Integratori alimentari naturali 

Che cosa sono gli integratori alimentari naturali. Un giusto apporto di fibre per stare meglio e prevenire molte malattie. Le disordinate abitudini alimentari e le influenze di un ambiente sempre più degradato sono pesanti fattori di invecchiamento, poiché incidono sul regolare funzionamento delle cellule e quindi sull'elasticità e sul tono cutaneo e muscolare, oltreché sulle funzioni di tutti gli organi.

Integratori alimentari naturali per dimagrire
Integratori naturali

Per conservarci un corpo armonico e dunque anche gradevole dal punto di vista estetico, oltre che davvero sano, dobbiamo allora garantirgli con scrupolo tutte quelle sostanze nutritive capaci di salvaguardarne, quanto più possibile, gli equilibri metabolici.

 

Ecco l'importanza dei cosiddetti integratori alimentari naturali, che ci permettono di non sentire la mancanza di ciò che, pur fondamentale, la normale dieta oggi spesso non comprende.

 

Per esempio? Il lievito.

È il prodotto naturale più ricco di vitamine del gruppo B che ci sia, oltre a contenere lecitina, provitamina D e numerosi minerali anch'essi importanti, tra i quali il cromo, utile nel controllo della colesterolemia e della glicemia.

Il lievito è particolarmente utile per la sua benefica influenza equilibratrice della flora intestinale, e quale prezioso elemento per la protezione della pelle.

 

Un secondo importante integratore alimentare naturale, che la scienza della prevenzione oggi ci raccomanda: l'olio di germe di grano. Un "succo" salutare ricco di fosfati, sali minerali, aminoacidi e vitamine naturali B, C, D, E e PP.

Contiene inoltre il prezioso acido linoleico, fondamentale nella lotta al colesterolo. Serve per aumentare la resistenza fisica e combattere il senso di affaticamento. Terzo alleato alimentare del nostro benessere: l'olio naturale estratto dalla carota, contenente beta-carotene.

 

Se tutti conosciamo gli effetti benefici della vitamina A sulla pelle, meno nota è forse l'azione anti-invecchiamento del beta-carotene (che poi, nell'organismo, diventa quella stessa vitamina). A vantaggio della cute, riduce notevolmente anche i rischi dell'esposizione alla luce, al vento e agli agenti fotosensibilizzanti, come risulta da recenti ricerche internazionali.

 

Infine, possiamo ricorrere alle alghe marine: utilissime in particolare per l'apporto di iodio naturale. Lo iodio è un elemento essenziale per la tiroide e per la regolazione del metabolismo basale (favorisce un controllo fisiologico del peso nel caso di errata alimentazione).

E ora le fibre; l'Istituto Nazionale della Nutrizione ha concluso una complessa e lunga indagine in tutt'Italia con un caldo invito, condensato in uno slogan: "più fibra". Dai dati dello studio risulta che negli ultimi anni nel nostro Paese è andato aumentando il consumo degli ortaggi, ma è rimasto sostanzialmente stabile quello dei cereali. È poi addirittura in netta diminuzione il consumo dei legumi. In quanto agli ortaggi, per giunta, se ne esaminiamo nei dettagli l'apparente boom, scopriamo che esso non riguarda quelli ricchi di fibre (patate, cavoli, verze, broccoli, cavolfiori), bensì le insalate verdi, a cominciare dalla lattuga, povere di fibre.


E saltando di erba in frutta? Purtroppo si va riducendo il consumo di mele, pere, pesche, uva, fichi, albicocche, anch'esse tutte eccellenti fornitrici di fibre, mentre è decisamente in aumento quello della frutta esotica d'importazione, non sempre altrettanto benefica. Perché, lo sappiamo, le fibre sono essenziali: regolarizzano il transito intestinale, interferiscono positivamente nell'assorbimento di zuccheri e grassi, in generale offrono comunque decisivi apporti alla nostra salute, soprattutto sul versante della prevenzione: non dimentichiamo che gli errori nutrizionali causano grossi problemi a distanza di tempo.


Ma quante fibre sono necessarie?


Oggi i maggiori esperti si trovano sostanzialmente d'accordo: ne occorrono 20-30 grammi al giorno. E quando ce ne fossero evidenti carenze nella nostra alimentazione, per motivi di lavoro e di "moda", appunto, o per difficoltà oggettive? Si potrebbe ricorrere alla crusca, la "principessa" delle fibre: fino a tre-quattro cucchiai al giorno.

