Reflusso grastroesofageo: cause e rimedi

Il disturbo da reflusso gastrico o gastroesofageo è una sindrome causata dalla risalita del contenuto gastrico acido nell'esofago. Ciò è dovuto a un'incontinenza della valvola posta a separazione tra esofago e stomaco, il Cardias. Se la valvola, cioè si apre quando non dovrebbe, può capitare che parte del cibo ingerito torni indietro.

Reflusso gastroesofageo: cause e rimedi
Reflusso gastroesofageo

Lo stomaco è fatto in modo da sopportare l'acido al suo interno, ma nell'esofago la sua presenza è dannosa perché provoca dolore, infiammazione e lesioni.


La malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE) insorge quando il reflusso si fa più prolungato nel tempo e gli episodi si fanno più saltuari, ma molto frequenti durante l'arco delle 24 ore.

 

Il reflusso è un disturbo piuttosto frequente in entrambi i sessi e può colpire anche i bambini. 

 

I sintomi sono vari: bruciore dietro lo sterno (pirosi), rigurgito, difficoltà a deglutire, dolore al petto, tosse, difficoltà a parlare, asma notturna, aumento eccessivo di salivazione, disturbi dentali, abbassamento della voce e raucedine, difficoltà a respirare fino ad arrivare all'asma bronchiale.

 

La prevenzione, in caso di questi sintomi, deve iniziare con un cambiamento di tipo di stile di vita partendo dall'alimentazione e dall'attività fìsica.

I sintomi del reflusso gastroesofageo

Da evitare quei movimenti che aumentano la pressione addominale, gli indumenti troppo stretti e la stitichezza. Occorre evitare cibi che producono grande acidità, proteine che producono gas, legumi semplici, pasti abbondanti che richiedono più tempo per lo svuotamento dello stomaco.


Il consiglio è consumare pasti piccoli e frequenti, non andare a letto subito dopo aver mangiato, non sdraiarsi completamente ma mettere due/tre cuscini sotto il materasso (e non sotto la testa), facendo in modo che il torace non sia lineare con l'addome ma leggermente sollevato, cosicché per la legge dei vasi comunicanti, il contenuto dello stomaco progredisca senza risalite.


Importante sapere che gli alimenti vanno divisi in alcalinizzanti e acidificanti: ci sono i formaggi fermentati, le proteine della carne e del pesce che hanno un'azione acidificante, come pure le bibite a base di cola, che possono abbassare il pH; i cibi alcalinizzanti, e quindi consigliati per chi soffre di reflusso, sono invece la verdura, la frutta (in particolare banana e melone), i succhi di frutta naturali, pane, pasta.


È bene sapere che i cibi conditi con olio a crudo e non cotto vengono digeriti più velocemente. Il latte fresco, anch'esso alcalino, ha un immediato effetto positivo in quanto la sua basicità va a contrastare l'acidità del reflusso. Ma quello intero è ricco anche di grassi e proteine che aumentano l'acidità gastrica e rallentano lo svuotamento dello stomaco. Con il latte, comunque, anche se magro e fresco, è bene non esagerare.


La lista degli alimenti da evitare continua sicuramente con caffè e thè, ammessi solo se decaffeinati, ma anche l'arancia, il cioccolato, menta, pomodori crudi, cibi fritti e le spezie (pepe, peperoncino, curry, noce moscata, ecc.

Ci sono invece altri alimenti che possono essere di aiuto per tenere sotto controllo il reflusso acido e sono: avena, zenzero, aloè vera, insalate crude, finocchio, sedano, prezzemolo, cuscus e riso. Importante è anche l'acqua, che differenziamo in acida se il pH è sotto il 7, mentre alcalina se supera il 7.


Sarebbe opportuno evitare quelle gassate, preferendo le alcaline e oligominerali.

Fondamentale è anche l'attività fisica, che rafforza il sistema immunitario, ricordando di non fare mai esercizio subito dopo aver mangiato, regola che vale per tutti ma ancor di più per chi soffre di reflusso.


Gli sport sconsigliati sono quelli che prevedono il torchio addominale come il sollevamento pesi. Preferibile è il nuoto, l'atletica, l'attività fisica aerobica.

Il reflusso può essere un disturbo passeggero, ma può anche diventare una vera e propria malattia. La cura varia a seconda della sua gravità. Nei casi più leggeri, basta seguire alcune regole, modificando le proprie abitudini di vita, tra le quali smettere di fumare.


Nei casi più gravi, oltre a seguire queste regole, è necessario prendere dei farmaci, inibitori della pompa protonica, che agiscono disattivandola e abbassando la quantità di acido cloridrico prodotta dallo stomaco.

Rimedi naturali e dieta per il reflusso gastroesofageo

I rimedi naturali sono gli antiacidi o il bicarbonato, che combattono il pH, creando ambiente meno acido. La fitoterapia offre una vasta gamma di piante medicinali che si sono dimostrate efficaci nel reflusso, nella gastrite e perfino nelle ulcere gastro-duodenali; hanno principalmente proprietà antinfiammatorie, regolarizzanti l'acidità, calmanti viscerali e antistress.

 

Segnaliamo la liquirizia, il mirtillo, l'incenso, la camomilla, la malva, l'altea, la piantaggine, l'aloe, la cannella, la calendula, il fico e gli acidi grassi essenziali Omega-3. Poi ci sono i fermenti lattici, di straordinaria importanza per il tratto gastrointestinale e certamente da inserire nella cura per il reflusso.

 

CONSIGLI DIETETICI

 

- Evitare i pasti abbondanti.

- Preferire cibi magri e conditi con olio extravergine a crudo.

- Evitare cibi fritti.

- Mangiare poco e spesso (preferire 4 o 5 piccoli pasti nell'arco di una giornata).

- Masticare e deglutire lentamente.

- Dopo i pasti, attendere almeno due ore prima di distendersi.

- Consumare cene leggere.

- Aspettare almeno due/tre ore dopo il pasto prima di fare sport.

- Evitare fumo, alcool e bevande con caffeina. 

 


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