimentare oltre la strozzatura del bendaggio potrà avvenire solo lentamente (vedi figura sottostante).

 

Il pregio più evidente è che la digestione gastrica e l'assorbimento dei nutrienti nel sottostante intestino (abbiamo già ricordato che nello stomaco non c'è assorbimento, salvo che per l'alcol) continueranno a svolgersi in maniera del tutto fisiologica e non verranno pericolosamente sovvertiti come nei vecchi by-pass intestinali.

 

Con il BGR (introdotto in America, nel 1986, sulla base di una lunga esperienza con il bendaggio gastrico tradizionale,cioè non regolabile) la strozzatura costituita dal bendaggio può essere aggiustata, così come si farebbe con una cintura, mediante una semplice iniezione sottocutanea di acqua distillata (immissione o sottrazione) nel piccolo serbatoio, non visibile né palpabile, collegato al cingolo gastrico.

 

L'interesse dei clinici per questo tipo di intervento deriva dal rispetto della fisiologia digestiva. Inoltre, la tecnica laparoscopica, che in mani esperte è utilizzabile nel 90% dei casi, riduce il tempo di degenza (i pazienti possono essere messi in poltrona anche la sera dell'intervento e poi dimessi in un paio di giorni), riduce il dolore e i rischi post-operatori.

 

Secondo l'esperienza dei centri che praticano da più tempo il bendaggio gastrico regolabile o la gastroplastica verticale, si può ottenere con queste tecniche una perdita percentuale del 30% dell'eccesso di peso, dopo un anno, e di circa il 50% a due anni dall'intervento. Sembra giustificato, quindi, l'entusiasmo degli operatori di fronte a un intervento che non amputa nulla, che è reversibile e consente cali ponderali superiori ad altre metodiche.

 

Esistono però degli svantaggi

In primo luogo tale chirurgia non può essere improvvisata e banalizzata ma richiede un training specifico da parte del chirurgo (e purtroppo alcuni chirurghi hanno già dato prova di superficialità nell'approccio all'intervento, così da ombreggiarne la validità).

 

In secondo luogo, bisogna che gli obesi vengano selezionati, anche sul piano comportamentale, perché potrebbero barare con se stessi imparando a mangiare al di fuori dei pasti una serie di spuntini ipercalorici, introducendo così, in poco volume, più calorie del necessario e vanificando le finalità stesse del bendaggio gastrico!

 

In conclusione, la chirurgia della grande obesità è diventata una realtà a cui un'aliquota pre-selezionata di obesi può e deve affidarsi, anche se con il rammarico e il mea culpa di non aver attuato in precedenza tutti i mezzi che consentono di non diventare grandi obesi.

 

Per fortuna il bendaggio gastrico, che finora veniva praticato quasi esclusivamente in cliniche private, è stata riconosciuta anche dal Servizio Sanitario Nazionale e quindi il BGR e la gastroplastica verticale possono essere effettuati anche negli ospedali dove operano chirughi esperti in questo genere di interventi laparoscopici.

 

Prof. Eugenio Del Toma


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