E ora si trova anche la crusca dietetica in polvere. È utilizzabile nei più svariati modi, come ingrediente di molti piatti, nelle ricette normali della nostra cucina, oltre che nello yogurt, nel latte, nei frullati quotidiani.

 

Ultima novità: un interessante integratore dietetico naturale ricavato dai semi dei fiori dell'Oenothera biennis, pianta medicinale della famiglia delle mirtacee, che comprende anche mirto, eucalipto e melograno. È definito come il mezzo più sicuro per garantirci un apporto bilanciato di acidi grassi polinsaturi, essenziale per un'efficace prevenzione dei disturbi più comuni, riferiti a cuore, circolazione e pressione sanguigna, eccesso di colesterolo e diabete, e anche per alcuni eczemi della pelle, dolori mestruali, artriti reumatoidi e disturbi correlati.


I risultati, sorprendenti, sono attestati dagli atti di vari congressi internazionali. Perché il problema è soprattutto come riuscire a stabilire un equilibrio sicuro e pratico delle componenti fondamentali dell'alimentazione, in particolare degli acidi grassi polinsaturi, su cui sinora si è fatta um certa confusione.

In questo campo ap punto la scienza sta facendo scoperti decisive; tra l'altro appare sempre pii chiara l'importanza determinante, al fine del mantenimento della salute, di quel che mangiamo e di come integriamo l'alimentazione.


Ebbene, l'olio contenuto nei semi dell'Oenothera biennis risulta ricco in particolare di acido linoleico, che, metabolizzato nell'organismo, entra nella costituzione dei fosfolipidi presenti nelle membrane cellulari.

Ecco il punto: questi particolari fosfolipidi hanno lo scopo di conferire fluidità alle cellule cioè sono in grado di facilitare gli scambi vitali tra l'ambiente extracellulare e l'ambiente intracellulare. Insomma garantiscono la vita e la vitalità, cioè la giovinezza.


Siamo dunque all'elisir? No, ma la scienza, ripetiamo, oggi indica esattamente come gettare le basi della salute delle nostre cellule.

Non solo: un derivato dell'acido linoleico (capostipite realmente essenziale degli acidi grassi polinsaturi) è l'acido gamma-linoleico, che da luogo alle prostaglandine della serie E 1.


Ecco la principale ragione dell'importanza di questa pianta "miracolosa": soprattutto dopo i 35 anni sorgono gravi difficoltà per quest'ultima trasformazione fondamentale. Ebbene, essa riesce a riattivarla e a garantirla, proteggendoci così da tutti i guai che abbiamo già elencato, oltre alla miriade di piccoli o meno piccoli disturbi che normalmente ci affliggono e che si tende a collegare con fatalismo (e senso di impotenza, sinora) al passare inesorabile del tempo.


Quindi è essenziale oltre i 35 anni di età, ma anche prima se viviamo in condizioni di particolare stress, se la nostra alimentazione è squilibrata oppure soffriamo di diabete o di altre malattie metaboliche.

La macedonia di fibre

Gli istituti per la prevenzione del cancro consigliano di ingerire almeno 20 grammi di fibre alimentari al giorno (ma non più di 35).


Le fibre, dunque, non sono tutte uguali: alcune fermentano nel nostro corpo e si sciolgono nell'acqua, altre non sono invece solubili e di conseguenza vengono espulse cosi come sono. Ambedue i tipi, comunque, presentano dei vantaggi: perciò, come s'è detto, alla nostra dieta sono necessari entrambi. Il guaio è che molti ingeriscono soltanto circa 10 grammi al giorno di fibre dietetiche contro i 20 consigliati.


Perché questo errore può rivelarsi molto grave? Perché, per esempio, certe fibre idrosolubili che si trovano nei fagioli aiutano a ridurre il colesterolo e a regolare lo zucchero nel sangue; le pectine, fibre contenute nella frutta e in alcune verdure, hanno anch'esse un effetto simile ma sono meno efficaci.


Dal canto loro le fibre insolubili, che si trovano principalmente nei cereali integrali, contribuiscono ad aumentare la massa fecale: alleviano perciò la stitichezza, curano la diverticolosi e probabilmente - ma le prove sono tutt'altro che conclusive - proteggono dal cancro al colon.


Ma i 20 grammi quotidiani di fibre devono rigorosamente essere per metà solubili nell'acqua e per metà insolubili? A essere onesti, forse non è proprio così. Comunque, tutti gli studiosi sono d'accordo: nella dieta bisogna che le fibre solubili e quelle insolubili si bilancino. Una "macedonia" di cereali integrali, frutta, verdura e legumi garantisce questo equilibrio.

 

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